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Agricoltura di Precisione mobile: la diffusione delle applicazioni agricole alla portata di tutti

In un mondo sempre più digitale, in cui lo smartphone e le app scaricabili sono ormai parte della nostra vita, anche l’Agricoltura di Precisione si adatta mettendo a disposizione tutta una serie di applicazioni utili agli agricoltori. Vediamo quali sono.

Pur con la sempre più presenza di tecnologie di Agricoltura di Precisione, tradizionalmente, gli agricoltori utilizzano i loro sistemi sensoriali percettivi per diagnosticare e monitorare la salute e le esigenze delle colture. Tuttavia, gli esseri umani possiedono cinque sistemi percettivi di base con livelli di precisione che possono cambiare da uomo a uomo, che dipendono in gran parte dallo stress, dall’esperienza, dalla salute e dall’età. Per ovviare a questo problema, nell’ultimo decennio, con l’aiuto dell’emergere della tecnologia degli smartphone, sono state sviluppate nuove applicazioni agronomiche per raggiungere sistemi di diagnosi migliori, economici, più accurati e portatili.

Gli smartphone convenzionali sono dotati di numerosi sensori che potrebbero essere utili per supportare attività agricole quasi normali e avanzate in tempo reale a un costo molto basso. Pertanto, lo sviluppo di applicazioni agricole basate su dispositivi smartphone è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni. Tuttavia, il grande potenziale offerto dalle applicazioni per smartphone deve ancora essere pienamente realizzato. Vediamo quali sono.

Il rapporto tecnologia-agricoltore

Sempre più gli agricoltori si rendono conto che le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC), con il loro potenziale di trasformare la natura del lavoro e la struttura del luogo di lavoro, non sono più una novità futuristica, ma una realtà attuale.
Gli smartphone basati su nuove tecnologie di rilevamento, algoritmi di intelligenza artificiale (AI) e machine learning (ML) creano un nuovo livello intermedio intelligente tra persone e sistemi per risolvere problemi complessi in modo efficiente o, persino, per affrontare molti problemi quotidiani. In effetti, per l’anno 2018, le applicazioni intelligenti sono state identificate tra le prime dieci (secondo posto) tendenze tecnologiche strategiche a livello globale. Sempre più utenti desiderano essere connessi a dati e informazioni utili in tempo reale. Secondo Statista, nel 2017 i consumatori hanno scaricato 195 miliardi di applicazioni mobili e si prevede che entro il 2021 questo numero salirà a circa 350 miliardi.

Nonostante l’enorme potenziale per le tecnologie mobili applicate in agricoltura, c’è ancora una lenta adozione nell’uso di questa tecnologia rispetto ad altri settori aziendali. Tuttavia, il concetto di mobilità è stato valutato e adottato a causa del riconoscimento del potenziale delle applicazioni mobili. La necessità di nuove piattaforme per aiutare e facilitare i compiti degli agricoltori sta crescendo e sta diventando uno strumento indispensabile a livello personale, sociale e professionale.
I dati raccolti nell’Agricoltura di Precisione possono apparire in diversi formati, con contenuto specifico e strutture eterogenee. Per questo, è un valore aggiunto sviluppare sistemi ai quali l’agricoltore può accedere direttamente e intuitivamente. Le applicazioni mobili consentono di allocare tutte le diverse informazioni in un unico posto a cui gli agricoltori possono accedere. Da lì, gli agricoltori possono ottenere mappe delle colture, monitorarle in tempo reale, ricevere avvisi ed eseguire attività. Tutto nel “palmo delle loro mani” e anche se sono a miglia di distanza dai raccolti.

Il ruolo di ICT, smartphone e applicazioni mobili per l’Agricoltura di Precisione

L’inevitabile importanza delle TIC, e della loro applicazione per usufruire dei vantaggi nell’Agricoltura di Precisione, ha creato un nuovo concetto chiamato e-Agriculture (Agricoltura Elettronica), che si concentra sul miglioramento dello sviluppo agricolo attraverso l’uso di varie tecnologie.
L’e-agricoltura può comportare l’uso di tecniche come GIS, telerilevamento e dispositivi wireless che richiedono l’accesso a PC, Internet e dispositivi mobili. L’uso delle tecnologie di comunicazione mobile (MCT) ci porta a un altro sotto-concetto di e-Agriculture, chiamato m-Agriculture (Agricoltura Mobile). L’Agricoltura mobile include tutti i tipi di dispositivi portatili, come telefoni cellulari di base, smartphone o tablet. Può comportare la raccolta di dati remoti, ad esempio dati da stazioni meteorologiche automatizzate (AWS) o da sistemi e sensori utilizzati nel monitoraggio basato sulla posizione. Questo rappresenta una sfida continua e crescente per progettare e sviluppare nuove strategie tecnologiche che consentano agli agricoltori di accedere ai dati e utilizzarli come informazioni specifiche per un migliore processo decisionale.
Al giorno d’oggi, gli agricoltori hanno un grande bisogno di informazioni dalla pianificazione delle colture alla vendita del prodotto finale. Queste informazioni variano in base al calendario delle colture. Tuttavia esistono alcune categorie di informazioni comuni a epoche diverse e indipendenti dal tipo di coltura e dalla sua posizione. Queste categorie sono divise in tre fasi principali: il know-how, informazioni contestuali e informazioni sul mercato.

Vi è anche una serie di domande chiave poste dagli agricoltori in ogni fase che devono essere risolte per una migliore produzione (nuove opzioni di coltivazione, migliori pratiche, quando seminare, costo/beneficio di un’azione).

Tecnologie di Agricoltura di precisione: Sensori / modem integrati per smartphone e funzionalità

I modem di connettività e i vari sensori integrati nello smartphone, migliorano la sua capacità di assistere l’utente nell’esecuzione di numerosi compiti. In particolare, per i compiti relativi alle pratiche agricole di precisione, possono essere suddivisi in cinque categorie principali: sensori di movimento, sensori di immagine, sensori ambientali, sensori di posizione e modem di connettività.

Applicazioni Smartphone per l’Agricoltura di Precisione

Al fine di unire le conoscenze agricole con la tecnologia digitale, sono state sviluppate una varietà di applicazioni per smartphone in base alle esigenze degli agricoltori che possono essere raggruppate nelle seguenti categorie: informazioni sulla gestione dell’agricoltura, risorse di informazioni sull’agricoltura, calcolatrice agricola, notizie sull’agricoltura, tempo metereologico, gestione mobile, apprendimento e riferimento, malattie e parassiti, dati di mercato, conferenza, attività commerciale e mappatura dei campi.
In questo lavoro, le applicazioni agricole per smartphone sono classificate in base al sottosistema agricolo in cui vengono utilizzate. Inoltre le app presentate sono tutte gratuite e con una valutazione maggiore a 3.5 punti su 5. Ciò ha comportato alla determinazione di tre categorie principali: operazioni colturali, gestione dell’azienda agricola e sistema informativo.

Operazioni colturali

La categoria delle operazioni colturali comprende l’utilizzo dei Sistemi di Supporto Decisionali (DSS) a livello di sistema di coltura, come: protezione e diagnosi delle colture, nutrizione e fertilizzazione delle colture, irrigazione delle colture, crescita delle colture e gestione della chioma, e raccolto.

Tra questo tipo di applicazioni troviamo:

  • Diagnosi e protezione delle coltivazioni: Plantix, Bioleaf, E-agree, ADAMA Bullseye, PMapp, Plant Disease, ImScope e Agrobase;
  • Nutrizione e fertilizzazione delle coltivazioni: Dropleaf, Ag PhD Crop Nutrient Deficiencies, Yara TankmixIT, SpraySelect, SnapCard, EcoFert e Smartirrigation Cotton;
  • Irrigazione: Grapevine water stress, pCAPS e EVAPO;
  • Crescita della coltivazione e la gestione del baldacchino: VitiCanopy, Easy Leaf Are, Canopy Cover Free, Canopeo, PocketLAI, Sentinel-2 NDVI Maps, OneSoil Scouting e Smart fLAIr;
  • Raccolta: vitisFlower, vitisBerry e FruitSize.

Gestione aziende agricole

La categoria di gestione delle aziende agricole include applicazioni che aiutano gli agricoltori a gestire le risorse agricole (sistema agricolo) in modo più efficiente ed efficace, quali: mappatura dei campi e informazioni sul suolo, gestione macchinari e controllo delle attività agricole.

Ecco le applicazioni di questa categoria:

  • Mappatura del terreno e informazioni sul suolo: Agri Precision, GPS Fields Area Measure, Soil Sampler e Nitrogen Index;
  • Gestione dei macchinari: AgriBus-NAVI e Field Navigator;
  • Controllo delle attività agricole: FarmManager e Agroop Cooperation.

Sistema Informativo

Infine, la categoria del sistema di informazione include applicazioni che forniscono agli agricoltori informazioni essenziali a livello di sistema agricolo, quali: suggerimenti e conoscenze agricole, informazioni di mercato, notizie rilevanti, chat con esperti e informazioni sul clima.

AgriApp

L’applicazione più famosa ed utilizzata è AgriApp. Sviluppata a Bangalore, in India, fornisce informazioni complete su numerosi servizi legati all’agricoltura, in particolare produzione e protezione delle colture.
Le caratteristiche principali dell’applicazione sono: pacchetto di pratiche, chat con esperti, video e notizie.

La funzione “pacchetto di pratiche” fornisce agli agricoltori l’accesso a tutte le informazioni e pratiche comuni in relazione a circa 78 colture diverse.

La funzione “Chat” consente agli agricoltori di interagire direttamente con una discussione di gruppo che, secondo gli autori, è costituito da specialisti agricoli altamente qualificati. Con questa funzione, l’utente può inviare foto, video o audio per aiutare gli esperti a identificare i problemi in modo che possano fornire informazioni pertinenti e raccomandazioni.

Nella sezione Video, vengono mostrate interessanti informazioni agricole e alcune buone pratiche.

La funzione Notizie consente agli agricoltori di visualizzare notizie relative all’agricoltura e storie di successo per motivare gli agricoltori meno esperti.

Considerazioni finali

Il numero di domande che aiutano il processo decisionale degli agricoltori è ancora limitato e molte sono ancora in fase di sviluppo, ma ci si è resi conto che la connettività è davvero essenziale. Gli algoritmi di intelligence a livello locale sono un vantaggio, ciò si aggiunge al fatto che qualsiasi smartphone moderno è in grado di ottenere immagini di alta qualità e avere una capacità di elaborazione adeguata. Queste funzionalità diventano particolarmente utili e attraenti quando un dispositivo mobile come lo smartphone può davvero essere di grande utilità per avvicinarsi agli indicatori agronomici in tempo reale, ad esempio. Di sicuro, l’elaborazione delle immagini è, di fatto, il più grande denominatore comune, piuttosto che la misurazione di parametri agrometeorologici.

È chiaro quindi come, con l’aumento delle applicazioni in questo campo, gli smartphone costituiscano un grande contributo alla diffusione di applicazioni per l’Agricoltura di Precisione.

Trend futuri

Al momento ci sono molte applicazioni utilizzate nel pubblico dominio, e non, esclusivamente da professionisti. Nel prossimo futuro si prevede che queste applicazioni passeranno a dominio professionale ed essere considerate strumenti per il lavoro sul campo. Considerando che il gruppo di professionisti
che utilizzerà questo tipo di applicazioni, la maggior parte delle volte non ha quasi nessuna conoscenza in area tecnologica, si prevede che le applicazioni mantengano il livello di semplicità e facilità d’uso. Tuttavia, questo è un problema che tende a risolversi nel tempo come nuove generazioni di agricoltori che hanno già competenza per utilizzare in modo efficiente queste applicazioni.

In breve, applicazioni più professionali sono previste ma che non richiedono ancora una grande competenza IT da parte di chi li utilizza. Per quello, lo farà
essere necessario per creare criteri e standard di usabilità che le applicazioni dovranno rispettare affinché possono essere considerati uno strumento di lavoro e non solo applicazioni per appassionati e “intrattenimento”.

Si ipotizza inoltre che l’emergere di apparecchiature dotate di sensori di immagine che lo consentano catturare lunghezze d’onda che vanno oltre lo spettro visibile aprirà nuovi orizzonti per questo tipo di applicazioni. Telefoni cellulari dotati di telecamere che consentono la cattura dello spettro nel
le zone a infrarossi e vicino all’infrarosso consentiranno l’implementazione della determinazione del vigore vegetativo applicazioni che consentono la creazione, ad esempio, di mappe NDVI.

Fonte e approfondimento app: https://www.mdpi.com/2073-4395/10/6/855


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Agricoltura di Precisione e redditività: l’importanza del ROI e i software per il calcolo per campo

Determinare la redditività totale tramite il ROI è di cruciale importanza in un’azienda agricola. Ma prevederne quello sul singolo campo cambierebbe il modo di agire degl agricoltori.
Anche in questo caso l’Agricoltura di Precisione può essere determinante.

Al di fuori delle tecnologie di Agricoltura di precisione, al giorno d’oggi esistono molti software di gestione delle aziende agricole. Le grandi e piccole aziende agricole e della tecnologia possono offrire un prezioso set di strumenti per l’agricoltura digitale

Tra questi strumenti, alcuni sono in grado di prevedere la percentuale del Ritorno sull’Investimento (ROI) effettuato. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano, i software gestionali sono tra le tecnologie più utilizzate (20%) messe a disposizione dalle aziende di Agricoltura di Precisione in Italia.

Questi software danno la possibilità di monitorare diverse attività agricole, ricavandone dei dati analizzabili per la propria strategia. I dati vanno a rappresentare la redditività aziendale completa, ma la pecca sta che difficilmente si riesce a prevedere il ROI di ogni singola coltivazione.

Vediamo insieme la situazione.

L’importanza del dato

Il lato positivo è che gli agricoltori hanno a disposizione una grossa mole di dati da poter utilizzare. Il lato negativo è che c’è mancanza di approfondimenti critici. Questo perché in mancanza di un dato relativo alla redditività di un singolo appezzamento, non possono pianificare una strategia basata sul confronto della coltivazione migliore e che rende di più, rispetto ad una che produce di meno e costa di più.

L’unica soluzione è basarsi su esperimenti e analizzare man mano l’andamento. Ma questo è utile nel breve termine, non per una strategia redditizia di lungo corso.

L’importanza del ROI specifico del campo

Ogni appezzamento ha una sua resa e una sua perfomance, e quindi basare le proprie scelte sul ROI totale aziendale può essere pericoloso per le finanze aziendali. Infatti, spesso, ci si lascia rassicurare da un ROI totale positivo, quando in realtà ci sono perdite che non si riesce a rilevare. Un esempio può essere l’uso del carburante per i macchinari. L’utilizzo del carburante su macchinari utilizzati a loro volta per la lavorazione di terreni che in realtà non rendono, possono portare a delle perdite enormi che si presentano solo dopo un certo periodo di tempo.

Fortunatamente ci che le tecnologie di Agricoltura di Precisione che comportano vantaggi significativi a questa situazione. Sta infatti prendendo sempre più piede l’utilizzo di sensori per l’Internet delle Cose (IoT), che in sinergia ai gestionali di cui parlavamo prima, consentono di rilevare qualche dato significativo in più sulle condizioni del suolo e di quelle meteorologiche. Evitando, quindi, lavorazioni non necessarie che comporterebbero costi inutili. Il pericolo, però, è che questa grande mole di dati potrebbe non essere analizzata correttamente, a meno che non si utilizzino degli indicatori correlati. Come il ROI.

I software esistenti per il calcolo del ROI

Il mercato dei software gestionali presenta diverse soluzioni per il controllo delle attività e sopratutto per la determinazione del ROI. Ma come dicevamo, è ancora difficile trovarne qualcuno che dia una misurazione esatta sul singolo appezzamento.

Vediamone qualcuno.

Agrivi

Per la previsione del ROI, Agrivi, mette a disposizione un report di analisi, raccoglie dati dei costi di ogni coltivazione e calcola il ROI per tutte le colture prodotte. Oltre a dati relativi ad altri cosi, attività e ore di lavoro. Ma sulla determinazione del ROI del campo, non ci siamo ancora.

Farmserver

Lo scopo di Farmserver è il calcolo del ROI sulla base dei costi complessivi. La prerogativa di questo software è la possibilità di inserire manualmente i valori, ma questo comporta molto tempo.

Fuse

E se Agrivi e Farmserver cercano un modo di rilevare il ROI per campo, FUSE, per calcolare il ROI, permette agli utenti di inserire dati sui macchinari, calcolando i costi così da prevere il ROI.

I vantaggi del ROI per campo

Nella previsione del ROI per campo ci sono diversi ostacoli che i diversi software incontrano. Ma i vantaggi di integrazioni solide, automazione e decisioni basate sull’intuizione giustificano pienamente l’investimento di tempo e fatica, in quanto i sistemi per la previsione del ROI permettono di identificare in tempo perdite causate da una resa sovrastimata del campo e ad un suo errato utilizzo. Ma anche potenziali perdite future, prevedendo un abbassamento dei rendimenti sulla base dell’analisi del suolo e del meteo, così da aumentare il ROI e sfruttare opportunità finora non prese in considerazione.

ROI per campo: Granular Insights

Granular di Corteva ha annunciato il lancio di Granular Insights. Questo nuovo software permette la sostituzione dei fogli di calcolo con questa soluzione che mette a disposizione un bel po’ di dati in relazione alle entrate relativo ad ogni singolo appezzamento. Permettendo anche una forte riduzione del lavoro manuale degli agricoltori.

Attraverso Granular Insights è possibile analizzare il ROI, monitorare le prestazione dei campi, tenere sotto controllo i livelli di umidità del terreno e prendere decisioni sui semi.

Sid Gorham, CEO di Granular e presidente di Corteva, afferma:”Soprattutto nell’ambiente odierno, gli agricoltori devono avere una migliore visibilità dei loro profitti. Ci siamo resi conto che uno dei maggiori punti dolenti della fattoria è che i dati di un agricoltore sono archiviati ovunque, e ci vuole molto tempo e sforzi per metterli insieme ”.

Come funziona Granular Insights

L’ipotesi di base è che un agricoltore abbia raccolto dati del suolo e dell’umidità di diversi appezzamenti con lo scopo di coltivare colture selezionate. Il sistema di gestione delle colture dell’agricoltore è integrato con un ecosistema globale in cui le aziende agroalimentari e altri coltivatori condividono i dati sulle stesse colture, potendo capire quindi dove è meglio coltivarle.

Fatte le dovute misure, l’imprenditore agricolo le confronta con i criteri standard del software, così da iniziare a seminare. Una volta arrivato il momento del raccolto l’agricoltore ha la possibilità di monitorare le vendite in correlazione ai costi di investimento. Per questo motivo l’agricoltore ha la possibilità di sfruttare lo strumento di pianificazione del budget, così da tenere sotto controllo le varie spese e i ricavi correlate alle vendite. La ROI totale quindi sarebbe alta, ma ancora al di sotto delle previsioni. A questo punto l’agricoltore può inserire dati di input, cercando di capire il motivo della soglia così bassa. Ma probabilmente l’agricoltore non avrà tutto questo tempo.

E’ proprio per questo motivo che la ROI per campo presenterebbe una situazione più chiara, e capire dove intervenire.

Al posto giusto al momento giusto

E’ arrivato il momento che la previsione del ROI per campo diventi disponibile all’ordine del giorno. I vantaggi dell’Agricoltura di Precisione, orientata al campo, potrebbero essere cruciali per azioni aziendali più mirate e sensate, così da mettere in pratica un’Agricoltura di Precisione e sostenibile.

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Agricoltura di precisione e sostenibile: la tecnologia digitale che rivoluziona la viticoltura

Viticoltura sempre più digitale con moderne tecnologie come IoT e Blockchain.
Di conseguenza, sempre più progetti vengono messi in atto per applicare tecnologie di Agricoltura di Precisione ai vigneti.
Vediamo quali sono.

Le tecnologie di Agricoltura di Precisione diventano sempre più protagoniste, sopratutto durante un periodo come questo in cui tutte le certezze sono state messe in discussione.

Sia nella fase cruciale della pandemia, sia durante quest’ultimo periodo di flessione del virus, ci si è resi conto di quanto sia fondamentale l’applicazione delle tecnologie e innovazioni digitali in agricoltura. Un mercato che in Italia, sulla base dei dati dell’Osservatorio SmartAgrifood, vale circa 450 milioni di euro.

A questo proposito, ci sono diversi progetti che vengono finanziati con lo scopo di applicare il digitale nei vigneti, e tra questi troviamo: Sapience, Quasar e Vintes.

Agricoltura di precisione per il risparmio d’acqua: il progetto Sapience

Sapience è un progetto sponsorizzato da EIT Climate KIC Pathfinder (la sezione dell’Unione Europea che si riferisce alle iniziative per l’innovazione climatica) e dalla Fondazione Bruno Kessler. L’obiettivo è quello di implementare la tecnologia dell’Internet delle Cose (IoT) nei vigneti così da tenere sotto controllo le attività agricole. Attraverso questa tecnologia, viene messa in atto un’azione di gamification (una sorta di gioco a premi per stimolare l’azione) con un sistema che incentiva e premia gli agricoltori più meritevoli e sostenibili.

Gli sforzi del progetto per il 2020 sono tutti relativi alla messa in atto dell’irrigazione di precisione. Quindi attraverso l’uso efficiente e ragionato dell’acqua nei vigneti, senza sprechi nei momenti di irrigazione.

La sfida è quella di verificare quali siano i cambiamenti fondamentali che bisogna fare e che possono essere sostenuti in maniera semplice e con il sostegno delle parti interessate.

Inoltre, l’intenzione è di utilizzare i dati raccolti tramite l’Internet delle Cose, elaborarli, ed una volta ottenuto l’informazione vengono utilizzati gli Smart Contracts, generati attraverso la tecnologia Blockchain, così da distribuire il risparmio ottenuto dall’azione dei vari imprenditori agricoli.

Difesa sostenibile

Il progetto Quasar (Qualità e sostenibilità dei vini tipici aretini), è un progetto della regione Toscana che rientra nel Psr Feasr 2014-2020 sottomisura 16.2. (Filiera vitivincola). Il suo obiettivo è la corretta gestione della difesa fitosanitaria in vigneto con l’utilizzo di un modello previsionale delle malattie, attraverso tecnologie come Sistemi di Supporto Decisionali, biostimolanti e induttori di resistenza.

Tra i partner troviamo l’Azienda agricola Badia di Campoleone e il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Grazie a questo progetto, è stato possibile introdurre nei vigneti dei soci della Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino, 10 centraline meteorologiche collegate ad un Sistema di Supporto Decisionale (DSS) . Questo perché i dati climatici, della temperatura e dell’umidità dell’aria, una volta generati devono essere raccolti per poter essere elaborati e quindi raffinati. Ed è questo il compito fondamentale del Sistema di Supporto Decisionale (DSS). Elabora i dati tramite un algoritmo e genera informazioni per la previsione delle malattie fungine e per la gestione degli interventi di difesa del vigneto. Queste possono aiutare il viticoltore a prendere decisioni più mirate, pianificando quindi una strategia d’azione.

Inoltre, c’è stata la sperimentazione di strategia con lotta a basso impatto ambientale. Questo attraverso l’utilizzo dei biostimolanti e degli induttori di resistenza in maniera solitaria o integrandoli con rame e zolfo.

V.In.Te.S. (Viticoltura Innovazione e Tecnologia per i vini Sanniti)

Chiudiamo infine con un interesante progetto attuato questa volta in Sud Italia. Vintes è un progetto attuato nella zona del Sannio Falanghina. Si pone l’obiettivo di diffondere le più avanzate tecniche relative alla viticoltura di precisione nelle medie e piccole aziende dell’area. Nel progetto vengono quindi sviluppate nuove tecnologie software per la raccolta e la gestione integrata dei big data in viticoltura. Il progetto prevede l’applicazione e la diffusione di una corretta e sostenibile architettura di tecnologie digitali per le piccole e micro-imprese vitivinicole.

Capofila del progetto è Agrodig.it, di Valentino Salvatore. Una start up che si occupa della diffusione delle tecnologie di Agricoltura di Precisione. Nello specifico in riferimento alle piccole e medie imprese che sono la struttura portante del nostro paese. Quelle imprese insomma che hanno bisogno di tutto l’aiuto necessario ad adattarsi alle moderne tecnologie, così da sfruttare i vantaggi dell’Agricoltura di Precisione e di Agricoltura 4.0.

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Come le tecnologie di Agricoltura di Precisione possono aumentare la produzione e ridurre l’inquinamento

Il cambiamento climatico è all’ordine del giorno, e bisogna fare qualcosa per combatterlo.
Le tecnologie di Agricoltura di Precisione possono essere fondamentali, sia per ridurre l’inquinamento e sia per aumentare la produttività aziendale.

Una delle cose più importanti relative al cambiamento climatico degli ultimi anni è l’utilizzo di tecniche in agricoltura rispettose della terra correlate al corretto uso della terra, dell’acqua, del lavoro, della diversità e della tecnologia per ridurre l’impatto ambientale.

Negli ultimi 50 anni, la pratica dell’agricoltura aggressiva si è intensificata a causa della crescente popolazione e della domanda di cibo in tutto il mondo. Questa pratica aggressiva ha comportato la riduzione della biodiversità degli ecosistemi naturali e la contaminazione dell’ambiente con i suoi sottoprodotti che causano l’inquinamento agricolo

La buona notizia è che le scoperte della moderna tecnologia digitale hanno un chiaro potenziale per aiutare il sistema agricolo: le tecnologie di Agricoltura di Precisione. Queste innovazioni possono aiutare a rendere il sistema agricolo efficiente nell’uso delle risorse disponibili, ridurre l’impatto ambientale e aumentare la produttività. I fondamentali vantaggi dell’Agricoltura di Precisione.

Vediamo quali sono le tecnologie innovative che possono aiutare in questo senso.

Tracciabilità filiera agricola

Questa tecnologia digitale aiuta a consentire la completa visibilità della catena di approvvigionamento in agricoltura, i punti di contatto e le trasformazioni in un’azienda agricola. Al giorno d’oggi le persone stanno diventando sempre più caute riguardo alla loro salute e al cibo che mangiano, quindi è importante acquisire fiducia e dare fiducia. Per farlo, è necessario una riduzione e un utilizzo minimo di fertilizzanti chimici e pesticidi che influiscono sull’ambiente e aiutano anche a evitare la deforestazione. 

Monitoraggio satellitare per l’Agricoltura di Precisione

Il monitoraggio satellitare è un tipo di gestione specifica del sito colturale basata sull’osservazione, la misurazione e la risposta alla variabilità (inter e intra-campo) nelle colture. I recenti sviluppi tecnologici come le Tecnologie Informatiche e per la Comunicazione (TIC) e la geoinformatica hanno fatto si che si definisse questo concetto. Questa tecnologia fornisce consulenza agli agricoltori sulla quantità di acqua da utilizzare, sulla quantità di pesticidi e fertilizzanti in determinati terreni agricoli. Inoltre, aiuta a ridurre l’uso eccessivo di fertilizzanti, acqua e altre risorse. 

E’ possibile anche l’utilizzo dei droni per sviluppare mappe del suolo precise per gli analisti del suolo durante il ciclo colturale. Una volta che le colture iniziano a crescere, i sensori calcoleranno i dettagli richiesti. 

Intelligenza artificiale 

Tutti i dati raccolti attraverso le tecnologie di Agricoltura di Precisione come tracciabilità e monitoraggio satellitari, vengono trasferiti alle Intelligenze Artificiali e ai Sistemi di Supporto Decisionali (DSS). Questi dati vengono successivamente elaborati utilizzando specifici algoritmi, così da ottenere informazioni necessarie a mettere in atto piani d’azione raccomandati dalla tecnologia per migliorare la produttività e ridurre i rischi. La diagnosi precoce delle malattie delle colture e il disagio delle colture aiuteranno a ridurre le perdite all’interno di aziende agricole di ogni dimensione. 

Ravvivare la terra degradata

È del tutto possibile rilanciare la terra degradata dall’ambiente e ripristinarla nella sua forma naturale per far crescere i raccolti in essa. È necessario il processo di sviluppo di un sistema di mantenimento del territorio e sforzi oltre la semplice piantagione in queste terre. In questo caso, un sistema di monitoraggio basato sul telerilevamento viene utilizzato per valutare lo stato del suolo e la vegetazione che lo copre. Questo processo aiuterà a curare le terre una volta degradate e inutili. 

Gestione delle risorse idriche

La produzione di prodotti agricoli utilizza il 70% dell’acqua dolce proveniente dal fiume e dalle acque sotterranee. La tecnologia digitale può aiutare a ridurre una così grande dipendenza dall’acqua. Può aiutare a consentire la gestione informata, in ogni ambito, di tutte le risorse idriche disponibili in una determinata area fornendo una vista completa dell’acqua disponibile. Quando l’offerta disponibile e la domanda di acqua sono razionalizzate, è possibile sviluppare un chiaro utilizzo e un’adeguata dotazione di bilancio dell’acqua in base alla piccola o grande coltivazione di colture. 

L’agricoltura rispettosa della terra è ora più importante che mai. 

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Agricoltura di Precisione: perché i dati meteorologici sono fondamentali per le aziende agricole

In un mondo di problematiche legate al virus e ai cambiamenti meteorologici, i dati climatici diventano elementi essenziali delle strategie agricole di ogni azienda.

L’agricoltura è un settore guidato dal clima. Il vantaggio dell’Agricoltura di Precisione è che può limitare i danni causati dal cambiamento climatico.

La crescente variabilità meteorologica dovuta a un’atmosfera più calda, unita alle interruzioni della catena di approvvigionamento causate dal Covid-19 e alle restrizioni commerciali, stanno facendo salire i prezzi degli alimenti e aumentando l’insicurezza alimentare nel 2020. Paesi che tradizionalmente dipendono dalle importazioni di alimenti stanno affrontando carenze di punti chiave come commercio e le restrizioni sui trasporti. Compromettendo, in questo modo, le forniture alimentari nazionali, innescate dalle risposte al virus.

L’impatto climatico

Uno dei maggiori rischi per il futuro è che è stato sottovalutata l’estensione delle condizioni meteorologiche estreme: le tempeste sono più intense per un periodo più breve, le siccità sono più profonde e più dannose, per non parlare dei danni causati da gelate tardive e grandinate. Gli agricoltori hanno bisogno di 75-150 giorni di tempo “normale” per raccogliere un raccolto. L’interruzione dei tempi o dell’intensità delle piogge, ad esempio, può avere un impatto devastante sulla produzione agricola, sul reddito degli agricoltori e sulla sicurezza alimentare.

L’aumentata variabilità meteorologica nell’ultimo decennio rappresenta un ulteriore rischio per la produzione alimentare. Poiché i modelli meteorologici cambiano, gli agricoltori potrebbero dover cambiare le colture più sensibili alla variabilità meteorologica con colture alternative o investire in migliori pratiche di gestione delle risorse idriche per stare al passo con la domanda interna.

Man mano che il tempo cambia, le intuizioni guidate dal clima diventano informazioni critiche per informare gli agricoltori, che hanno bisogno di capire quali colture sono adattate al loro clima, quando piantare e come prendersi cura delle loro piante. Queste sono le stesse domande che i piccoli agricoltori delle economie emergenti pongono ma hanno un accesso limitato a dati e informazioni tempestivi. Con le distanze sociali e i limiti di viaggio, i piccoli proprietari che facevano affidamento sui loro frequenti viaggi sul mercato o sulle visite degli agenti di estensione per informazioni vengono lasciati con meno informazioni di prima.

Vantaggi dell’Agricoltura di Precisione: l’importanza dei dati meteorologici

Le raccomandazioni in tempo reale basate sui dati meteorologici raccolti attraverso centraline meteorologiche, ed analizzati con gli algoritmi dei Sistemi di Supporto Decisionali (DSS), diventeranno sempre più importanti per consentire agli agricoltori di tutto il mondo di adattarsi alla variabilità meteorologica e aumentare la produttività dell’azienda agricola. E ci sono dati per dimostrarlo. Secondo alcuni studi, Microsoft ha intrapreso alcune ricerche anni fa con l’ICRISAT (un istituto di ricerca agronomico) in India, ammettendo che utilizzando i dati relativi alle informazioni meteorologiche hanno aumentato la produttività del 10% -30%. Può anche aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici, specialmente nelle ecologie piovose delle terre aride nei mercati emergenti. L’accesso ai dati meteorologici può anche comportare un ritorno sull’investimento (ROI) impressionante. La produttività generata, infatti, porta a diminuire i costi sostenuti in azienda, aumentando l’efficienza. Di questo modo, il ricavo annuale sarà maggiore dell’investimento iniziale.

Utilizzo dei dati meteorologici per combattere problemi specifici

I dati delle condizioni meteorologiche raccolte all’interno di un Sistema di Supporto Decisionale rappresentano un modo conveniente per scalare la modellizzazione delle colture. Ciò consente agli agricoltori (e ai fornitori di input e ai gestori della catena di approvvigionamento), attraverso tecnologie di Agricoltura di Precisione, di anticipare le minacce di parassiti e malattie. Inoltre permette di ridurre i rischi e aumentare l’efficienza operativa per massimizzare i raccolti. Un esempio è l’uso dei dati meteorologici per anticipare le malattie fungine che producono micotossine.

Le tendenze nel comportamento della stagione di crescita forniscono preziose informazioni sul modo migliore per adattarsi ai cambiamenti dei modelli meteorologici. I piccoli agricoltori che hanno sempre più accesso a un telefono cellulare possono ora accedere alle informazioni meteorologiche e alle raccomandazioni agronomiche guidate dai dati meteorologici. Questo per informarsi su quale coltura piantare, quando piantare e come rispondere a “condizioni meteorologiche anomale”. 

Considerazioni finali

Più l’impatto della pandemia di Covid-19 sul nostro mondo diventa evidente, più la necessità di investire nella modernizzazione della nostra industria agricola e della catena di approvvigionamento alimentare è sempre più evidente. Una risposta a Covid-19 è la chiusura dei confini; la risposta agricola è di diventare più diversificata, con nuove colture all’interno di ciascun paese. Le informazioni nel tempo diventano ancora più critiche quando gli agricoltori si occupano della variabilità meteorologica e delle nuove richieste di colture. Inoltre, per alcuni mercati, l’innovazione agricola potrebbe comportare l’introduzione di più strumenti ad alta tecnologia come la robotica nella fattoria per aumentare l’efficienza. Per molte economie in via di sviluppo, invece, la produttività dipende dal lavoro umano. In questa situazione, solo un maggiore accesso a informazioni come il tempo farà una grande differenza.

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Tecnologie di Agricoltura di Precisione per la riduzione dei costi e l’aumento della redditività: Big Data, monitoraggio satellitare e cloud

Le potenzialità dei Big Data e del monitoraggio satellitare sono di portata elevata.
Se entro il 2050 vogliamo rispettare il fabbisogno alimentare di una popolazione aumentata, è tempo di metterle in campo.

L’umanità è atterrata sulla Luna più di mezzo secolo fa. I poteri dei computer per calcolare quel “salto da gigante” erano inferiori rispetto alla media degli utenti di smartphone di oggi. 

I Big Data sono, oggigiorno, la prossima grande novità, avendo già rivoluzionato diversi settori. Nel frattempo, l’agricoltura fa ancora molto affidamento su diversi approcci “vecchio stile” o sulla saggezza del tempo. Ma la popolazione aumenta sempre di più, e toccherà i 10 miliardi entro il 2050. Questo significa un fabbisogno alimentare che si va a moltiplicare. 

Unire il potere delle moderne tecnologie e il lavoro quotidiano degli agricoltori, all’interno del concetto di Agricoltura di Precisione, è una delle principali sfide che il settore agricolo deve affrontare.

Come i Big Data cambiano le aziende

In termini di Big Data, l’agricoltura è ancora in ritardo, mentre molti settori si sono già integrati e lo utilizzano efficacemente. Soprattutto negli ultimi anni, quando le decisioni basate sui dati non sono diventate una mera innovazione ma una questione di sopravvivenza in mercati altamente competitivi. 

Si prevede che il mercato globale dei Big Data raggiungerà i 103 miliardi di dollari entro il 2027, facilitando le aziende ad analizzare le loro prestazioni, minimizzare i rischi e soddisfare le esigenze della loro nicchia. Inoltre, secondo uno studio di Accenture, il 79% dei dirigenti aziendali afferma che non abbracciare i Big Data farà perdere alle aziende posizioni competitive e rischi di estinzione.

Ogni azienda oggi è un’azienda di dati, l’agricoltura non fa eccezione. E’ fondamentale, quindi, capire quali dati in agricoltura devono essere presi in considerazione. Ad esempio, le informazioni fornite dalle piattaforme di monitoraggio satellitari delle colture con le loro capacità basate su cloud. Alimentate da algoritmi meccanici e reti neurali, mostrano agli agricoltori la situazione su terreni, campi e colture. Avendo questi dati, e raccogliendoli all’interno di Sistemi di Supporto Decisionali (DSS), un coltivatore può prendere decisioni più intelligenti riguardanti, ad esempio, l’applicazione di acqua e fertilizzanti.

Come afferma Report Linker:”la dimensione del mercato globale dell’analitica agricola dovrebbe crescere a 1,236 milioni di dollari entro il 2023, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 16,2% durante il periodo di previsione”. Man mano che il mercato dell’agricoltura di precisione cresce e matura, gli agricoltori iniziano a optare per soluzioni basate sui dati come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico.

I Big Data hanno grandi opportunità. In questo caso, migliora la capacità dei coltivatori di ottenere tendenze aggregate, valutare i rischi e i benefici, prevedere i fabbisogni di forniture, aumentare i rendimenti e costruire modelli predittivi.

Soluzioni complesse a problemi complessi

Il dubbio però è legato alla possibilità di un costo elevato per l’utilizzo dei Big Data. Ma non è così. Le tecnologie avanzate non solo aiutano a prendere decisioni più intelligenti (e spesso più rispettose dell’ambiente), ma contribuiscono anche a interventi di miglioramento della produttività. Dotati di dati, i coltivatori possono produrre rendimenti con input più piccoli, essendo in grado di calcolare accuratamente i loro budget. Il sito The Conversation ha stimato nella sua ricerca che “pratiche agricole più intelligenti potrebbero generare 2,3 trilioni di dollari in risparmi di costi e opportunità commerciali ogni anno – e 250 miliardi di dollari di tali risparmi annuali potrebbero provenire solo dall’intelligenza artificiale e dall’analisi dei dati”.

L’integrazione delle informazioni satellitari e dei sistemi cloud offre soluzioni e garantisce stabilità finanziaria agli agricoltori e alle loro imprese. Un approccio basato sui dati consente loro di superare sfide moderne come i cambiamenti climatici e l’esaurimento di terreni agricoli vitali con un elevato rapporto costo-beneficio. La piattaforma di precisione EOS Crop Monitoring stima che i vantaggi dell’agricoltura di precisione, in termini di costo, possano variare tra il 5% e il 20%, per non parlare dell’efficienza del tempo e della gestione della forza lavoro.

Nel frattempo, la scarsità di software e strumenti provoca la distribuzione irrazionale degli input e la riduzione del rendimento. Ad esempio, un sistema di irrigazione viene utilizzato solo sul 17% delle terre coltivate del mondo, mentre le altre aree sono alimentate solo dalla pioggia. Al contrario, usando le immagini satellitari si può sapere con certezza quali zone di campo richiedono più acqua e quindi prevenire le perdite di raccolto.

Tecnologie Agricoltura di Precisione: produzione di colture intelligenti

Per trovare risposte alla crescente domanda di cibo, problemi di redditività e cambiamenti climatici, agricoltori, responsabili delle politiche e leader del settore affrontano il potere di tecnologie come satelliti, Internet delle Cose (IoT), cloud computing e mobile computing. Vediamo quali sono le peculiarità di queste innovazioni.

Satelliti

I dati visualizzati caratterizzano i campi in dettaglio e consentono ai coltivatori di selezionare pratiche di coltivazione appropriate. Con le piattaforme di monitoraggio delle colture satellitari, il processo decisionale sul trattamento del suolo diventa rapido e affidabile. I dati ottenuti aiutano gli agricoltori a ottenere un quadro più ampio e ad analizzare i cambiamenti nel tempo.

Internet delle Cose

I dati vengono raccolti dai sensori wireless posizionati nei campi. I coltivatori li usano per stimare diversi parametri agricoli come temperatura, idratazione e simili. Questa soluzione è tuttavia costosa e richiede elevate spese di manutenzione.

Cloud Computing

Quando raccolgono dati dall’Internet delle Cose, i coltivatori devono accumularli e archiviarli. Il cloud computing risolve questo problema in quanto funge da piattaforma facilmente accessibile per la condivisione delle risorse. Nel caso delle immagini satellitari, la situazione è ancora più semplice. Non c’è bisogno delle capacità del computer per analizzare le immagini. Lo fa la piattaforma basata sul cloud. Inoltre, il suo prezzo ragionevole non richiede grandi spese.

Mobile Computing

La tecnologia viene applicata per inviare aggiornamenti regolari sui dettagli del prodotto, sul mercato o sul tempo.

Utilità dei Big Data per gli agricoltori

Per essere all’avanguardia, i coltivatori implementano i Big Data per scopi diversi.

Aumentare i rendimenti

Ovviamente, la distribuzione razionale delle risorse porta a risultati agricoli migliori. Gli agricoltori non devono più prendere decisioni intuitive. Scegliendo di utilizzare i Big Data, ottengono uno strumento dalle molteplici sfaccettature che fornisce analisi della salute delle colture. Inoltre, i coltivatori scelgono un adeguato trattamento delle piante in base alle esigenze delle diverse zone. Con l’agricoltura basata sui dati, possono adattare il processo di crescita, utilizzare le risorse in modo ragionevole ed evitare la scarsità delle colture.

Agricoltura di precisione e sostenibilità: utilizzo dell’acqua e dei fertilizzanti in modo sostenibile

La fertilità del suolo è uno degli aspetti cruciali della produzione agricola che può essere migliorata e aumentata con i Big Data. La sua analisi dettagliata aiuta a valutare la qualità dei terreni agricoli e selezionare il giusto rapporto tra acqua e fertilizzanti.

Ottimizza costi e sforzi

I coltivatori possono implementare tecniche convenienti e ottimizzare le spese. Quando elaborano dati da sistemi cloud, possono confrontare input e entrate per gestire ragionevolmente la propria attività. Inoltre, queste informazioni consentono loro di ridurre al minimo gli sforzi lavorativi e ridurre i costi.

Gestire le questioni di mercato

I Big Data consentono ai coltivatori di stimare la produzione agricola e fare proiezioni. Inoltre, gli agricoltori e le cooperative potranno adeguare la propria strategia di mercato e far fronte a ostacoli imprevedibili con poche perdite logistiche.

Come iniziare con i Big Data in Agricoltura

Essendo un settore economico strategico, l’agricoltura richiede l’integrazione dei Big Data per diventare più efficiente e produttiva. I moderni strumenti informatici stanno già fornendo varie soluzioni per affrontare anche i più piccoli problemi agricoli, per aziende di ogni dimensione: dalle più grandi a quelle medio-piccole. Per non parlare del loro potenziale di risvegliare l’interesse di una generazione più giovane, che ama giocare, con la nuova tecnologia, all’agricoltura. I giovani si impegnano più volentieri nei settori in cui possono utilizzare tecnologie innovative. Le tecnologie di Agricoltura di Precisione, infatti, consentono loro di gestire terreni agricoli con approcci basati sui dati per sviluppare la propria attività e ottenere efficienza di rendimento.

In termini di costi, il monitoraggio via satellite con il suo ragionevole prezzo di entrata può essere un’opzione vantaggiosa per tutti gli agricoltori. È una pietra miliare per le trasformazioni del settore, perché i coltivatori possono controllare vasti territori senza risorse umane aggiuntive e manutenzione dei veicoli. I Big Data consentono loro di rispondere in tempo ed evitare perdite.

Nel quadro dell’Agricoltura di Precisione nel 2020, i coltivatori devono ancora affrontare diverse sfide e adattarsi a un mondo in rapido cambiamento. Forse, nel 2050, quando 10 miliardi di persone abiteranno il pianeta e le auto potrebbero sorvolare le città, si potrà conoscere la carestia solo dai libri. Magari, sarebbe stata la decisione di rendere l’agricoltura tecnologica e basata sui dati che ha impedito la crisi globale nel settore alimentare.

In evidenza

Agricoltura di precisione e sostenibilità: il cambiamento climatico che aumenta le spese sui pesticidi

I cambiamenti climatici stanno impattando in ogni attività agricola. La gestione dei pesticidi e il sostenimento delle loro spese è una di queste.
Vediamo in che modo sta cambiando la situazione.

Agricoltura di Precisione e sostenibile che si adatta, con un clima che altera le popolazioni di parassiti. Ma non solo, altera anche l’uso e il costo dei pesticidi, nonché l’uso di altri trattamenti antiparassitari. Questo articolo analizza l’effetto del clima sulle spese dei pesticidi per categoria, vale a dire: fungicidi, erbicidi e insetticidi

Questo stimando economicamente gli effetti delle variabili climatiche. Come la temperatura media e le precipitazioni. Così come il numero di giorni caldi, giorni freddi e giorni umidi sulla media e la varianza delle spese per categoria. 

Scopriamo che i fattori climatici influenzano le spese di fungicidi, erbicidi e insetticidi e che questa influenza è eterogenea, di natura variabile tra le colture e le categorie di pesticidi. Inoltre, scopriamo che gli estremi climatici sono più importanti nel determinare le spese per i pesticidi rispetto alle medie climatiche in diversi casi.

Inoltre, scopriamo che gli estremi climatici sono più importanti nel determinare le spese per i pesticidi rispetto alle medie climatiche in diversi casi.

Fattori climatici

Grazie a diversi studi messi in atto da scienziati (che più avanti vedremo) specializzati nel campo dei pesticidi, è stato scoperto che i fattori climatici influenzano l’incidenza dei parassiti (agenti patogeni, erbe infestanti, funghi e insetti) insieme all’efficacia dei trattamenti chimici. E’stato scoperto, inoltre, che i cambiamenti climatici alterano l’incidenza, l’abbondanza e i danni dei parassiti. Le alterazioni dei danni inducono anche i produttori a modificare le strategie di controllo dei parassiti modificando il tipo, la quantità e il costo dei pesticidi nonché l’uso di alternative di trattamento dei parassiti come tecnologie di Agricoltura di Precisione

Poiché i fattori climatici alterano l’efficacia dei pesticidi, sono spesso necessarie ulteriori applicazioni e/o composti alternativi. Numerosi studi hanno analizzato le influenze climatiche su parassiti, costi dei pesticidi e variabilità dei costi. Tutte le prove di revisione, principalmente sull’abbondanza di insetti, che mostrano i cambiamenti climatici migliorano le popolazioni. 

La resistenza dei pesticidi

Gli studiosi Chen e McCarl hanno esaminato gli effetti dei cambiamenti climatici sulle spese dei pesticidi scoprendo che le spese dei pesticidi aumentano con l’aumento delle temperature e delle precipitazioni per la maggior parte delle colture. Hanno anche scoperto che gli effetti dell’aumento della temperatura e delle precipitazioni sulla variabilità dei costi del trattamento dei parassiti erano dipendenti dalla coltura. 

Inoltre, Shakhramanyan, Schneider e McCarl indicano aumenti indotti dai cambiamenti climatici nell’uso dei pesticidi e che ciò a sua volta aumenta i costi esterni per l’ambiente e la salute.

Il clima influenza anche l’uso di erbicidi, insetticidi e fungicidi attraverso cambiamenti nella loro efficacia e persistenza. Si è scoperto che un aumento della temperatura può ridurre la persistenza e, a sua volta, aumentare il numero richiesto di applicazioni. 

La quantità e l’intensità delle precipitazioni possono anche influire sulla necessità di molteplici applicazioni lavando via i prodotti chimici. I cambiamenti climatici possono aumentare l’incidenza delle malattie dei parassiti e delle colture, nonché la suscettibilità delle colture alle malattie. Temperatura, precipitazioni e umidità sono tutti fattori chiave. Inoltre, un aumento della CO 2 atmosferica può migliorare la crescita delle infestanti e aumentare la tolleranza delle infestanti agli erbicidi .

Nuovi prodotti chimici

Alcuni studi indicano che potrebbe anche essere necessario sviluppare nuovi prodotti chimici perché la tolleranza delle colture ai prodotti chimici può essere ridotta dai cambiamenti climatici. Tuttavia, alcune pratiche di coltivazione come la rotazione delle colture e l’alterazione delle date di coltivazione possono ridurre l’effetto dei parassiti dei cambiamenti climatici.

Il riscaldamento dei mesi invernali può anche influenzare le popolazioni e l’incidenza dei parassiti. Gli inverni più caldi possono aumentare la durata della vita dei patogeni che causano malattie. Gli inverni più brevi possono ridurre il patogeno e i parassiti muoiono e aumentare l’incidenza dei parassiti. 

Inoltre, è stato riscontrato che l’incidenza e la gravità delle malattie delle colture, infestazioni fungine e insetti aumenta con l’aumentare delle temperature e con l’umidità aumentata.

Gli effetti sulle spese

L’economia afferma che l’uso di input come i pesticidi dovrebbe continuare fino a quando i suoi costi marginali sono uguali ai benefici marginali ottenuti. Nel caso dei pesticidi ciò significherebbe che il costo marginale dell’uso dei pesticidi dovrebbe essere accompagnato dai danni marginali ridotti quando vengono utilizzati. Inoltre, se si ipotizza che un aumento dell’incidenza e dell’abbondanza dei parassiti è correlato ad un aumento dei danni, si dovrebbe vedere a margine che (poiché i cambiamenti climatici stimolano i parassiti) dovrebbe essere accompagnato da un corrispondente aumento degli sforzi di cura dei parassiti visti attraverso i cambiamenti nelle spese che vengono stimate. 

Le alterazioni nelle future spese di pesticidi dipenderanno dal grado in cui determinati fattori climatici cambieranno rispetto ad altri fattori climatici.

La ricerca futura potrebbe valutare questi cambiamenti nelle spese in scenari climatici e altre pratiche non chimiche di gestione dei parassiti. Questo per ottenere una visione a 360° dei cambiamenti previsti nella gestione dei parassiti.

Tra i vantaggi in Agricoltura di Precisione, troviamo sicuramente la possibilità di gestire al meglio queste situazioni, soprattutto grazie all’utilizzo di sensori e di Sistemi di Supporto Decisionale (DSS).

In evidenza

I vantaggi dell’Agricoltura di Precisione tramite il monitoraggio satellitare delle coltivazioni

Gli approcci tradizionali agricoli impattano sull’ambiente e sono arretrati rispetto alle nuove tecnologie, che possono migliorare la sostenibilità economica e ambientale.
L’utilizzo del monitoraggio satellitare è una di quelle tecnologie che è ormai imperativo dover utilizzare.

Quale pianeta lasceremo per le prossime generazioni se non cambiamo il nostro approccio all’agricoltura? L’agricoltura estensiva si è già dimostrata né economicasostenibile. Né è efficace per gestire l’incombente crisi alimentare globale.

Inoltre, gli approcci agricoli “tradizionali” con il loro impatto devastante sull’ambiente non riescono a costringere gli agricoltori a implementare innovazioni. Cooperando con scienziati, i coltivatori cercano nuove forme di agricoltura economica, ambientale e socialmente efficace. L’adozione di tecniche di agricoltura di precisione affronta molte sfide ecologiche/finanziarie.

Più raccolti, meno danni alla natura

L’agricoltura moderna deve bilanciare tra redditività e sostenibilità. Per non dimenticare la prossima crisi alimentare globale. Secondo le Nazioni Unite, la popolazione mondiale dovrebbe raggiungere 9,8 miliardi di persone entro il 2050. La domanda di colture crescerà rispettivamente. Può essere raggiunto a meno che gli agricoltori oggi non cambino il loro approccio agricolo per preservare sistemi e risorse naturali? Quasi. Le terre fertili non sono inesauribili. Le statistiche parlano da sole: come afferma il Fondo per la difesa ambientale, circa il 40% della terra del mondo viene utilizzata per la produzione alimentare. Quindi, non si tratta dell’area dei campi ma del modo in cui li trattiamo.

L’agricoltura sostenibile ci incoraggia a pensare fuori dagli schemi. Le tecnologie stanno già offrendo potenti strumenti per aiutare i coltivatori a ottimizzare l’agricoltura. Quelli basati sul GPS sono i più popolari perché sbloccano numerose opportunità. Sfortunatamente, molti di loro, come l’analisi degli indici di vegetazione, mancano ancora. 

Passando al monitoraggio satellitare, i coltivatori possono trarre vantaggio dalla distribuzione razionale dei nutrienti a seconda delle coltivazioni e della produttività del suolo. Utilizzando immagini satellitari elaborate dei propri campi, ed inserendo i dati raccolti nei Sistemi di Supporto Decisionale (DSS), i coltivatori possono prendere decisioni basate sui dati e quindi ridurre le spese. Applicando precisamente la quantità necessaria di fertilizzanti, evitano un eccesso di arricchimento che provoca il degrado del suolo.

Satelliti per prendersi cura delle colture e della natura

Come dimostra l’analisi del Consiglio Mondiale per lo Sviluppo Sostenibile, i consumatori di diverse parti del mondo danno priorità al cibo sano e conveniente. E questo è esattamente ciò che le immagini satellitari aiutano gli agricoltori a fornire, poiché aiuta a usare le sostanze chimiche in modo razionale e sostenibile.

Implementando strumenti di Agricoltura di Precisione, i coltivatori possono aspettarsi un aumento della produzione produttiva. Queste tecnologie consentono loro di analizzare la qualità degli interventi applicati e di definire quali di essi funzionano in modo più efficiente. L’uso razionale di acqua e fertilizzanti, nonché la tempestiva reazione ai problemi contribuisce anche alla salute degli ecosistemi.

I coltivatori scelgono di utilizzare questa tecnologia per godere di vantaggi operativi e ambientali, come:

  • Prendere decisioni informate sulla semina delle aree vulnerabili alle perdite di rendimento e reagire rapidamente ai problemi emergenti;
  • Essere consapevoli di possibili condizioni meteorologiche sfavorevoli e reagire tempestivamente ai cambiamenti;
  • Controllo della rotazione delle colture in base all’aggiornamento dei dati su colture e raccolti in crescita;
  • Valutare e rivelare le aree con perdite considerevoli delle colture e potenziali guadagni delle colture;
  • Praticare l’intercropping (coltivazione simultanea di più coltivazioni sullo stesso terreno) o la rotazione pluriennale delle colture che consente alle aziende agricole di produrre più raccolti e influire positivamente sulla fertilità del suolo;
  • Testare diverse coltivazioni sulla base di come le immagini satellitari mostrano variazioni distinte nella vegetazione, consentendo di scegliere la variazione più produttiva.

Ottimizzazione delle risorse

“Sostenibile” non significa necessariamente “costoso”. Il monitoraggio via satellite non è solo un mezzo innovativo ma anche economico di un’agricoltura sostenibile. Secondo lo studio pubblicato su Agronomy (una nota rivista estera sull’agricoltura):”il profitto operativo della fattoria di mais degli adottanti per l’agricoltura di precisione era di 163 dollari per ettaro in più rispetto ai non adottanti”.

Da un punto di vista economico, tra i vantaggi dell’Agricoltura di Precisione c’è sicuramente la possibilità data ai coltivatori di ridurre i grandi investimenti. In effetti, possono mitigare i costi ricorrenti per la manutenzione dei veicoli utilizzati per il trasporto verso diverse parti di seminativi. Dal punto di vista ambientale del problema, un minore utilizzo del veicolo comporta una riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Inoltre, questa tecnologia è utile nel budget. Avendo i dati necessari sulle condizioni del campo, i coltivatori possono pianificare le proprie spese in modo più preciso. Risparmiare sulla logistica e applicare fertilizzanti con la tecnologia a tasso variabile è già un contributo importante per la salute del pianeta.

Ultimo ma non meno importante, il monitoraggio delle colture effettuato tramite satelliti richiede meno risorse umane ed è eccezionalmente efficiente per il monitoraggio di vaste aree. Sono necessarie meno escursioni sul campo, il che significa che si consuma meno gas, meno fumi di scarico saranno nell’aria. Inoltre, agiscono dopo aver analizzato le immagini satellitari ottenute e possono concentrare il loro potenziale sulla soluzione dei problemi esistenti. I dati satellitari impediscono inoltre ai coltivatori di trascurare punti cruciali in determinate zone.

L’Agricoltura di Precisione come strumento di cooperazione

L’Agricoltura di Precisione migliora anche l’importanza della rete per gli agricoltori. Unendosi in comunità di condivisione dei dati, i coltivatori ottengono numerosi vantaggi dalla scoperta di nuove tecniche per aumentare le entrate.

Inoltre, i coltivatori si collegano in modo efficace e conveniente quando integrano tecnologie di Agricoltura di Precisione. Sulla base dei dati recuperati da Meticulous Research:”il mercato agricolo dell’Internet delle Cose (IoT) dovrebbe crescere a un Tasso Composto di Crescita Annuale del 14,1% dal 2019 per raggiungere 34,9 miliardi di dollari entro il 2027.” Pertanto, la cooperazione diventa ancora più significativa di prima, consentendo agli agricoltori di comunicare e rimanere aggiornati su componenti, applicazioni e servizi aggiornati.

Gli agricoltori possono discutere di informazioni recenti ed esperienze preziose per ottenere profitti e proteggere la natura o persino monitorare i campi insieme (ad esempio, con account di gruppo in EOS Crop Monitoring, un software statunitense per la gestione di diverse fasi della coltivazione). La condivisione reciproca di analisi e prognosi consente loro di migliorare le loro operazioni e i loro approcci, nonché di saperne di più su altre pratiche.

Alla fine, la collaborazione tra aziende agricole basate sui dati emerge come un passo evidente verso l’efficienza e la sostenibilità. La produzione ad alto rendimento e l’uso consapevole delle risorse naturali rendono il monitoraggio satellitare una scelta facile per i coltivatori che vogliono prendersi cura dell’ambiente senza perdite finanziarie.

In evidenza

FarmTech in crescita nel 2019, col timore nel 2020 del Coronavirus

Un 2019 in crescita per il settore FarmTech, mentre un 2020 che sarà del tutto in dubbio a causa della pandemia di Coronavirus.
Vediamo insieme i dati di AgFunder.

Che ci sia pioggia, sole o il Coronavirus, non c’è proprio modo di fermare le ricerche di AgFunder Research. Infatti, da qualche giorno, AgFunder ha pubblicato online il suo nuovo rapporto di investimento nella FarmTech 2020. Un’istantanea basata sui dati degli investimenti globali in startup che costruiscono tecnologie di Agricoltura di Precisione per l’azienda agricola.

Mentre le catene di approvvigionamento si stanno riducendo, e la crescente diffusione del termine “AgrifoodTech” nel settore dimostra che questo è vero, ci sono tendenze distinte, e talvolta fonti di capitale, per le tecnologie incentrate sugli agricoltori. Vediamo insieme un set di dati più ampio per dare una situazione più chiara.

Investimenti in FarmTech nel 2019

Gli investimenti in startup di FarmTech hanno fatto crollare i mercati globali del capitale di rischio in tutti i settori, aumentando del 6,8% anno su anno fino ad arrivare a 4,7 miliardi di dollari nel 2019; circa il 370% in più rispetto al 2013. Le startup FarmTech hanno raccolto tale somma in 695 operazioni con 940 investitori unici.

Data la ricaduta economica e sociale derivante dalla pandemia di Covid-19, il più ampio rallentamento dei finanziamenti potrebbe diventare una caduta libera. Quindi livelli di crescita simili non sono chiaramente sul tavolo quest’anno, scrive Louisa Burwood-Taylor, che dirige il gruppo di ricerca di Agfunder. 

“La ricaduta economica della pandemia di Covid-19 avrà senza dubbio un impatto sulla crescita costante degli investimenti nelle tecnologie agricole: le indicazioni per i livelli di investimento nel primo trimestre del 2020 sono di circa $ 550 milioni, che è di gran lunga inferiore al miliardo raccolto nel primo trimestre dei passati due anni e diverse centinaia di migliaia in meno rispetto al primo trimestre del 2017”, si legge nel rapporto. “Mentre crediamo che gli investimenti nella FarmTech e in tutta la catena di approvvigionamento siano indispensabili per aiutare il sistema alimentare mondiale a riprendersi dall’impatto di Covid-19, è improbabile che un calo fondamentale dell’appetito per gli investimenti possa contrastare questa tendenza, sebbene offra grandi opportunità a coloro di noi stiano ancora investendo.”

2019 vs 2020

Per come sta andando il 2020, alcuni affari del 2019 sembrano insensati, mentre altri sembrano premonitori nel frattempo che la pandemia stringe le catene di approvvigionamento, blocca i consumatori, spaventa gli investitori e provoca un improvviso aumento del nazionalismo alimentare.

Una categoria che molti investitori potrebbero rivisitare con nuovo vigore alla luce del Covid-19 è ciò che viene chiamata “eGrocery Farm-to-Consumer“. Queste piattaforme online per gli agricoltori per vendere e consegnare i loro prodotti direttamente ai consumatori sono oggi più rilevanti che mai poiché i consumatori guardano ai sistemi alimentari locali per garantire il cibo senza la necessità di visitare un negozio di alimentari locale. Prima di questo, hanno rappresentato una porzione relativamente piccola del panorama della tecnologia agricola , raccogliendo 202 milioni di dollari nel 2019. Ma oggi sentiamo parlare di un numero crescente di agricoltori che costruiscono i propri canali di e-commerce che senza dubbio potrebbero trarre vantaggio dalla collaborazione con alcune delle startup esistenti che offrono soluzioni plug-and-play di e-commerce per gli agricoltori che non vogliono costruire un sito Web internamente.

La tecnologia più attiva

Inoltre, il rapporto rivela che Software di gestione aziendale, Sensori e Intenet delle Cose (IoT), sono rimasti la categoria più attiva nella tecnologia agricola per numero di operazioni concluse nel 2019. Probabilmente questa categoria ha spinto l’AgTech sotto i riflettori del capitale di rischio in primo luogo. La Climate Corporation, che la Monsanto ha acquistato per 1 miliardo di dollari nel 2013, rientra in questa categoria. Geograficamente, l’intera area era guidata dagli Stati Uniti. Ma il 2019 ha visto che mentre la tecnologia basata su sensori prolifera a livello globale, altri paesi stanno recuperando terreno. Ad esempio, circa il 28% delle operazioni nella categoria ha avuto luogo in Asia, la maggior parte delle quali in fase iniziale.

Meno sorprendentemente, l’AgBiotech ha avuto un anno magro nel 2019. La ricerca AgFunder mostra che l’attività commerciale è scesa del 22% su base annua mentre gli investimenti in dollari sono diminuiti del 33%. Di quelli che sono ancora andati avanti, l’editing genetico. Un insieme di tecniche messe in atto per modificare geneticamente gli alimenti. Esso è stato tra i più interessanti, nonostante un difficile ambiente normativo da navigare.

Distanza robo-sociale

Dove potrebbe esserci una tendenza al rialzo degli investimenti è l’agro-robotica. Gli investimenti nelle startup di robotica, meccanizzazione e attrezzature sono ancora sorprendentemente bassi, con molti investitori che offrono la scusa che l’hardware è difficile. Con 179 milioni di dollari in oltre 70 trattative, la categoria ha visto un calo del 46% nei finanziamenti rispetto a otto offerte in meno nel 2019 rispetto al 2018. Speriamo che questo possa cambiare, soprattutto perché le startup di robotica stanno ricevendo un rinnovato interesse da parte degli agricoltori a rischio di lavoro oggi nel scia della pandemia di Covid-19.

Il rapporto, ovviamente, esamina alcuni sistemi di agricoltura robotizzata sperimentali e traccia un anno abbastanza buono per l’allevamento degli insetti

Dati Europei

I dati AgFunder mostrano un aumento del 23% del valore totale degli investimenti in tecnologia agricola lo scorso anno in Europa. A guidare la carica nel continente è stata la Francia, dove la quantità di capitale che confluiva nelle startup di tecnologia agricola è più che raddoppiata rispetto al 2018, a 346 milioni di dollari. 

In evidenza

Comprendere la sostenibilità nell’era dell’agricoltura digitale.

Dall’agricoltura di precisione all’agricoltura digitale. Le tecnologie cambiano, ma l’obiettivo resta solo uno: sostenibilità. Che sia economica, ambientale o sociale, essa è fondamentale in agricoltura.
Vediamo insieme perché.

La sostenibilità è da anni al centro dell’agricoltura, ma spesso si fa difficoltà a comprenderne il concetto. Quando si cerca una solida definizione di sostenibilità, può diventare difficile capire esattamente cosa significhi specificamente per le attività agricole e come identificare dove siamo attualmente e dove andremo in futuro.

L’opinione delle Istituzioni

“Le pratiche agricole sostenibili hanno lo scopo di proteggere l’ambiente, espandere la base di risorse naturali della Terra e mantenere e migliorare la fertilità del suolo“. Questa la definizione dell’USDA (Istituto Statunitense del cibo e dell’Agricoltura).

Secondo l’Istituto dell’Agricoltura Sostenibile “UC Davis”, invece, l’obiettivo dell’agricoltura sostenibile è quello di soddisfare le esigenze alimentari e tessili della società nel presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni.

Infine, l’opinione dell’Unione degli Scienziati Interessati: “In agricoltura, la sostenibilità è un’idea complessa con molte sfaccettature, tra cui quella economica (un’azienda agricola sostenibile dovrebbe essere un’attività redditizia che contribuisce a un’economia solida), quella sociale (dovrebbe avere a che fare con i suoi lavoratori e avere un rapporto reciprocamente vantaggioso con la comunità circostante) e l’ambiente“. 

Con così tante definizioni, può diventare confuso capire cosa significhi sostenibilità a livello di azienda agricola. Ma anche come tecnologia e dati possano adattarsi ad una missione più ampia. 

Sostenibilità

Pensando alla sostenibilità, si può pensare alle aziende agricole che esistono da oltre cento anni, che cambiano con i tempi e la tecnologia che le hanno rese vitali e di successo fino ad oggi. Ora vediamo spesso grandi aziende che discutono delle loro missioni e degli obiettivi di sviluppo sostenibile relativi ai processi di creazione del prodotto o all’approvvigionamento di materiali e materie prime. 

Ciò che è diventato interessante con l’aumento della tecnologia digitale in agricoltura, è la capacità di collegare ed analizzare più facilmente i punti rispetto a prima. Erano molto più difficili da classificare, quantificare, o comunque era complicato collegare le informazioni. Col digitale si è andato creando una più facile trasparenza nella catena di approvvigionamento per quegli obiettivi di sostenibilità. Fornendo, al contempo, opportunità per migliorare la redditività in azienda e continuare quell’eredità che molti hanno oggi, molte volte resa possibile dalla tecnologia digitale.

Questa sostenibilità sociale può essere tradotta in un modello per le piccole e medie imprese italiane ad alto valore aggiunto. In parole povere: la digitalizzazione delle attività agricole può aumentare ancora di più il valore aggiunto delle produzioni. La questione fondamentale è individuare dei modelli tecnologici sostenibili per le piccole aziende italiane che producono eccellenze. Un esempio è quello che si sta proponendo con il progetto Vintes, ed in generale startup come Agrodig.it, che portano avanti il progetto di aumentare la competitività delle aziende vitivinicole di piccole dimensioni. Competitività produttiva e capacità di aggredire i mercati internazionali. Questo attraverso la creazione di un’architettura tecnologica avanzata costruita su misura delle esigenze e possibilità di investimento (sostenibilità economica) delle stesse, che rappresentano un importante pezzo della produzione agricola tipica, forse la parte più importante del cosiddetto “made in Italy” agroalimentare.

Agricoltura di precisione e Agricoltura digitale

I vantaggi dell’Agricoltura di Precisione ci hanno permesso di raccogliere, creare e ripetere operazioni sui dati, mentre la crescente era digitale ci consente di collegare i punti di tali informazioni e iniziare prendere decisioni su di esse. 

Le tecnologie di agricoltura di precisione include GPS, georeferenziazione e strumenti di raccolta dati come i monitor di rendimento. Questi monitori hanno reso possibile la raccolta, la ripetizione e l’aggregazione dei dati. Dopo aver creato e ripetuto i dati, la nostra comprensione di come le pratiche ambientali, culturali e agronomiche interagivano e si collegavano ai risultati diventava più disponibile e potevamo capire di più sulle colture prodotte.

Mentre l’era digitale è cresciuta, specialmente con i progressi della tecnologia, ora siamo in grado di utilizzare questi dati per obiettivi più grandi. Le aziende agricole hanno ora i set di dati e la disponibilità in cui idee come l’applicazione di Benchmarking, Machine Learning, Internet delle Cose (IoT) e Blockchain, per influenzare le decisioni, possono cambiare il risultato delle colture nell’azienda agricola.

Gestione dei dati in sostenibilità

Queste decisioni dalla tecnologia spaziano da compiti operativi, raccomandazioni agronomiche e impatti sulla società. È interessante notare che queste decisioni a livello di azienda agricola che utilizza la tecnologia si collegano ai pilastri della sostenibilità, una base del processo decisionale. I pilastri della sostenibilità sono stati definiti per guardare alla sostenibilità completa e agli effetti circolari dell’interazione con i pilastri. La connessione digitale dei dati dell’azienda agricola le consente di garantire la trasparenza dell’intera operazione, aiutando a raccontare la storia dell’agricoltura e a trarre vantaggio da possibili mercati e premi a cui sarebbe altrimenti più difficile accedere, poiché si verifica una domanda crescente. Di seguito, diamo un’occhiata a come ciascuno dei pilastri della sostenibilità sia “sovralimentato” passando al digitale in agricoltura

Il digitale ci consente di prendere decisioni più informate, ma di pesarle sulla sostenibilità e la collaborazione con altre missioni nella catena di approvvigionamento deve sovrapporsi e le decisioni prese dovrebbero raggiungere una sovrapposizione dei pilastri economico, ambientale e sociale.

Pilastri della sostenibilità

Economico

In agricoltura, fare le cose in modo sostenibile non significa sacrificare la redditività o la stabilità in un’operazione. Questi pilastri devono intersecarsi tra loro per creare piena sostenibilità e trasparenza lungo la catena di approvvigionamento. Molte aziende agricole sono in attività da decenni o addirittura centinaia di anni e, osservando l’evoluzione delle pratiche e delle decisioni nel tempo, queste evoluzioni hanno permesso alle aziende agricole di diventare e rimanere redditizie attraverso pratiche che si sovrappongono anche agli impatti ambientali e sociali. Spostare gli input dove sono necessari, creare mappe e record per capire, e utilizzare le pratiche per cambiare il modo in cui gestiamo le operazioni, hanno creato vantaggi economici in tutta l’azienda agricola migliorando la produzione ma soprattutto la redditività.

Ambientale

La sostenibilità ambientale è spesso sinonimo di pratiche di conservazione e di come le decisioni umane incidono sui risultati ambientali. L’agricoltura digitale ci consente di comprendere quei dati e come le nostre decisioni ogni anno incidono sulla redditività dell’azienda agricola. Così come gli impatti economici a valle. Con registri e ricerche migliori ora comprendiamo e abbiamo la capacità di modificare le gestione dei nutrienti e degli input. Possiamo inoltre utilizzare informazioni incentrate sul campo su applicazioni che incidono sul nostro ambiente come fertilizzanti o prodotti chimici. I dati ci rendono più fiduciosi in queste pratiche e migliorano la nostra capacità di applicare i prodotti in modo sicuro massimizzando le risorse per gli anni a venire.

I progressi nella tecnologia e l’adozione a livello di azienda agricola generano enormi vantaggi ambientali e creano opportunità di profitto. Uno scenario vantaggioso per tutti.

Sociale

Il pilastro sociale è quello di cui continuiamo a conoscere di più in agricoltura. Questo perché i consumatori stanno diventando più consapevoli e interessati alla produzione alimentare

L’impatto sociale è quello che generalmente viene coinvolto rapidamente nella discussione sulla sostenibilità, concentrandosi su parole d’ordine specifiche come “senza glifosato“, “organiche“, “non OGM“, quando la sostenibilità nella realtà non deve significare “scienza libera”. Queste sono opzioni praticabili in cui la domanda è attuale, ma la sostenibilità non scompare se non stiamo producendo questo tipo di colture. Le colture coltivate con migliori pratiche di gestione dell’acqua o nutrienti precisi necessari per la crescita sono anche estremamente sostenibili e non devono rientrare in una delle parole d’ordine per essere sostenibili o trovare benefici ambientali ed economici.

Concezione di sostenibilità in agricoltura

La sostenibilità spesso subisce un brutto colpo nell’agricoltura. Questo perché è associata a una perdita di profitto o di produzione nell’azienda agricola. Ma ciò è tutt’altro che vero in molti scenari legati alla sostenibilità. La maggior parte delle aziende agricole oggi sta già utilizzando una tecnologia che si qualificherebbe come “sostenibile” attraverso i pilastri senza saperlo. Le decisioni che vengono prese in aziende che sono già in fase di attuazione sono sostenibili in molte definizioni. In questi casi i dati consentono diverse opportunità. La tecnologia digitale ha permesso alle aziende agricole di essere in grado di collegare le loro decisioni alla catena di approvvigionamento più facilmente per opportunità di profitto. Ha anche permesso la trasparenza nel decidere cosa fare, e questo influenza i tre pilastri a lungo termine.

La risposta sono i dati e in molti casi quella risposta comporta spesso un premio per il produttore. In questa situazione, i tre pilastri della sostenibilità possono essere facilmente raggiunti semplicemente usando la tecnologia e collegando quei punti digitali.

  • Economicamente, l’azienda guadagna sulla redditività ricevendo un premio per ciò che si sta producendo, utilizzando meno risorse con le tecnologie già presenti in azienda.
  • Socialmente, questo aiuta a far crescere l’opinione che stiamo usando le risorse nel modo più efficiente possibile. Aiutando nel contempo la società a raggiungere quegli obiettivi che i consumatori cercano in un prodotto. I registri digitali fanno sì che ciò avvenga facilmente.

Le opportunità del digitale: considerazioni finali

La cosa grandiosa di questa era digitale è che abbiamo la capacità di collegare facilmente questi punti nelle aziende a iniziative e obiettivi più grandi. Invece di disporre di un report cartaceo, i dati di campo effettivi possono essere collegati in uno che collega i risultati spaziali del campo. Così come i numeri delle decisioni finali in set di dati o modelli più grandi. Molte volte, questa traccia digitale offre opportunità o premi sulle colture che possono essere pagate all’azienda. Molte volte per cose che stanno già accadendo, e tecnologie anche più profonde come la blockchain creano una stabilità ancora maggiore. L’opportunità è infinita. Non solo per i mercati premium ma per identificare movimenti rapidi nella catena di approvvigionamento. Cosa vista di recente con il COVID-19.

Gli obiettivi di sostenibilità possono far parte di un quadro più ampio in agricoltura. I dati saranno al centro della crescita del nostro mondo in futuro. Ci sono tonnellate di opportunità nello spazio per il digitale di avere un ruolo nell’aiutare a raccontare la storia, e abbiamo appena iniziato.

In evidenza

Innovazione digitale e soluzioni di Agricoltura Smart: il cambiamento è in atto

I problemi legati all’agricoltura sono sempre esistiti, anche prima del Covid-19. L’agricoltura digitale può aiutare a risolverli, ed è arrivato il momento di capirlo.

Giorno dopo giorno la parola d’ordine all’interno del settore agroalimentare è solo una: innovazione digitale.

Nascono sempre più aziende che propongono soluzioni digitali per l’agricoltura di precisione, e di conseguenza cresce il valore del mercato del settore. Ma allo stesso modo ci sono ancora tanti problemi che impediscono la totale diffusione di queste innovazioni. L’emergenza del virus, inoltre, ha acutizzato questi problemi. Vediamo insieme la situazione.

Un po’ di dati

Secondo gli ultimi dati raccolti dall’Osservatorio Smart AgriFood, il mercato mondiale dell’Agricoltura 4.0 è in continua crescita, con un valore di 7,8 miliardi di dollari (+11% rispetto al 2018). Lo stesso vale per il mercato italiano che rappresenta il 5% del mercato mondiale agricolo 4.0, con un fatturato di 450 milioni di euro (+22% rispetto al 2018).

Come detto precedentemente, sempre più attori entrano in gioco in questo mercato, ognuno con la propria proposta innovativa. Da una parte ricoprono un ruolo fondamentale coloro che sono già affermati da tempo nel settore, come i fornitori di attrezzature e macchine agricole o di input produttivi. Tali aziende ricoprono l’86% del mercato. L’altro 14% è delimitato dagli attori emergenti, come le startup che propongono innovazioni digitali.

Tra i servizi consolidati più richiesti ed utilizzati in Agricoltura di Precisione su base percentuale del loro contributo al fatturato totale in Agricoltura 4.0 troviamo: sistemi di monitoraggio mezzi e attrezzature agricole 39%, gestionali 20%, macchinari 4.0 14%, mappature 9%, Sistemi di Supporto Decisionale (DSS) 5%.

Problematiche

Il problema, però, è la diffusione totale di tali innovazioni e tecnologie (sopratutto nelle piccole e medie imprese) che vengono ancora ignorate dagli imprenditori agricoli.

Un altro problema fondamentale sono le lacune a livello culturale e di formazione degli operatori agricoli nei confronti di tali dinamiche. Infatti, anche se un’azienda agricola decide di adattarsi alle tecnologie dell’agricoltura 4.0 (il che è già un bel passo in avanti), resta il fatto che imparare ad utilizzare queste tecnologie non è facile. Sopratutto se si presentano guasti o danni. Manca quindi una vera e propria competenza di base.

Infine, la mancanza di interoperabilità tra le varie macchine e gli attrezzi. Infatti, non tutte le macchine, tra quelle già in possesso, sono idonee per un tale aggiornamento. Questo comporta delle problematiche di funzionamento. D’altro canto, se si volesse decidere di acquistare macchine già adatte al 4.0, il problema passa al costo, che non sempre si riesce a sopportare.

Il digitale può aiutare gli agricoltori ad avere maggiore competitività sul mercato, riducendo di molto i costi di gestione, riducendo gli input e il tempo di impiego dei macchinari. Eliminando, di conseguenza, ore di lavoro manuale e intellettuale. Sopratutto inserendo nella propria strategia agricola l’automazione delle attività e i Sistemi di Supporto Decisionale (DSS). Inoltre, si va a garantire la sostenibilità nei suoi 3 pilastri fondamentali: economica, ambientale e sociale.

Ma come abbiamo visto, i dati dicono che il mercato agricolo digitale è in forte crescita, questo significa che sempre più agricoltori si stanno rendendo conto della loro utilità. Sopratutto in settori come quello vitivinicolo, cerealicolo e ortofrutticolo.

Il cambiamento climatico e le malattie della vite

Il cambiamento climatico è forse il problema più insostenibile al momento. Le stagioni sono radicalmente cambiate, e di conseguenza nulla è più lo stesso. Questa, nei vigneti, è una problematica davvero molto seria. Tutte le strategie di difesa fitosanitaria saltano, rendendo inutile il lavoro svolto, perdendo ettari di coltivazioni. Questo perché se cambiano le stagioni e quindi il clima, cambia anche il ciclo di crescita della pianta, così come quello dei patogeni e dei parassiti. Non dimentichiamo anche le piogge improvvise o i periodi di siccità, così come le gelate tardive.

Il cambiamento dei patogeni e dei parassiti

Nel 2019, secondo i dati del Centro Agricoltura Alimenti Ambiente (dell’Università di Trento), la pressione della peronospora è risultata più bassa rispetto al 2018, ad eccezione di alcune aree. Come l’Emilia-Romagna, dove si sono registrati attacchi pesanti nella prima metà di giugno.

Per quanto riguarda l’oidio, nel 2019 è risultato in alcune aree non consuete (come il Piemonte) il principale problema fungino della vite, a causa delle condizioni climatiche calde e umide estive che hanno aumentato la pressione della malattia e reso complicata la protezione antioidica.

E’ fondamentale inoltre, nella gestione strategica agricola, la riduzione dei trattamenti chimici sulle piante. Per farlo c’è bisogno della capacità di prevedere l’infezione e quando intervenire. Dati che dipendono innanzitutto dalla correttezza dei dati meteo.

Una soluzione c’è: Vintes e i DSS

Quella dei patogeni e dei parassiti della vite, è solo una delle problematiche presenti nelle attività agricole, ma anche in questo caso delle soluzioni esistono.

Prima di tutto, bisogna iniziare a capire che le decisioni strategiche relative alla propria coltivazione non possono essere più prese sulla base dell’esperienza personale e sulle competenze in possesso. Il clima cambia, e di conseguenza il processo vegetativo e le malattie, e quindi anche le proprie competenze devono tenere il passo. Per riuscirci è importante fare affidamento ai dati agrometeorologici, rilevati tramite centraline aziendali. Dati che, successivamente, possono essere elaborati da Sistemi di Supporto Decisionali (DSS).

La maggiore criticità dei Dss, però, è la difficoltà ad accedere a previsioni meteorologiche affidabili, che per essere definite tali devono essere correlate a previsioni frequenti e nel breve periodo.

Tra i diversi Sistemi di Supporto Decisionale (DSS) presenti in Italia, sopratutto per le attività vitivinicole, desta molto interesse il progetto Vintes.

V.In.Te.S.

Sulla base di queste problematiche, il progetto V.In.Te.S. (Viticoltura Innovazione e Tecnologia per i vini Sanniti), promosso e coordinato da Agrodig.it, è l’esempio dell’applicazione dell’agricoltura 4.0 alle aziende vitivinicole di piccole e medie dimensioni.

Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo e la messa in campo di un asset di tecnologie di ultima generazione (4.0), adatte alla piccola dimensione aziendale in termini di costo/beneficio. Inoltre c’è lo sviluppo di un un Software di Supporto Decisionale molto semplice ed intuitivo da utilizzare. Il progetto vuole infatti colmare il gap nella diffusione delle tecnologie relative all’agricoltura di precisione in vitivinicoltura, dovuto principalmente al percepito elevato costo delle tecnologie ed alla scarsa alfabetizzazione digitale dei gestori aziendali in Italia. 

“Attraverso il trasferimento tecnologico vogliamo consolidare l’ammodernamento del comparto vinicolo del Sannio con ricadute sul territorio in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica” dichiara Valentino Salvatore, amministratore di Agrodig.it.

AGRODIGIT, è una delle startup facenti parte della schiera di attori che sono in crescita nel mercato 4.0 e dell’agricoltura di precisione. Specializzata nello sviluppo e trasferimento di tecnologie digitali in agricoltura; CREA Viticoltura ed Enologia; il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio; la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) Benevento; e tre aziende vitivinicole della zona Sannio Falanghina che si sono prestate alla sperimentazione: Il Poggio ViniTorre dei Chiusi di Domenico Pulcino ed Azienda AgricolaEleonora Morone. Ognuna di esse ha delle dimensioni e delle caratteristiche molto diverse e grazie a questa varietà sarà possibile creare, all’interno del progetto, standard tecnologici e pratiche compatibili con il maggior numero di aziende possibile a livello territoriale e nazionale.

L’agricoltura ai tempi del COVID-19

In questo periodo di profonda crisi, che sta mettendo in ginocchio tanti settori, l’agricoltura deve assolutamente fare quel passo in avanti di cui abbiamo parlato in questo articolo.

Il settore agricolo è tra le attività fondamentali della società, e quindi continua a lavorare. Ma per non subire l’effetto della crisi, deve ammodernarsi.

In questi giorni si pone l’attenzione sulla mancanza degli stagionali e quindi di manodopera. Ma il problema, non sono solo i braccianti che lavorano nei campi, quanto il loro grado di formazione. Lo abbiamo detto anche prima, serve una maggiore formazione digitale tra gli operatori agricoli. Così come serve l’agricoltura digitale. Facendo in modo che funzioni l’interoperabilità tra i macchinari e le attrezzature, facilitando in questo modo il lavoro e garantendo sicurezza.

In evidenza

I robot agricoli: rivoluzione per l’Agricoltura di Precisione e l’applicazione del Diserbo

I robot agricoli rivoluzioneranno il mondo dell’agricoltura di precisione e il modo in cui attuare il diserbo meccanico. Un elenco dei robot già in uso.

Sistemi di Agricoltura Smart sono sempre più diffusi nel mondo dell’agricoltura di precisione. Uno di questi, e tra i più interessanti c’è sicuramente quelli relativi alla robotica. I sistemi robotici vanno ad allargare sempre di più il ventaglio di soluzioni messe a disposizione dall’agricoltura 4.0, insieme ad altre tecnologie in crescita come Blockchain e Internet delle Cose (IoT). Vediamo insieme quali sono le novità nello specifico.

Il mercato robotico dell’Agricoltura 4.0

Secondo gli ultimi dati messi a disposizione dall’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano, il valore del mercato italiano relativo all’Agricoltura 4.0 è aumentato di 450 milioni di euro rispetto al 2018 (+22%). A livello mondiale invece parliamo di un aumento degli investimenti a circa 7 miliardi di dollari. Così come aumentano soluzioni, e attori che le mettono a disposizione.

Per quanto riguarda i Farmbot (robot agricoli), il mercato globale è stato valutato intorno ai 3 miliardi di dollari nel 2018, con una previsione di quasi 12 miliardi di dollari entro il 2026.

Agricoltura di Precisione in trasformazione

Tra le pratiche agricole tradizionali che queste nuove tecnologie possono andare a migliorare ed automatizzare troviamo la preparazione del suolo, la semina, la gestione dell’acqua e dei nutrienti, la potatura, il diserbo, la raccolta e la cernita dei prodotti raccolti. Così come anche il monitoraggio della crescita e della salute delle piante. L’agricoltura di precisione va ad aumentare quindi le armi a sua disposizione.

Possono essere impiantati dei sensori sulle attrezzature agricole, i software che raccolgono i dati possono utilizzare anche l’apprendimento automatico, e i robot possono percorrere il terreno su ruote o su binari, oppure in aria attraverso i droni.

Tra gli obiettivi, c’è ad esempio il diserbo chimico, identificando le erbacce e decidendo la quantità di erbicida da spruzzare, per poi divenire un processo automatico. O magari la raccolta dei frutti tramite il loro rilevamento.

I Farmbot

I cosiddetti Farmbot possono essere autonomi o semi-autonomi. Questi robot, utilizzano diverse tecnologie come sensori, reti per l’Internet delle Cose (IoT), Blockchain e software per l’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) nell’ambito di strumenti previsionali come i Sistemi di Supporto Decisionale (DSS). Combinando queste tecnologie con la capacità di lavorare nei campi coltivati, all’aperto e al chiuso come in serra, sono fondamentali per automatizzare completamente tutta una serie di operazioni svolte sinora dall’uomo.

I Farmbot diventano sempre più cruciali nell’ambito di una strategia agricola, in quanto l’automazione porta ad un’ottimizzazione dei processi, generando in questo modo una riduzione dei costi e un appoggio alla sostenibilità ambientale. L’impatto ambientale, infatti, è salvaguardato dal ridotto utilizzo di acqua, pesticidi e fertilizzanti.

Diserbo intelligente

I Farmbot si basano fondamentalmente su 2 tecnologie: visione artificiale e apprendimento automatico.

Queste innovazioni permettono una previsione della resa nei campi, esaminando ogni frutto della coltivazione, ad una velocità nettamente superiore rispetto a quanto ci impiegherebbe un essere umano.

Ciò è applicabile anche per le operazioni di diserbo, in quanto vengono riconosciute automaticamente le erbacce, e viene messo in atto un’operazione di diserbo meccanico o chimico a seconda della situazione. Oltre a riconoscere le erbacce è possibile anche identificare la tipologia della specie infestante in base alla forma. L’applicazione della visione artificiale in merito al diserbo consente una gestione di precisione nei confronti delle malerbe, riducendo significativamente l’utilizzo di erbicidi, fondamentali nell’ottica di un lavoro senza automazione, ma che mettono a rischio la qualità finale del prodotto.

In linea generale, la visione artificiale è stata adottata ormai da tempo all’interno delle catene di produzione per il controllo qualità dei semi e dei raccolti, analizzando i prodotti in ogni singola caratteristica. Ma è solo negli ultimi anni che si sta man mano arrivando all’applicazione nei campi.

I robot nei vigneti

Il Rovitis 4.0, un progetto tutto italiano (precisamente veneto) nell’ambito del PSR 2014-2020 (Programma di sviluppo rurale) di un robot in grado di girare in maniera del tutta autonoma tra i filari per mettere in atto trattamenti nei vigneti e monitorarli tramite sensori di ultima generazione installati su di esso. In più, telecamere che danno la possibilità di stimare la chioma da trattare in 3D, in correlazione con un Sistema di Supporto Decisionale (DSS).

Il Rovitis è capace di raccogliere ed elaborare i dati, in maniera tale da prendere successivamente determinate decisioni, che verranno trasferite agli attuatori. In questo modo, possono essere messe in atto operazioni come difesa, diserbo meccanico localizzato e gestione della chioma. La cosa che stupisce, è che il robot è in grado di lavorare 24 ore su 24.

Il progetto è stato sviluppato dal viticoltore Giorgio Pantano, con l’appoggio di PV Sensing, un progetto di sperimentazione di una tecnologia innovativa che si basa sulla comunicazione in tempo reale tra particolari sensori disposti in vigna e un software appositamente studiato per valutare la probabilità di sviluppo di Plasmopara viticola, parassita temuto dai viticoltori, agente della Peronospora della vite.

Altri esempi di Farmbot

TerraSentia

TerraSentia è un piccolo robot autonomo su ruote. Questo Farmbot, può sfruttare questa sua caratteristiche per infilarsi tra i filari di varie tipologie di colture, come quella dei vigneti. L’obiettivo principale di TerraSentia è raccogliere dati in ogni fase della coltivazione, così da intervenire nel caso si voglia cambiare qualcosa. E’ come se questo piccolo robot facesse tutta una serie di test genetici e analisi sulle piante così da prevedere l’influenza di diversi fattori e la possibile incombenza di malattie. Finito il lavoro i dati si possono facilmente caricare sul cloud per le analisi dell’agricoltura di precisione.

Dino Robot

Dino Robot è un trattore senza conducente che ha come obiettivo principale quello del diserbo meccanico delle colture orticole. Una volta impostato il compito e le dimensioni su cui lavorare, fa tutto automaticamente.

Ekkasit91

Questa tipologia di robot è utilizzata per la raccolta dei frutti, la fase più delicata nell’ambito dell’automazione in quanto i robot, fino a poco tempo fa, non erano molto agili e precisi per ogni tipologia di pianta. Ma grazie ad Ekkasit91, che sfrutta l’imaging e l’apprendimento automatico, tutto ciò non è più un problema.

VoloDrone

Infine, c’è anche un drone tra i robot di nuova generazione per l’agricoltura, VoloDrone. Presentato all’ultima edizione di Agritechnica 2019, questo drone gigante è utilizzato per le applicazioni aeree. Ha un diametro di 9,2 metri, alimentato da 18 rotori, può essere usato da remoto oppure programmando un percorso automatizzato. Il drone è dotato di due contenitori per pesticidi, insieme ad una pompa e una barra di irrorazione. Può coprire fino a 6 ettari all’ora, con una carica che dura circa 30 minuti.

In evidenza

Misure anti-Coronavirus per salvaguardare le attività vitivinicole

Il settore vitivinicolo, così come altri settori agricoli, sta subendo l’effetto del Coronavirus. Italia, Francia e Spagna si uniscono per mettere in atto delle misure di difesa. Tutto dipende dall’Europa.

Il Covid-19 sta mettendo in ginocchio gran parte dell’economia italiana. L’agricoltura, e quindi la viticoltura, continuano ad essere attive, ma ciò non significa che sono prive di rischi a causa del virus. Anzi.

In merito, sono state proposte delle misure di difesa, non relative ad innovazioni fondamentali nell’ambito dell’agricoltura di precisione, ma che sono necessarie per salvaguardare i vigneti e le attività annesse. Vediamo insieme quali sono.

Le ipotesi

Sono tre fondamentalmente le misure ipotizzate per combattere la crisi da Coronavirus: distillazione di crisi, vendemmia verde e stoccaggio.

Queste misure sono state proposte dalle varie associazioni di filiera: Confagricoltura, Cia, Alleanza delle Cooperative Italiane, Copagri, Unione Italiana Vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi. Tutto ciò durante l’incontro del tavolo del vino messo in atto dal Ministero delle Politiche agricole. Ma c’è l’appoggio anche di altri paesi europei produttori di vino, di solito concorrenti, come Francia e Spagna. Questi 3 paesi, richiedono a gran voce un finanziamento da parte di un bilancio europeo, e non dal bilancio dei Programmi di Sviluppo di ogni nazione. Questo perché alcuni Programmi di Sviluppo Nazionali sono in fase di pagamento, e poi c’è l’esigenza di un piano comunitario omogeneo. Senza che le sorti delle proprie attività dipendano dalle disponibilità dei programmi nazionali.

Il problema, però, è che le richieste della filiera si scontrano con le ristrettezze del bilancio del Piano nazionale di settore. A questo punto è intervenuta la ministra Teresa Bellanova (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), chiedendo alla Commissione Europea di Bruxelles la messa a disposizione di nuove risorse.

Ma i costi richiesti per l’applicazione di tali misure sono davvero molto alti. Solo per la distillazione servirebbero circa 80 milioni di euro. Mentre la somma che può essere garantita al momento per tutte le misure si aggira sui 30 milioni di euro. Si potrebbe aggiungere qualcosa rendendo più flessibili le misure ocm, ma senza l’approvazione delle varie regioni non si va avanti.

La distillazione

Per quanto riguarda la distillazione di crisi, parliamo di una misura volontaria con lo scopo di fermare momentaneamente la produzione di vino da tavola, utilizzando, invece, le proprie competenze per la produzione di alcool utilizzabile in contesti medicinali. L’idea sarebbe di aprire una distilleria europea di 10 milioni di ettolitri. Inoltre, la creazione di un tasso di 35 euro a ettolitro, ponendo la possibilità di un aumento della quota comunitaria da parte degli stati europei. L’obiettivo è il raggiungimento di un prezzo specifico in ogni paese. Così facendo non solo si aiuta il paese, e quindi le strutture mediche, in un evidente stato di difficoltà, ma cosa più importante (per le aziende) si tiene in moto l’attività, generando liquidità. In questo modo ci può essere una garanzia economica che può aiutare per le produzioni future.

Vendemmia verde

La vendemmia verde ha come obiettivo il contenimento delle rese produttive attraverso un finanziamento. Lo scopo è di facilitare i suoi meccanismi, abbassando il livello di controllo da parte delle istituzioni. Le associazioni, sperano nell’appoggio delle regioni, riducendo in questo modo la produzione per la successiva vendemmia.

Un’altra problematica, acutizzata dal virus, è la mancanza di manodopera nel periodo dell’anno in cui si svolge la vendemmia verde, cioè giugno. L’ideale per i viticoltori sarebbe lo spostamento del calendario di vendemmia verde a luglio. In questo modo saranno difesi da ribassi e speculazioni.

Stoccaggio

Infine, si propone l’utilizzo dello stoccaggio. Questa misura è ideata sopratutto per le piccole e medie imprese di vino a denominazione che sono più adatti all’invecchiamento. Questi tipi di produzioni lavorano molto col canale Horeca, che essendo uno dei settori più in difficoltà, potrebbe scatenare un effetto distruttivo anche nei loro confronti.

La risposta dell’Europa

La Commissione Europea, al momento, è impegnata col periodo di transizione della Politica Agricola Comune (PAC), ed ha quindi rifiutato le suddette misure. La giustificazione del rifiuto è legata alla disponibilità dei fondi, che essendo basati su un bilancio pluriennale non è possibile sfruttare. L’unica soluzione, sarebbe quello di prendere in considerazione i 467 milioni del fondo crisi PAC. Un fondo messo a disposizione proprio per tali evenienze. Un ulteriore problema, però, è che pur essendo di circa 500 milioni, non si assicura la giusta copertura economica per il settore vitivinicolo, così come per altri settori in crisi in questo momento, che avrebbero uguale diritto a poterlo sfruttare. Una situazione alquanto complessa.

Ma in ogni caso, si sta seriamente ragionando sulla possibilità di applicare tali misure. Quindi nulla è ancora deciso. La speranza è tutta racchiusa in un incontro tra la il presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen e il commissario all’agricoltura, che si terrà a breve.

In evidenza

La viticoltura sostenibile e digitale è alla portata di tutti

L’agricoltura digitale, anche quella relativa alla viticoltura, è alla portata di tutti, anche delle PMI. Vediamo in che modo possono sfruttare le nuove tecnologie in nome della sostenibilità.

La situazione di enorme preoccupazione per il sistema economico e per la società italiana causata dal problema del Covid-19, ha colpito ogni genere di settore, e naturalmente anche quello agricolo.

L’attività agricoltura non è stata fermata e continua a lavorare, in quanto produttrice di beni di prima necessità, rispettando le dovute norme di sicurezza.

Il virus però a messo a nudo ancor di più ed acutizzato la bassissima diffusione della digitalizzazione in agricoltura. L’emergenza Covid-19 ha reso palese (qualora ce ne fosse stato ancora bisogno) come la digitalizzazione delle aziende agricole italiane può portare concreti vantaggi e far fronte all’incertezza dei mercati per i beni primari. Vediamo come.

Problematiche

Diversi problemi, sopratutto in questi giorni, sono risultati evidenti. Una gestione delle coltivazioni, per ogni loro specifica stagione, del tutto errata, mancanza di manodopera (correlata appunto all’impossibilità degli spostamenti in questo momento) e la mancanza di competenze nell’ambito della tecnologia e del digitale che si stanno diffondendo sempre di più in tutto il mondo.

Il punto cruciale, però, è la consapevolezza sbagliata che queste innovazioni siano riservate solamente alle grandi aziende. Invece è vero il contrario. Dal 2011, secondo uno studio effettuato dall’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano, più di 500 startup internazionali (tra le quali anche italiane) hanno messo a disposizione tutta una serie di innovazioni basate su soluzioni digitali affinché l’adattamento delle PMI al digitale possa essere molto più semplice e meno oneroso. Inoltre sempre più politiche, progetti e benefici vengono messe a disposizione delle aziende per favorire il passaggio al digitale, come il credito d’imposta relativo all’ultima legge di bilancio di gennaio 2020.

Agricoltura digitale

Sempre più spesso si sente parlare di un’agricoltura con una mission specifica: sostenibilità. Il concetto di sostenibilità può assumere diverse sfumature: dalla sostenibilità economica a quella ambientale, così come quella sociale.

Gli ultimi dati sull’agricoltura digitale in Italia, sempre secondo Smart Agrifood, parlano di un valore di mercato dell’agricoltura digitale compreso tra i 370 e i 430 milioni di euro, cioè il 5% di quello globale e il 18% di quello europeo. Nel 2018, sempre in Italia, sono state rese disponibili oltre 300 soluzioni di agricoltura 4.0, impiegate dal 55% delle aziende intervistate. Ergo una forte crescita dell’utilizzo di tali soluzioni in Italia. Ma ancora non basta. Solo l’1% dei terreni coltivati, infatti, risulta aver applicato soluzioni 4.0.

Dal punto di vista dei costi, il risparmio riguarda sopratutto gli input produttivi, e si aggira, sempre secondo lo studio, intorno al 30% dei costi totali, con un aumento della produttività generale pari al 20%. Tutto ciò riducendo di molto l’utilizzo di sostanze chimiche e nocive per la salute dell’uomo e dell’ambiente, garantendo la qualità del prodotto finale.

L’esempio della Viticoltura 4.0

Guardiamo ad esempio alla filiera vitivinicola. Esistono diverse tecnologie che rientrano nell’ambito dell’agricoltura digitale, e quindi del 4.0, che possono essere utilizzate in questo specifico settore. Queste innovazioni possono affrontare diverse problematiche relative alla viticoltura che possono presentarsi in ogni tipo di coltivazione nelle regioni italiane più inclini a questa tipologia di produzione: malattie infestanti e parassitarie, bassa fertilità del suolo, bassa vigoria delle piante, così, come detto in precedenza, di una mancata strategia preventiva a seconda della stagione e della coltivazione che può comportare diversi problemi.

Tra le tecnologie che possono intervenire in questi casi troviamo i Big Data che sono correlati ai Sistemi di Supporto Decisionale (DSS) e l’Internet delle cose (IoT).

Il valore dei Big Data

I Big Data sono grosse moli di dati di diversa natura, che se analizzati e scremati nella maniera giusta possono mettere a disposizione un bel po’ di informazioni interessanti.

Per la gestione dei big data, è fondamentale un sistema di elaborazione dati. E i dati, all’interno di un’azienda agricola, sono fondamentali. Per questo motivo nell’ottica di una gestione ottimale del dato proveniente dalle varie attività agricole, e con lo scopo di predire una strategia di azione nei confronti delle varie problematiche, sulla base delle informazioni risultanti, è fondamentale l’utilizzo di un Sistema Informativo Aziendale, in cooperazione con un Sistema di Supporto Decisionale che elabori le informazioni.

Internet delle cose

L’internet delle Cose riguarda la gestione di dispositivi e macchinari collegati tra di loro tramite la rete Internet. Nel caso specifico agricolo riguarda sistemi di monitoraggio ambientale basati su reti di sensori collegate tra loro.

Da un’indagine condotta sempre dall’Osservatorio su quasi 1500 aziende, emerge che il 55% utilizza sempre più di frequente soluzioni orientate sull’agritech. Soluzioni che vanno dall’Internet of delle Cose, alle analisi dei dati. Le scelte più frequenti cadono su sistemi utilizzabili trasversalmente in più settori agricoli (53%), e il 16% delle aziende riguarda il settore vitivinicolo. Cresce lentamente, ma in maniera costante anche l’attenzione per l’Internet of farming (Internet in Agricoltura) (14%).

In evidenza

Lotta alla riduzione del diserbo chimico, in nome della sostenibilità: il progetto IWMPRAISE

Il progetto IWMPRAISE, integrato nel programma Horizon 2020, ha l’obiettivo di ridurre l’utilizzo del diserbo chimico per il bene della sostenibilità. L’Italia è tra i paesi protagonisti del progetto.

Tra le problematiche più ostiche per un agricoltore, durante il processo di coltivazione e di crescita delle piante, e di conseguenza del frutto, troviamo sicuramente quella delle infestanti. Le malerbe infatti, seppur facenti parte di un processo naturale, possono entrare in “competizione” con le piante che le circondano, rischiando un effetto parassitario su di loro. Il processo dell’inerbimento, che ha come obiettivo la risoluzione di questo problema, trova la sue soluzioni quello del diserbo, chimico o meccanico. In entrambi i casi, pur essendo uno più ecologico dell’altro, ci sono dei contro. Inoltre, l’Unione Europea ha definito fondamentale ridurre l’uso di erbicidi, incoraggiando all’uso di metodi alternativi. Proprio per questo c’è bisogno di applicare le tecniche più moderne relative alla gestione delle coltivazioni. C’è bisogno di una gestione integrata. Ed è su questo che si basa il progetto IWMPRAISE.

Il progetto

Il progetto IWMPRAISE (Gestione Integrata dell’Erba: Implementazioni Pratiche e Soluzioni per l’Europa) viene finanziato dal “Programma Quadro dell’Unione Europea per la Ricerca e l’Innovazione“, ovvero Horizon 2020, con un budget di circa 7 milioni di euro. Il programma è stato creato appositamente per favorire e diffondere l’utilizzo delle tecniche di gestione integrata delle malerbe in Europa. Il progetto ha avuto inizio a giugno 2017, e si concluderà a maggio 2022.

Coordinatore del progetto e capofila è il Prof. Per Kudsk del Dipartimento di Agroecologia dell’Università danese di Aarhus che fa da capofila del progetto. I partner sono 37, tra università, istituti di ricerca e aziende che si sono prestate ai test del progetto. Otto paesi europei interessati: Italia, Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito, Slovenia, Spagna e Svizzera.

L’obiettivo finale del progetto sarà quello di rendere disponibili tutti i risultati a chiunque ne possa essere interessato, come esperti del settore. Saranno condivise notizie sui vari siti, organizzate giornate dimostrative e corsi di formazione.

4 scenari di riferimento

Con lo scopo di sviluppare e testare strategie di gestione per differenti sistemi colturali, vengono presi in considerazione 4 scenari tipici di coltivazione dell’agricoltura europea:

  1. colture annuali seminate a righe strette (frumento, altri cereali a grani piccoli, colza);
  2. colture annuali seminate a righe larghe (mais, girasole, ortaggi in pieno campo);
  3. colture erbacee perenni (prati, erba medica, trifoglio);
  4. colture arboree perenni (pomacee, agrumi, olivo).

Parola d’ordine: sostenibilità

Un altro obiettivo, è quello di abbattere le barriere agronomiche
e socio-economiche
esistenti che impediscono la diffusione della gestione integrata delle malerbe in Europa, così come lo sviluppo e l’ottimizzazione dei metodi di controllo delle infestanti. Si vuole creare un set di strumenti validato per l’utilizzo nella gestione integrata.

Una gestione integrata che deve avere lo scopo di rispettare la sostenibilità ambientale ed economica. A prescindere dallo scenario di applicazione.

IWMPRAISE in Italia

Per quanto riguarda l’applicazione del progetto in Italia, sono stati svolti diversi studi, prendendo in considerazione aziende e centri di ricerca del nord Italia, nelle città di Legnaro (PD), Ravenna, San Piero a Grado (PI) e Vallevecchia (VE).

Agricoltura di precisione per la riduzione del diserbante chimico

In colture come quelle del mais, presenti ad esempio nell’Azienda Vallevecchia che destina i propri ettari a colture erbacee in avvicendamento (mais, frumento, soia, colza, sorgo, medica, erbai e orticole), il controllo meccanico delle infestanti viene già normalmente effettuato nell’interfila con operazioni come le sarchiature, utili anche all’interramento dei fertilizzanti.

La riduzione degli erbicidi, in questo caso, è possibile passando da una distribuzione totale degli erbicidi ad una distribuzione limitata alla fila della coltura dove il controllo meccanico non riesce ad arrivare. A determinare tutto ciò vengono in aiuto le innovazioni e le tecnologie relative all’agricoltura di precisione, come i sistemi di guida semiautomatica dei trattori con correzione RTK (Cinematica in Tempo Reale). Un pratico esempio di come l’agricoltura di precisione permetta di fare agricoltura in maniera del tutto sostenibile.

La sarchiatrice utilizzata per il diserbo localizzato integra 3 tecnologie: guida semi-automatica del trattore con correzione Cinematica in Tempo Reale, guida intelligente attraverso un visore ottico che permette di individuare le file della coltura e distribuzione localizzata dell’erbicida lungo la fila mediante ugelli posizionati sul telaio della sarchiatrice.

Gestione integrata delle infestanti

Un altro studio è stato effettuato presso l’azienda “Lucio Toniolo” di Legnano. La coltivazione in questione è quella del grano tenero.

I sistemi colturali dell’Italia settentrionale sono caratterizzati da una gestione delle infestanti basata sull’applicazione di erbicidi in post- emergenza alla fine dell’inverno o inizio primavera. In questo caso si riduce l’uso dei diserbanti combinando metodi di controllo meccanici e agronomici.
I metodi di controllo meccanico (falsa semina o l’erpice strigliatore) sono molto efficaci per la gestione delle infestanti su frumento, ma vengono influenzati dalle condizioni ambientali (umidità del suolo e dimensione delle infestanti). In caso di poche piogge nel periodo autunnale, si può ridurre la germinazione delle malerbe, rendendo poco efficace la falsa semina. In caso, invece, di prolungati periodi piovosi nei mesi di febbraio e marzo potrebbe essere difficile effettuare un intervento con l’erpice strigliatore.

L’obiettivo dello studio è valutare la fattibilità e l’efficacia
di metodi di controllo meccanico su frumento, considerando gli interventi autunnali e primaverili nelle condizioni ambientali del Nord Italia. Ogni strategia messa in atto per ridurre man mano l’uso dei diserbanti e loro sostituzione con il controllo meccanico deve essere precisa e adattata in base alle condizioni ambientali e tecniche agronomiche locali, prendendo in considerazione l’esperienza degli agricoltori del luogo.

Gestione biologica

I prodotti biologici stanno acquisendo sempre più rilievo nel mercato italiano. Secondo uno studio effettuato da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), infatti, 2007 al 2017 i consumi di prodotti alimentari biologici sono cresciuti del 15% in valore e oggi il bio vale il 3% dei consumi alimentari. Nella produzione di tali prodotti, però, ci sono dei dubbi relativi alcuni svantaggi agroambientali legati alla gestione biologica delle coltivazioni. Il controllo meccanico intensivo delle malerbe e gli alti livelli di fertilizzazione organica, infatti, potrebbero causare l’impoverimento della fertilità del suolo, un alto consumo di combustibili fossili e di conseguenza un basso ritorno economico per l’agricoltore. Una soluzione a questo problema potrebbe essere l’applicazione di tecniche dell’agricoltura conservativa.

La combinazione delle tecniche di agricoltura biologica e conservativa di norma non è attuabile. Questo a causa di limitazioni come l’elevata dipendenza dei sistemi colturali conservativi dal controllo chimico delle malerbe e dall’utilizzo di fertilizzanti minerali, considerati essenziali per garantire un livello accettabile delle produzioni. Questo però va contro i canoni dell’agricoltura biologica. Per poter quindi utilizzare applicazioni di agricoltura conservativa nelle produzioni biologiche, è fondamentale la presenza in azienda di macchine specifiche, versatili ed efficienti per evitare la gestione chimica delle erbe infestanti.

Lo studio sperimentale è stato effettuato presso il Centro di Ricerche Agro-ambientali “E. Avanzi”(PI).

In evidenza

I metodi più efficaci per combattere le gelate

Le gelate tardive sono una tra le minacce più pericoloso nell’ambito delle coltivazioni agricolo. Facciamo un focus sul problema, cercando di capire quali sono i migliori metodi di difesa.

La primavera è il periodo in cui può verificarsi il fenomeno delle gelate, con impatti che possono essere compromettenti per l’intera stagione. Nell’era del precision farming e dell’agricoltura 4.0 quali sono le tecnologie e gli strumenti utili alla difesa dalle gelate primaverili? Vediamoli insieme. 

Innanzitutto partiamo dal problema e vediamo cosa è una gelata, cosa comporta per le coltivazioni e che caratteristiche può avere:

Tipologie di gelate

Esistono 3 tipi di gelate:

  • Irraggiamento, che consiste nella presenza dell’aria fredda vicino al suolo. E’ la tipologia di gelata più semplice da tenere sotto controllo;
  • Avvezione, aria fredda continentale che viene trasportata in massa dal vento. E’ molto più difficile da controllare;
  • Evaporazione, un rapido abbassamento della temperatura delle piante causata da una sua eventuale bagnatura. E’ poco frequente, ma è davvero molto pericolosa.

Difesa Passiva e Difesa Attiva

Per combattere le gelate vengono utilizzate varie metodologie, che vengono divise in passive e attive. Ciò che le distingue è l’effettiva innovazione di difesa.

Difesa Passiva

La difesa passiva riguarda le pratiche base svolte in agricoltura per cercare di combattere una gelata. Tra le pratiche c’è sicuramente la scelta del luogo giusto in cui coltivare, tenendo conto di quelle che vengono definite “aree storiche”, ovvero quelle aree più soggette alle gelate. Scelto il luogo, l’ideale sarebbe mettere in atto tutta una serie di adeguate tecniche colturali, tenendo sempre sotto controllo la situazione e le previsioni meteorologiche.

Liquidi Antigelo

Tra i metodi più elementari troviamo i liquidi antigelo. Sono liquidi che vengono inseriti e mescolati ai fertilizzanti utilizzati sulle piante. Fondamentalmente è un concime a base di ferro chelato che può essere utilizzato direttamente nel terreno per ogni tipo di coltivazione, o direttamente sulle foglie quando si tratta di orticoltura, frutticoltura e arboree

Difesa Attiva

Le difese attive riguardano, invece , l’utilizzo di determinate tecnologie a supporto delle coltivazioni. Tra queste troviamo: barriere frangivento, generatori di calore, miscelatori d’aria e sistemi ad acqua

Candele Antigelo

Tra i generatori di calore troviamo le candele antigelo.

Quelle delle candele antigelo è una tecnica tra le più antiche. Queste candele consistono in bidoni di ferro ripieni, nel migliore ed etico dei casi, di cera paraffinica (un derivato del petrolio). Ci sono anche aziende produttrici di tali candele che affermano di utilizzare cera 100% vegetale, ma nella maggior parte dei casi è un sistema che inquina. Le candele riescono a bruciare dalle 8 ore fino a più di 14 ore. Se non bruciate completamente possono essere anche riutilizzate nel corso degli anni. 

Ma l’onerosità di questa metodologia di difesa non è discutibile. Si pensi che di solito vengono posizionate all’incirca 300 candele per ettaro, ed ognuna di esse costa tra i 15€ e i 20€. Questo significa un investimento dai 4500€ in su, a seconda della grandezza del terreno di una determinata azienda. A rendere tutto ancora più costoso è l’utilizzo, raramente, di elicotteri che sorvolano la zona della coltivazione, così da espandere il calore delle candele in tutto il terreno.

L’utilizzo ottimale delle candele, però, è correlato alla mancanza di vento che possa permettere la copertura di ogni metro quadro d’aria. Si sostiene a questo proposito, che l’efficacia delle candele all’aperto sia limitata, e che diano il meglio negli spazi chiusi, dove il calore si conserva e protegge le piante più facilmente. Ma sta di fatto che questa affermazione ha fonte certa, e questa pratica continua ad essere quella più semplice e veloce da mettere in atto, seppur dispendiosa.

Miscelatori d’aria

I miscelatori d’aria consistono in pale montate su una torre alta di solito 11 metri, azionate da un motore. Lo scopo è di raccogliere aria calda dagli strati alti dell’atmosfera attraverso le pale che, girando, viene convogliata nel terreno. La distanza che in media viene coperta è di circa 3 ettari con una singola pala installata sulla torre. Nel caso in cui sia presenza di più pale il calore viene distribuito su una superficie più ampia.  

Sistemi ad acqua

I sistemi ad acqua si basano sul principio che l’acqua, nel processo di trasformazione dallo stato liquido allo stato solido, rilascia calore. Quindi quando l’acqua diventa ghiaccio. Ecco perché spesso vediamo i fiori o i frutti delle piante che vengono letteralmente ibernate, ghiacciate. La gemma del fiore, infatti, è l’inizio della produzione fiore-tralcio- frutto, quindi è quella parte del danno che ha effetti catastrofici sul futuro raccolto. Avvolgendole nel ghiaccio vengono accalorate e protette. Vediamo quindi in che modo l’acqua viene utilizzata per questo processo di ghiacciamento

Sistemi di aspersione sopra chioma

Irrigatori a schiaffo

Tra i sistemi di aspersione sopra chioma più diffusi troviamo l’irrigatore a schiaffo

Gli irrigatori a schiaffo permettono tempi di rotazione molto brevi, così da migliorare la protezione delle piante dal gelo. Per utilizzare al meglio questo tipo di irrigatore, però, è necessario conoscere il giusto apporto di acqua che ogni tipologia di coltura richiede.

Le tubazioni principali dell’impianto, le pompe ed i motori devono avere una dimensione tale che l’intero frutteto possa essere irrigato in una sola volta. In caso di presenza di vento, non conviene attivare l’impianto, ma aspettare che si fermi, e solamente dopo riattivarlo. Questo perché il vento impedisce l’inversione termica voluta ed avere effetti negativi di raffreddamento sulla pianta.

Irrigatori ad alta velocità di rotazione

Il vantaggio degli irrigatori ad alta velocità di rotazione è che si possono abbassare i quantitativi d’acqua necessari.

impianto con microgetti Statici o dinamici

La differenza principale tra i 2 tipi di microgetti  sta nella gittata che per gli statici è minore e non supera i 10 metri, anche se quelli di ultima generazione coprono zone più ampie, mentre per i dinamici la gittata e più elevata e può raggiungere anche i 30 metri. Quindi l’applicabilità dipende dalla grandezza del terreno che si vuole andare a coprire. Ma è molto utile nel risparmio di acqua e ci sono dei costi molto ridotti. C’è bisogno di una grossa quantità di acqua disponibile, e se gestito male o mal funzionante comporta forti danni a chi usa questo tipo di impianto. 

Sistemi di aspersione sotto chioma

Si basa sugli stessi principi del sistema sopra chioma, ma non viene utilizzata la protezione del ghiaccio.

Il metodo consiste nel bagnare, attraverso la microirrigazione con impianti a spruzzo sottochioma, l’interfilare inerbito e non la chioma degli alberi, sfruttando il calore ceduto dall’acqua nella fase di passaggio da liquido a solido per contrastare efficacemente la perdita di calore per irraggiamento dal terreno. Il manto erboso è il supporto su cui ghiaccia l’acqua di irrigazione. Più alta è l’erba e maggiore è la superficie di scambio del calore prodotto. Il miglior rendimento si registra in prossimità del suolo.

Lo svantaggio fondamentale di questo sistema è dato dal fatto che per funzionare in maniera corretta c’è necessità di grossi quantitativi di acqua superiori al sistema sopra chioma. Anche in questo caso i costi sono ridotti, può essere utilizzato su ogni coltura, ed è utilizzabile anche col vento avvicinando gli irrigatori tra di loro e scegliendo irrigatori a bassa gittata. 

Come prevedere le gelate

Una strategia molto interessante si basa sull’utilizzo di un termometro professionale posto in una capannina meteo, al riparo dai raggi solari. La temperatura minima che si raggiungerà il mattino successivo, è il risultato di un’operazione che prende in considerazione la temperatura del bulbo asciutto e quella del bulbo bagnato. Si tiene conto delle temperature del tramonto, per avere la massima accuratezza.

Un metodo di difesa attiva tecnologico invece può essere rappresentato dall’utilizzo dei dati (big data) in campo per modellare e prevedere in tempo l’attacco di gelata, e quindi mettere in opera la strategia di difesa più adeguata. 

La soluzione più facile da reperire, ma che non basta a prevedere le gelate, sono le classiche previsioni meteorologiche.

Tra le soluzioni più utili troviamo sicuramente moderni sistemi di alert che avvisano sull’arrivo di una gelata almeno 3 giorni prima. Così da permettere una più significativa organizzazione. 

Fondamentale è anche l’utilizzo di modelli di previsione metereologica. Un modello meteorologico genera un algoritmo che permette di esaminare differenti proprietà e processi dei vari aspetti dell’atmosfera. Attraverso questo metodo si può essere in grado di conoscere in tempo utile le dinamiche meteorologiche, così da farsi trovare pronti ed organizzarsi meglio con una strategia. Questo modello, può essere facilmente integrato ed essere alla portata di tutti grazie all’utilizzo di un Sistema di Supporto Decisionale (DSS), che dà infatti la possibilità di prevedere ogni fenomeno singolo relativo alla propria coltivazione, e di intervenire preventivamente così da salvaguardare il raccolto. 

Considerazioni finali

Come in molte delle innovazioni in agricoltura, l’utilizzo dei dati e la sistematizzazione dei modelli permette di fare meglio con meno (concetto base dell’agricoltura di precisione). Questo è il caso dei modelli previsionali, che permettono di intervenire al momento giusto con la tecnica più adeguata e sostenibile, e con largo anticipo, dando al tipo di coltivazione che c’è bisogno di difendere. Sono un elemento fondamentale dell’intero Sistema di Supporto Decisionale (DSS), semplificando il lavoro, dando la possibilità di fare la scelta migliore e nella maniera più preventiva possibile per intervenire in tempo. Anche contro le gelate.

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La rubrica ‘Innovazione’ della rivista ‘I Grandi Vini’ elegge V.In.Te.S. miglior progetto di innovazione vitivinicola in Campania

Il progetto campano V.In.Te.S. viene definito il più innovativo dalla rivista I Grandi Vini, che gli dedica un articolo. Vediamo di cosa si tratta.

Dalle innovazioni dei giovani imprenditori agricoli, alle nuove modalità di comunicazione, passando per innovazioni di carattere digitale e sostenibile. La rivista I Grandi Vini da ampio spazio alla tematica innovazione in agricoltura attraverso una rubrica dedicata. La Campania è oggetto di attenzione nel numero 112 di gennaio-febbraio (il primo di quest’anno) protagonista con un suo progetto finanziato all’interno del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) Campania, attuato nel Sannio sulla filiera vitivinicola: il progetto V.IN.TE.S (Viticoltura Innovazione e Tecnologia per i Vini Sanniti).

Agricoltura di Precisione

L’agricoltura di precisione non è solo espressione di tecnologie di nuova generazione da applicare in campo, ma un approccio innovativo al mestiere più antico del mondo. L’agricoltura 4.0 è quindi un approccio di lavoro basato sulla raccolta sistematica di dati in campo (big data), la lavorazione degli stessi e l’ottenimento di informazioni analitiche (intelligenza artificiale), in grado di elevare il gestore agricolo da contadino a manager aziendale.

Queste tecnologie rientrano in quella che viene definita Agricoltura 4.0, e cioè una super tecnologia in grado di ricavare informazioni e suggerimenti di ottimizzazione agronomica, sulla base di una serie di dati riferiti a zone con caratteristiche simili (variabilità spaziale) e in diversi anni o stagioni (variabilità temporale).

La tecnologia, attraverso l’utilizzo di specifici algoritmi inseriti nei software di Supporto Decisionale, forniscono informazione centrali per l’ottimizzazione produttiva e la massimizzazione del reddito d’impresa. Le informazioni ottenute, infatti, permetteranno una migliore gestione degli input produttivi.

Il Progetto V.IN.TE.S

Sulla base di questo approccio, il progetto V.In.Te.S., promosso e coordinato da Agrodig.it, è l’esempio dell’applicazione dell’agricoltura 4.0 alle aziende vitivinicole di piccole dimensioni.

Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo e la messa in campo di un asset di tecnologie di ultima generazione (4.0), adatte alla piccola dimensione aziendale in termini di costo/beneficio. Inoltre c’è lo sviluppo di un un software di supporto decisionale molto semplice ed intuitivo da utilizzare. Il progetto vuole infatti colmare il gap nella diffusione delle tecnologie relative all’agricoltura di precisione in vitivinicoltura, dovuto principalmente al percepito elevato costo delle tecnologie ed alla scarsa alfabetizzazione digitale dei gestori aziendali in Italia.

“Attraverso il trasferimento tecnologico vogliamo consolidare l’ammodernamento del comparto vinicolo del Sannio con ricadute sul territorio in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica” dichiara Valentino Salvatore, amministratore di Agrodig.it.

Il progetto è sviluppato all’interno di un Gruppo Operativo per l’Innovazione (GOI) costituito da: il capofila Agrodig.it, startup specializzata nello sviluppo e trasferimento di tecnologie digitali in agricoltura; CREA Viticoltura ed Enologia; il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio; la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) Benevento; e tre aziende vitivinicole della zona Sannio Falanghina che si sono prestate alla sperimentazione: Il Poggio Vini, Torre dei Chiusi di Domenico Pulcino ed Azienda Agricola Eleonora Morone. Ognuna di esse ha delle dimensioni e delle caratteristiche molto diverse e grazie a questa varietà sarà possibile creare, all’interno del progetto, standard tecnologici e pratiche compatibili con il maggior numero di aziende possibile a livello territoriale e nazionale.

L’innovazione

Come accennato precedentemente, l’obiettivo del progetto è quello di diffondere nelle aree vitivinicole tra le più importanti pratiche e tecnologie di avanguardia da un lato, e quella di rendere la tecnologia sostenibile da un punto di vista economico e gestionale ad un numero più grande possibile di aziende dall’altra. Di conseguenza sarà trasferibile anche al di fuori della zona del Sannio, permettendo l’applicazione in tutta Italia e non solo. Ed è adattabile ad ogni tipologia di azienda. Il progetto si rivolge sopratutto alle piccole e medie imprese, che rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto produttivo italiano. L’innovazione quindi sta proprio nel creare “un vestito su misura” a delle realtà produttive specifiche. Piuttosto che trasferire modelli tecnologici sviluppati su specifiche ed esigenze completamente diverse.

Le ricadute

Come sottolineato precedentemente, le ricadute di questo progetto sul territorio sono da interpretare in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Ambientale in quanto l’agricoltura di precisione permette un efficientamento degli input produttivi (ore macchina, fitofarmaci, acqua etc.). Questo permette un risparmio, e quindi un impatto positivo in termini ambientali. Da questo ne consegue un impatto sociale importante in termini di salubrità dei territori. Così come la creazione di un modello di sviluppo tecnologico completamente sostenibile per aziende, territori e mercati. Economica per le stesse aziende. In quanto in grado di sviluppare un modello di innovazione tecnologica per realtà di piccola dimensione che troppo spesso vengono tagliate fuori dal discorso di ottimizzazione della redditività aziendale.

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L’Agricoltura di Precisione conviene: 5 buoni motivi per rendere più redditiva la tua azienda

I motivi per integrare l’Agricoltura di precisione nelle aziende aumentano sempre di più. In questo articolo, vediamo come la digitalizzazione abbia come obiettivo quello di avere un enorme impatto sul lavoro delle aziende.

Mentre le note scritte a mano e i fogli di calcolo convenzionali diventano un ricordo del passato, la tenuta dei registri digitali sta diventando fondamentale, anche in agricoltura. I sistemi di gestione delle aziende agricole (FMS) e le app, ormai, fanno gran parte del lavoro di elaborazione dei dati, così da rendere il lavoro dell’agricoltore più fluida. Abbracciando la digitalizzazione nella propria attività, le informazioni e i dati vengono comodamente archiviati, e possono essere immediatamente condivisi con un clic sul pulsante di qualsiasi dispositivo a scelta, con qualsiasi membro del team. 

È tempo di riporre le penne, e utilizzare un sistema di gestione per risparmiare tempo, aumentare la precisione della pianificazione, prendere decisioni tempestive e semplificare le relazioni. Un altro tassello importante per l’agricoltura di precisione.

I vantaggi del digitale

Diamo un’occhiata ad alcuni vantaggi chiave che la digitalizzazione dei dati aziendali comporta:

Migliorare la collaborazione tra il team dell’azienda agricola

Quando tutti i membri del team dell’azienda agricola hanno accesso a tutti gli eventi in corso, la collaborazione migliora in modo significativo. Cliccando un pulsante, il team, insieme ai partner di fiducia, può condividere e comunicare le rispettive attività. La possibilità di connettersi con i propri partner e/o collegare diverse fonti di informazione rafforzerà le relazioni.

Tutto ciò, però, comporta una preoccupazione legata ala privacy delle informazioni personali. La digitalizzazione, infatti, richiede una sicurezza di prim’ordine e un buon sistema di gestione prenderebbe in considerazione l’uso della condivisione basata su autorizzazioni. Con il sistema di gestione corretto, è possibile configurare impostazioni di autorizzazione personalizzate e avvisi per consentire il flusso di informazioni tra il team.

Fornire decisioni tempestive

Nelle stagioni critiche in cui non c’è mai abbastanza tempo, avere accesso agli attuali record dell’azienda agricola a portata di mano, permetterà di agire rapidamente, e con sicurezza, in tempo reale. Inoltre, avendo a portata di mano anche le informazioni storiche, si può facilmente fare riferimento ai record per la pianificazione futura. Ancora più importante, il trasferimento digitale di informazioni funziona in entrambi i modi, quindi oltre a fornire le informazioni del team della propria attività, c’è la possibilità di ottenere consigli dai consulenti di fiducia tramite sistema di gestione o l’app. Qualsiasi azione che bisogna svolgere durante la stagione è a portata di mano, sia che si comunichi con operatori, manager, scout o persino con l’agronomo indipendente.

Avere un quadro accurato della propria azienda

La gestione dei record digitali significa che ora si ha a propria disposizione una conoscenza costante e aggiornata di tutte le attività aziendali. Funzionalità come l’inoltro automatico delle informazioni, come le condizioni meteorologiche sul campo e la fase di crescita, aiutano a prendere decisioni stagionali. È possibile generare report su acri di semina, applicazioni e prodotti, e monitorare in modo efficiente lo spostamento dell’inventario. Infine, si può pianificare e assegnare le attività al team all’istante, in modo che tutti sappiano cosa sta succedendo in ogni momento senza dover interrompere il lavoro.

Spesso però preoccupa la funzionalità effettiva della rete internet, con tutte queste funzionalità. D’altro canto, se ci fossero delle problematiche, il sistema mette a disposizione tutta una serie di funzionalità offline che è importante conoscere e saper gestire.

Migliore accesso alle informazioni

Agendo come un hub centrale per il lavoro, i record digitalizzati sono accessibili e condivisibili praticamente ovunque nel team. Il sistema di gestione, utilizzato in maniera corretta, può migliorare le funzioni operative mantenendo le informazioni sicure e riservate. Niente più tempo perso nella ricerca di scartoffie dei documenti storici dell’azienda: ora sono al sicuro per il futuro.

Ora di risparmio nel tempo di amministrazione

Sappiamo tutti che il tempo è denaro e l’incorporazione di un sistema di gestione per i registri dell’azienda può far risparmiare tempo e ore di manodopera. Laddove in passato si potrebbe aver trascorso ore ed ore a svolgere le tradizionali attività di conservazione dei record, le funzioni automatizzate all’interno di un sistema di gestione possono concedere molte più ore di tempo libero.

Il sistema giusto

Vedere i vantaggi dell’adozione di un sistema di gestione per la tenuta dei registri dell’azienda agricola è facile. Decidere quale si adatta alle esigenze della propria operazione individuale può essere un po ‘travolgente. Dato che ci si trova sempre più di fronte a una vasta selezione di strumenti digitali, si dovrebbe considerare una soluzione completa che funge da hub centrale per fornire informazioni accurate a portata di mano per migliorare la produttività complessiva, riducendo al minimo le interruzioni delle operazioni quotidiane e dei flussi di lavoro .

Quindi, come si seleziona e si integra il miglior sistema di gestione per le proprie esigenze di conservazione dei dati? Diamo un’occhiata ad alcune delle caratteristiche che un sistema di gestione completo dovrebbe fornire:

Collaborazione

Per migliorare le prestazioni generali. Ciò include elementi quali la connettività con l’intero team per una gestione più efficiente delle persone, la capacità di visualizzare i piani di raccolta, un modo per tenere traccia dell’inventario e gestire i registri delle attrezzature; anche offline.

Integrazione

Per automatizzare la raccolta dei dati. La piattaforma dovrebbe avere numerose connessioni con sensori, hardware e altri software. Più API (Application Programming Interface) sono presenti nel sistema di gestione, meno dati dovranno essere inseriti e più potente sarà il sistema di gestione per l’azienda.

Fornitori di servizi

Per consentire l’integrazione di  fornitori di servizi di terze parti fidati e il loro software. La piattaforma dovrebbe funzionare con i fornitori di servizi attuali e affidabili, consentendo nel contempo a tali fornitori di servizi di essere più efficienti nella fornitura dei servizi in azienda.

Sicurezza

Linee guida rigorose per la sicurezza e la privacy dei dati dovrebbero essere importanti per ogni membro del team, incluso il provider del sistema. L’uso di impostazioni e avvisi basati su autorizzazioni dovrebbe essere una delle funzionalità principali incorporate in un buon sistema di gestione o app. Ci deve essere la sicurezza che i propri dati siano in buone mani.

Proprietà dei dati

L’incertezza sulla proprietà dei dati probabilmente rende diffidenti su quale azienda lavorare. Un sistema di gestione efficiente e di alta qualità comunicherà chi possiede i dati e cosa significa realmente proprietà. Alcune piattaforme condividono persino le entrate con le aziende agricole che scelgono di partecipare.

Coltivazioni potenziate

Conoscere la propria terra e il sistema di gestione fungerà da hub centrale per l’attività rendendo accessibili i record digitalizzati.

Indipendenza

C’è bisogno di una consulenza indipendente nel proprio interesse e non connessa alla vendita di altri prodotti.

Formazione

Creando una squadra forte, per portare nuove idee, competenze e strumenti per la tenuta dei registri renderà il processo decisionale più semplice e di grande impatto.

In evidenza

Dato ed informazione in agricoltura di precisione

Dato e informazione sono 2 elementi dalla quale ogni azienda, sopratutto in agricoltura, non può prescindere. Ma spesso vengono confusi tra loro. Analizziamo perché in realtà sono 2 realtà completamente diverse.

Il concetto di Agricoltura 4.0 si basa sull’utilizzo dei dati e lo sfruttamento delle informazioni derivanti per prendere decisioni strategiche. Sebbene questi due termini possano suonare simili, hanno una natura molto diversa, ed è bene capirne il significato e l’importanza che questi ricoprono in agricoltura di precisione.

Il sistema informativo aziendale (SIA)

Il Sistema Informativo Aziendale (SIA) è fondamentale all’interno di un’azienda agricola che adotta agricoltura di precisione, in quanto necessario alla gestione delle informazioni attraverso i vari ambiti decisionali. Essendo l’informazione un elemento immateriale, è importante che ci sia un elemento materiale all’interno del processo informativo che dia l’opportunità all’agricoltore di prendere la migliore decisione possibile. Ed è questo il compito del sistema informativo. Infatti, il SIA permette, prima di tutto, di raccogliere dati in ogni singolo evento produttivo. Di conseguenza, sarà possibile elaborare ed archiviare questi dati grazie all’utilizzo di modelli e database adattati al tipo di decisione da prendere. Infine, prendere i dati accuratamente elaborati e trasformarli in informazione. Per fare tutto ciò, il SIA, necessita di elementi hardware e software che completino il processo di trasformazione del dato in informazione. Hardware e software interagiscono tra di loro, attraverso determinati sottosistemi: sistemi operazionali e sistemi informazionali.

Sistemi operazionali

Un sistema operazionale è dato dall’infrastruttura informatica su cui si basano le decisioni dei processi operativi. Grazie ad esso, l’azienda è in grado di svolgere tutta una serie di azioni: pianificazione e gestione delle operazioni, vendita dei prodotti, erogazione dei servizi. Il sistema permette la risoluzione di problemi attraverso una sequenza di passaggi elementari. Gestendo il flusso di informazioni all’interno di schemi ben definiti, si riduce al minimo l’errore.

Le funzioni principali dei sistemi operazionali sono:

  • Monitoraggio: raccolta di dati relativi al processo produttivo;
  • Documentazione: disposizione delle informazioni a seconda della tempistica e della figura decisionale a cui sono destinate;
  • Controllo operativo: messa in atto di procedure e flussi predefiniti e controllati, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’errore, automatizzando i vari processi.

Sistemi informazionali

I sistemi informazionali, invece, sono necessari nel dare assistenza agli addetti all’interno del processo decisionale, mettendo a disposizione diverse prospettive dei dati. Questo è possibile attraverso delle analisi interattive, un confronto tra i diversi quadri di sintesi, strumenti necessari nel trovare elementi di aggregazione/singolarità/correlazione, e infine utilizzando i dati operativi per effettuare simulazioni che possono aiutare a prendere decisioni per il futuro.

Elemento fondamentale dei sistemi informativi, e in agricoltura di precisione, è la presenza di un archivio di dati, che deve essere altamente strutturato, così da poter contenere più informazioni possibili (coerenti e indispensabili), con l’obiettivo di ridurre i tempi di indecisione. Inoltre deve essere aggiornato tempestivamente con dati recenti e completi, e facilmente interrogabile a seconda della problematica in atto.

Il ciclo di vita dato-informazione in agricoltura di precisione

Dovrebbe essere chiaro, a questo punto, che dato ed informazione non sono sinonimi. Anzi, l’informazione è il risultato di un processo di trasformazione applicato al dato, sulla base di un obiettivo che l’azienda ha in mente di raggiungere. Vediamo come funziona il processo di trasformazione.

Esistono 4 fasi fondamentali del ciclo di vita che porta un dato a diventare informazione:

  1. Raccolta dei dati
  2. Elaborazione dei dati
  3. Analisi e valutazione dei dati
  4. Utilizzo dell’informazione

Raccolta

Allo stato iniziale, il dato, è grezzo. La sua raccolta è possibile attraverso una specifica azione: il monitoraggio.

Abbiamo 2 tipi di monitoraggio:

  • Monitoraggio ambientale: osservazione di variabili fisico-chimiche presenti nell’ambiente in cui è in atto l’attività produttiva. Nel nostro caso ci riferiamo a variabili di tipo pedologico e/o meteorologico. Tra i tipi di tecnologie che vengono utilizzate troviamo sensori, le reti cellulari necessarie per i dispositivi di analisi (smartphone, tablet, pc) e quelle per gli ISOBUS. Ma anche Sistemi di Gestione dei Database (DBMS) e Sistemi di Informazione Geografica (GIS);
  • Monitoraggio produttivo: composto dal monitoraggio colturale che viene effettuato sulle coltivazioni nel corso dell’anno, e dal monitoraggio operativo che raccoglie dati in relazione alle attività aziendali e del personale. Rientrano in queso caso tecnologie come dispositivi per il telerilevamento prossimale o remoto, sensori, reti cellulare e wi-fi, DBMS, GIS, Sistemi satellitari globali di navigazione (GNSS) e infine gli aerei a pilotaggio remoto.

Elaborazione

Effettuati i dovuti monitoraggi, in uno specifico momento temporale, possiamo ricavare quindi quel dato grezzo di cui parlavamo. Essendo grezzo il dato ha bisogno di essere elaborato, raffinato. Per farlo, vengono messe in atto tutta una seria di procedure di trattamento: archiviazione, calcolo, selezione, aggregazione, interazione e interpretazione, attraverso specifici hardware e software. Tutto ciò senza dare alcun giudizio. Compito che spetta alla fase successiva: analisi e valutazione.

Analisi e Valutazione

E’ la fase più difficile da automatizzare, in quanto entrano in atto fattori di valutazione oggettiva e soggettiva. Per rendere però il processo più semplice, ed aiutare i decisori a fare le scelte più logiche in base al tipo di situazione, vengono utilizzati software specifici. Tra questi software due sono quelli principali: Sistemi di Supporto Decisionale (DSS) e Sistemi di Supporto Manageriale (MSS).

L’informazione

Dopo questo lungo processo, fatto di valutazioni e decisioni, prese da persone dedicate e da tecnologie e innovazioni correlate all’agricoltura di precisione, riusciamo finalmente ad estrapolare l’informazione dal dato. Ma una volta ottenuto, cosa ne facciamo dell’informazione? Ci sono due soluzioni: una intra-aziendale ed una extra-aziendale.

Quella intra-aziendale permette di gestire l’informazione come un fattore, e quindi di reintegrarla nel ciclo di vita del dato, così da avere elementi nuovi che possono migliorare ed aggiornare il processo produttivo. Quella extra-aziendale vede l’informazione come un prodotto, e viene utilizzata per documentare e certificare l’effettiva qualità e le modalità dei processi di coltivazione aziendali e dei prodotti venduti, così come l’indicazione dei prodotti utilizzati.

Insomma un processo lungo, ed elaborato, ma che è necessario affinché ogni dato raccolto attraverso vari meccanismi e tecnologie possa essere sfruttato al meglio, al fine di ricevere infine un’informazione che migliori il processo produttivo e certifichi l’immagine dell’azienda.

In evidenza

Le 10 competenze in agricoltura di cui non si potrà fare a meno nel prossimo decennio

La tecnologia avanza, e con essa l’agricoltura cerca di adattarsi per migliorarsi sempre di più. I protagonisti del settore non possono stare a guardare. E’ fondamentale restare al passo coi tempi. Vediamo quali sono le 10 competenze fondamentali.

Un termine relativamente nuovo sta facendo il giro in questi giorni:” upskilling “. Il termine che, sopratutto in agricoltura di precisione, sta a significare che, man mano che tecnologie digitali come l’automazione e l’intelligenza artificiale si insinuano in ogni angolo dell’economia, tutti nella gerarchia del posto di lavoro devono alzare il livello per continuare ad aggiungere valore per non essere schiacciati dal progresso tecnologico.

Ma per aspirare ad una lunga carriera nell’agricoltura di precisione, non basta avere una solida conoscenza dei percorsi gemelli di tecnologia e agronomia.

Certamente ci sarà sempre un riferimento a ciò che ai tecnici piace chiamare “dominio della conoscenza“, ovvero esperienza acquisita da anni di tentativi ed errori. Ma i risultati della produzione agricola e dell’orticoltura nel mondo reale vengono sempre più codificati in prodotti di dati e potenziati dall’intelligenza artificiale e dall’apprendimento automatico, con agricoltori esperti del mondo reale che agiscono come consulenti e fornitori di dati

Ecco le 10 migliori competenze lavorative necessarie nel 2020, per l’agricoltura e per l’agricoltore di precisione, secondo il World Economic Forum.

Risoluzione di problemi complessi in agricoltura di precisione

Questo è quasi ovvio in agricoltura, dove una serie diversificata e in continua evoluzione di sfide ed insieme di dati tendono a modificare le risposte anno dopo anno. Ma, i problemi, diventeranno ancora più complessi. Se si pensa che il connubio tra agronomia e tecnologia di precisione sia complicato, bisognerebbe sovrapporlo alle considerazioni sui dati dell’agricoltura digitale. Sarà come pensare in tre dimensioni.

Pensiero critico

Il pensiero critico richiede un’analisi e una valutazione obiettive, essenziali quando l’agricoltura basata sui dati si allontana dalla dipendenza da semplici osservazioni e “sensazioni viscerali”. Una capacità di giudicare la veridicità, e la pertinenza di dati e abbinarla a un istinto infallibile per creare il massimo risultato favorevole, per i coltivatori saranno molto apprezzati.

Creatività

La bellezza della nuova tecnologia è che è nuova , quindi generalmente non ci sono libri di regole. Ciò consente molta latitudine fintanto che si ottengono risultati. Le epoche del cambiamento premiano coloro che sono in grado di dare un senso e processare dal caos.

Gestione delle persone

Il marchio CropLife, ha recentemente tenuto il 25 ° incontro annuale del comitato consultivo PACE in cui – come spesso accade – la conversazione si è rivolta al tema degli agronomi e dei consulenti come “consulenti di fiducia” del coltivatore. Il sentimento del gruppo era che la prossima generazione di coltivatori, ventenni, trentenni e persino quarantenni, che sono i cosiddetti “nativi digitali“, spesso preferisce interagire tanto attraverso gli strumenti online quanto faccia a faccia e sembra avere poca pazienza per le tecnologie , processi e prodotti che non generano risultati immediati. Passeranno rapidamente a qualcos’altro.

Coordinarsi con gli altri

Ci vuole un lavoro di squadra. La capacità di gestire i “passaggi” ad altri membri della squadra in modo corretto e diplomatico sarà fondamentale per chiunque lavori in ambienti collaborativi come quello agricolo.

Intelligenza emotiva

Si dice spesso che l’agricoltura sia tanto un’arte quanto una scienza, ed è qui che entra in gioco l’intelligenza emotiva. Fare marcia indietro sulla condivisione dell’importanza dei dati, e consentire al cliente di arrivare alle proprie conclusioni, può richiedere molta pazienza e intelligenza emotiva.

Giudizio e processo decisionale in agricoltura di precisione

Condurre analisi e avere discussioni dettagliate e di ampio respiro è una cosa. Arrivare a una conclusione finale e suggerire un percorso prudente è un altro.

Orientamento al servizio in agricoltura di precisione

Negoziazione

Quando non ci sono regole stabilite, quasi tutto può essere una trattativa. Tutto sta nella capacità di vendere bene la propria idea ad altri, ragionando su un possibile rifiuto o ad un compromesso.

Flessibilità cognitiva

Un’ulteriore abilità fondamentale è la capacità di restare agili mentalmente, così da rispondere in maniera immediata e flessibile alle varie problematiche. Gestendo in maniera corretta il cambiamento e le situazioni ambigue. La flessibilità cognitiva è una qualità importante da avere in un’era di sovraccarico di dati.

Infine un orientamento ai servizi.

La conoscenza della tecnologia e dell’agronomia sono ovviamente fondamentali, ma oggigiorno spesso sono semplicemente la base, il prezzo dell’ammissione. Possedere, o almeno percorrere la strada del possesso, la maggior parte o tutte queste competenze, così da garantire che il lavoro agricolo sarà ancora necessario tra 10 o 20 anni.

In evidenza

I 5 principali trend del 2020 in Agricoltura di precisione

Con l’avanzare delle tecnologie, per il 2020, si prevedono 4 novità che cambieranno il modo di gestire i dati nelle aziende agricole ed aumentare al massimo la produttività. Vediamo come.

Il 2020 vedrà un ulteriore sviluppo delle tecnologie di dati, che segnerà cambiamenti piccoli ma molto impattanti nell’Agricoltura di precisione.  Segneranno le aziende che sapranno meglio cogliere le sfide tecnologiche del nuovo decennio, riuscendo così a migliorare la produttività e la redditività aziendale.

Jeff Bradshaw, CTO di Proagrica (fornitori indipendenti di soluzioni di connettività dei dati per le industrie agroalimentari di tutto il mondo) esprime le sue opinioni su quattro previsioni: le tendenze dei dati che influenzeranno il settore agricolo nel 2020.

L’aumento di produttività dipenderà sempre più dalle reti

L’agricoltura e la salute degli animali sono ampiamente percepite come più lente nell’adottare nuove tecnologie progressive (come quelle per l’agricoltura di precisione) rispetto ad altre industrie. Questo cambia man mano che sempre più aziende sfruttano i vantaggi ottenuti dalla capacità di comunicare istantaneamente, in modo efficiente e autonomo con i clienti e i partner della catena di fornitura. In parole semplici, la connettività aumenta la produttività riducendo l’inefficienza. Ad esempio, le aziende che fanno affidamento su operazioni manuali dedicano ampie risorse al mantenimento del proprio sistema ERP (Pianificazione delle Risorse d’Impresa). Senza tener conto, però, della perdita di produttività causata da errori umani.

Un rapporto pubblicato da Gartner (agenzia di comunicazione e di ricerche di mercato britannica) ha rilevato che il costo dell’elaborazione delle fatture è ridotto ovunque dal 70% al 90% se condotto elettronicamente. Uno studio, condotto dai rivenditori Landmark e Elders, ha riscontrato un risparmio effettivo di 18 dollari per transazione.

La visione più entusiasmante è l’opportunità per le aziende di avere una visione unica del cliente. Combinando finanza, CRM (Gestione delle Relazioni con il Cliente) e logistica, è possibile creare un’unica fonte di informazioni centralizzata e potente, garantendo una visione completa delle proprie pratiche aziendali. Il risultato sono massicci incrementi di produttività lungo l’intera catena di approvvigionamento. Comportando l’eliminazione delle inefficienze e delegando le risorse alle aree che creano il massimo valore aggiunto.

Fornire insights fruibili per l’agricoltura di precisione

“Gli insights sono il santo graal dei dati di qualsiasi azienda”, commenta Bradshaw. “L’analisi dei dati non solo fornisce informazioni chiave in un’azienda, ma traccia un chiaro percorso per decisioni attuabili e ben informate. E questo è alla base dell’agricoltura di precisione. Ora disponiamo della tecnologia per sfruttare i dati generati e creare tali approfondimenti. Ciò segnerà un profondo cambiamento per le imprese connesse ”

Anche le industrie agroalimentari sono preparate a sfruttare questa opportunità. Una volta connessi, tramite sistemi interni o, per un maggiore impatto, attraverso una rete connessa, l’analisi dei dati ha la capacità di generare insights fruibili. Questo segna una chiara differenza. I dati hanno un uso limitato quando vengono acquisiti e archiviati, ma le analisi possono sbloccare l’intero valore commerciale dei dati.

Cosa possono fare gli insights per le aziende agroalimentari? Un’enorme varietà di cose, sopratutto in ambito di agricoltura di precisione. Ad esempio, potrebbe significare avere una visualizzazione dei fornitori migliori / peggiori o classificare i negozi in base all’efficienza. Potrebbe significare non solo essere in grado di vedere la quota di mercato in tempo reale di una attività, ma avere una certa comprensione del perché esattamente la quota di mercato è di un determinato importo.

All’interno della catena di approvvigionamento, l’analisi dei dati può fornire previsioni della domanda o avvisi di epidemie infestanti. Garantendo così, a tutti coloro che sono coinvolti nella catena di approvvigionamento, le conoscenze di agricoltura di precisione per consentire un’efficienza ottimale.

“Le aziende hanno sempre preso decisioni basate su insights”, afferma Bradshaw. “Quella capacità è ora cresciuta al punto da iniziare a vedere una vera trasformazione attraverso la catena di approvvigionamento. Analytics non ha senso solo per i dati raccolti; offre vantaggi reali in termini di produttività ed efficienza, offrendoti un controllo maggiore sulla tua attività. “

L’accessibilità alle informazioni sarà la norma, non un lusso

Il rapporto tra agricoltori e i loro fornitori si forma sulla fiducia, ma un rapporto McKinsey del 2019 evidenzia alcune aree importanti in cui tale rapporto potrebbe essere rafforzato.

Durante il sondaggio, gli agricoltori hanno identificato diversi punti critici. Circa il 50% ha dichiarato che i prezzi non erano disponibili, il 41% ha dichiarato di non poter facilmente confrontare i prodotti e il 36% non ha potuto ottenere i dettagli del prodotto necessari. Questa non deve essere la norma. Le funzionalità intelligenti dei dati possono aiutare a garantire la sincronizzazione in tempo reale dei dati. Inclusi prezzi e dettagli del prodotto, in modo che i rivenditori agricoli possano garantire che siano disponibili informazioni di acquisto accurate come impostazione predefinita per tutti gli agricoltori. Questa è un’opportunità significativa non solo per incrementare le vendite, ma anche per favorire il ritorno e promuovere una maggiore fiducia.

“Colmare il divario informativo tra il coltivatore e il suo rivenditore di prodotti agricoli è uno strumento potente, a beneficio di ogni attore della catena di approvvigionamento”, aggiunge Bradshaw. “Per i coltivatori che trovano frustrante il fatto che rappresentanti e agronomi non conoscano la loro storia agricola e non possano prendere decisioni pienamente informate, l’accesso alle informazioni complete 24/7 sarà un gradito vantaggio. Per i rivenditori di prodotti agricoli, offriranno un servizio avanzato che contribuirà a stimolare le vendite e aumentare la fedeltà dei clienti “.

“Essere in grado di ottenere le informazioni giuste al momento giusto è un fattore chiave per rafforzare le relazioni digitali tra rivenditori e coltivatori di prodotti agricoli, offrendo una soluzione vantaggiosa per entrambi”.

L’interoperabilità sarà una priorità per gli utenti in agricoltura di precisione

L’interoperabilità (la capacità delle diverse soluzioni digitali di lavorare insieme e utilizzare gli stessi set di dati, anche se realizzati da fornitori diversi) è stata a lungo richiesta dai clienti agricoli.

La maggior parte degli agricoltori desidera completare l’attività quotidiana con un solo dispositivo. Attualmente, la maggior parte deve passare da più app o dispositivi, creando una grande quantità di lavoro extra che limita la produttività e crea frustrazione. Ciò è essenziale per l’agricoltura e la salute degli animali, poiché la capacità di connettere e condividere informazioni e dati tra dispositivi è una funzione necessaria per il successo aziendale.

L’Internet of Things (IoT) sta guadagnando slancio, con dispositivi intelligenti sempre più in grado di offrire questa interoperabilità. Secondo l’agenzia di ricerca Gartner, si prevede che 20,5 miliardi di dispositivi connessi saranno in uso nel 2020, rispetto ai 6 miliardi del 2016. Le aziende che utilizzano la connettività tra i loro processi operativi e dispositivi sono ben posizionate per offrire un’offerta produttiva e redditizia sul mercato.

La maggior parte degli agricoltori non è alla ricerca di cambiamenti significativi. Invece, vogliono che i sistemi esistenti funzionino meglio. Ciò include una raccomandazione e un processo di ordinazione che possono essere eseguiti all’istante, con raccomandazioni e ordini automatici effettuati tramite una piattaforma digitale in pochi secondi. Le industrie agroalimentari nella catena di approvvigionamento dovrebbero considerare il loro ruolo in questo e studiare come possono garantire un’esperienza più fluida per il coltivatore, che a sua volta porterà a una maggiore interazione e fiducia nella catena di approvvigionamento.

Il prossimo passo

Si dice spesso che il 21 ° secolo vedrà l’uso di dati creare una rivoluzione nel settore agricolo simile o di portata maggiore all’introduzione delle macchine agricole motorizzate e dei prodotti chimici nei primi anni del 20 ° secolo. Gli agricoltori useranno i loro dati per applicare i prodotti giusti, alle tariffe giuste e al momento giusto; i distributori useranno i dati per acquistare strategicamente input e per posizionarli correttamente; i produttori useranno i dati per migliorare il modo in cui fabbricano e raccomandano l’uso dei loro prodotti.

“Per le aziende della filiera sarà fondamentale esaminare le proprie operazioni e determinare le aree critiche di produzione per generare valore e proteggersi dal futuro”, conclude Bradshaw. “I leader aziendali devono assicurarsi di guidare la carica e di abbracciare l’innovazione tecnologica o di rischiare di rimanere indietro.”

In evidenza

Forum Internazione di Robotica Agricola: le novità che potresti esserti perso

Il tema dei robot desta sempre molto interesse. Nel nostro caso, quando si tratta di robotica agricola, l’interesse sale alle stelle. Vediamo le novità dalla fiera interazione di robotica agricola.

Si è tenuto a Changwon, in Corea del Sud, la fiera annuale sulla robotica agricola. Il primo giorno si è parlato principalmente delle catene di approvvigionamento e del mercato. Mentre il secondo giorno si è cercato di definire il quadro di un settore, ancora giovane, che cerca di consolidare le sue basi sia in termini di prodotti e servizi offerti a livello di reti di distribuzione: quello dei robot.

Il valore della Robotica Agricola

Come ha sottolineato Cédric Bache (CEO di Vitibot), per la maggior parte, il lavoro che robotizziamo oggi corrisponde al lavoro già meccanizzato. Si tratta quindi di determinare il reale valore aggiunto, in cui i robot possono avere il massimo impatto. Come ad esempio il miglioramento della gestione della sicurezza personale, compensando la mancanza di forza lavoro o le difficoltà lavorative, e quindi gestendo al meglio le priorità. Così come che si tratti di frutticoltura, viticoltura o bestiame, tutti gli esperti hanno insistito sulla necessità di uno ‘sviluppo lento’, tale da poter permettere lo sviluppo di robot che soddisfino le reali esigenze. È necessario quindi, quasi un lavoro su misura che coinvolga più soggetti: il produttore, il cliente, il robot. Il robot deve adattarsi, così come è fondamentale che l’operazione e l’operatore siano compatibili con le funzioni che esso deve svolgere.

Il grande dubbio resta su quella che sarà la scala di sviluppo di queste macchine, e cioè se il futuro sarà sinonimo di grandi o piccoli robot. Tutto dipende dalle esigenze e quindi dal ritorno atteso. Le unità di piccola dimensione ad esempio, possono rispondere maniera più efficace alle varie problematiche lavorative, mentre quelle di dimensioni maggiori a movimentazioni e logistica in generale.

Come sviluppare e distribuire

Gli approcci e le tecnologie differiscono a seconda delle aziende e del loro settore di appartenenza:

Alimentazione

L’elettrico va per la maggiore, e abbiamo l’esempio di Trektor (della Sitia, azienda francese che produce robot per l’agricoltura) che mostra un posizionamento leggermente diverso optando per l’ibrido diesel / elettrico. In questo modo l’obiettivo che ci si pone è di aumentare la durata del robot.

Attrezzature per la robotica agricola

Questo tipo di settore si riferisce principalmente ai robot di grandi dimensioni. L’obiettivo è proporre soluzioni compatibili con gli strumenti esistenti (ad es. Trektor: presa a 3 punti, connessioni idrauliche, ecc.) e ripensare gli strumenti già esistenti (Vitibot, Elatec).

Distribuzione

Alcuni favoriscono una distribuzione localizzata. Ad esempio VitiBot ha scelto di limitarsi a 3 settori geografici e di sviluppare i propri circuiti locali, mentre altri scelgono di passare attraverso una vasta rete di distribuzione basata sui rivenditori (Ecorobotix, Sitia, ecc.).

Considerazioni finali

C’è bisogno di una definizione di standard e di regolamenti sulla robotica agricola, su scala globale, con specifiche per ciascun paese. Inoltre sono necessari corsi di formazione: il sostegno all’introduzione della tecnologia è stato ampiamente discusso, sia che si tratti della formazione dell’agricoltore, di agricoltura di precisione, dei distributori o addirittura del sostegno nel cambiare il tessuto sociale delle comunità rurali.

In evidenza

Agricoltura di precisione negli anni 20′: cosa aspettarsi?

Salutato il 2019 ci affacciamo al nuovo decennio. Gli anni ’20 sembrano promettere bene dal lato tecnologico e innovativo. Vediamo nello specifico qual è la visione del futuro agricolo.

Con l’arrivo di un nuovo anno, è sempre un buon momento per iniziare a riflettere sull’anno precedente e guardare al futuro dell’agricoltura di precisione. Mentre entriamo nel nuovo decennio, è interessante pensare a cosa succederà nel futuro dell’agricoltura nei prossimi 10 anni. Siamo ormai a 30 anni dalla “scadenza” del 2050, che vedrà un aumento della popolazione mondiale e di conseguenze una necessità maggiore di cibo. Ma non tutto è perso, anzi, abbiamo significative opportunità di combattere le sfide nel settore agricole nel prossimo decennio.

I prossimi 10 anni comporteranno progressi, opportunità e sfide entusiasmanti. Di seguito sono elencate alcune delle categorie e dei cambiamenti che potremmo vedere nei prossimi anni. Nessuno può prevedere il futuro. Ma in base all’attuale tipologia di tecnologie nell’agroalimentare, alcuni dei cambiamenti che potremmo vedere nei prossimi anni sono significativi.

Tecnologia e agricoltura di precisione

Tutto ciò è fondamentale per l’agricoltura di precisione e l’agricoltura digitale. Ma non basta guardare al miglioramento della risoluzione satellitare o ai sensori del futuro. Ciò che è importante, invece, è guardare come la tecnologia verrà utilizzata e adottata nei prossimi 10 anni. Per una maggiore diffusione e quindi utilizzo, questa tecnologia, dovrà essere disponibile, economica e utilizzabile. L’obiettivo concreto è realizzare un ritorno sugli investimenti (ROI) immediato nelle coltivazioni per le decisioni che prendiamo.

In Italia alcune startup cominciano a focalizzarsi proprio su questo aspetto, come ad esempio AGRODIGIT, azienda che si occupa della diffusione su larga scala delle tecnologie relative all’Agricoltura di precisione. Con soluzioni su misura per il mercato italiano che hanno come obiettivo un rapporto costi/benefici ottimale.

I progressi tecnologici già disponibili sono sorprendenti, ma i costi o l’uso sono proibitivi nel prendere decisioni quotidiane quando i margini sono stretti. Continuerà a crescere l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico, i sensori e l’Internet delle cose (IoT). Si passerà ad un utilizzo quotidiano della gestione dei dati e delle tecnologie.

Automazione per l’agricoltura di precisione

Migliorando la connettività, l’accessibilità della banda larga rurale e l’intelligenza tecnologica, l’automazione è sulla buona strada per rivoluzionare il settore. Il mercato dell’agricoltura dell’IoT dovrebbe crescere da 11,2 miliardi di dollari nel 2018 a 20,9 miliardi entro il 2024.

Tutti conosciamo le auto e i modelli di trattori autonomi, ma il prossimo decennio potrebbe portare ad un’automazione fuori dagli schemi più di quanto abbiamo visto prima. Questo perché la tecnologia, la connettività e la scienza dei dati migliorano. I sistemi di irrigazione automatici basati sulle esigenze meteorologiche e colturali, più ventole di stoccaggio e controlli della temperatura automatici, favoriscono la creazione automatica di posti di lavoro e avvisi più facili sulle potenziali minacce alla produzione o alla commercializzazione. Sono tutti in fase di sviluppo nel settore agroalimentare ma potrebbero diventare più disponibili e sicuri nel prossimo decennio.

Taglia

 Il prossimo decennio sarà una svolta da una generazione più anziana di agricoltori a quella più giovane e nuova e molte decisioni sulle dimensioni (dalle attrezzature, alle aziende agricole, alla manodopera) cambieranno nel corso degli anni 2020, in base a necessità o opportunità da una nuova generazione di decisori.

Trasparenza

Diventa sempre più importante la trasparenza, in particolare negli ultimi anni su innovazioni come la blockchain , la domanda dei consumatori e la regolamentazione. Nel prossimo decennio, questi termini potrebbero diventare più importanti su ciò che sta accadendo come “norma” e meno come parole chiave. Poiché la regolamentazione continua con l’interesse del governo su argomenti come i cambiamenti climatici o la disponibilità di acqua, fornire documenti e le tracce della produzione, potrebbe diventare una necessità per tutte le aziende agricole per produrre e vendere in un mercato aperto. La disponibilità di record di dati per audit, assicurazioni, finanziamenti e altri, crea opportunità per le aziende agricole affinché possano essere preparate per le attività future.

Attività commerciale

Man mano che le moderne aziende agricole cambieranno, anche l’agricoltura che li circonda inizierà a vedere cambiamenti nelle funzioni quotidiane. Abbiamo già visto annunci su nuovi modelli di prezzi (come i prezzi basati sui risultati), o a vedere più fornitori e rivenditori passare ad offrire piattaforme di e-commerce per i clienti per acquistare input e forniture

Un altro grande evento a cui abbiamo assistito nell’ultimo decennio che continuerà negli anni ’20 sarà il consolidamento delle imprese, sia per fusione che per acquisizione. Gli investimenti nella tecnologia agricola sono ancora elevati e stanno maturando. L’anno scorso è stato un anno da record per l’industria che includeva 16,9 miliardi di dollari di fondi distribuiti tra 1.450 investimenti e non sembra che voglia diminuire. Si apriranno nuove opportunità di mercato sia per le imprese che iniziano a supportare nuovi agricoltori e aree emergenti, sia nuove opportunità per supportare le imprese dei paesi in crescita.

Supporto

La componente chiave di tutto ciò che viene fatto nel settore agroalimentare e tecnologico è il supporto, e quella componente non mancherà in futuro. La tecnologia non sostituirà le persone (agricoltori, agronomi, addetti alle vendite, ecc.), contribuiranno solo a rendere le cose più facili, più efficienti e più efficaci. I nuovi agricoltori avranno bisogno di aiuto per navigare in un mondo complesso di decisioni, nuove generazioni di studenti e appassionati verranno nel nostro mondo e continueremo a crescere e collaborare per migliorare il nostro settore per il futuro. Non c’è nulla di più eccitante dell’agricoltura in questo momento, e i prossimi 10 anni continueranno su questa strada.

Nessuno può prevedere il futuro, ma di certo è possibile ipotizzare quale evoluzione avrà l’agricoltura e i servizi ad essa legati nel prossimo decennio.  Pensare ai progressi in arrivo è entusiasmante e rappresenta una sfida per la diffusione delle tecnologie, ma anche per favorire il cambiamento per un’agricoltura sempre più redditizia e sostenibile.

In evidenza

Agricoltura di precisione: 10 progetti PSR 2014-20 (2)

Continuiamo la nostra rubrica “innovazione ed agricoltura”, elencando altri 10 progetti di grande interesse che rientrano nel PSR 2014-2020.

Continuiamo la rubrica innovazione ed agricoltura, analizzando quelli che nella programmazione PSR 2014-2020 risultano essere i progetti di innovazione più interessanti a livello nazionale per l’agricoltura di precisione. L’UE di fatti attua una serie di misure di sviluppo per le aree rurali. In particolare, la Misura 16 del PSR prevede azioni di cooperazione tra centri di ricerca, aziende di servizi ed agricole, tese a stimolare il trasferimento tecnologico e la diffusione delle pratiche più innovative in agricoltura. Vediamo quali sono i progetti più interessanti finanziati in Italia nel 2019.

Vintes

V.In.Te.S Viticoltura Innovazione e Tecnologia per i vini Sanniti è un progetto attuato nell’aria del Sannio Falanghina (città europea del vino 2019) che si pone l’obiettivo di diffondere le più avanzate tecniche relative alla viticoltura di precisione nelle medie e piccole aziende italiane. Nel progetto vengono quindi sviluppate nuove tecnologie hardware e software per la raccolta e la gestione integrata dei big data in viticoltura. Il progetto prevede l’applicazione e la diffusione di una corretta e sostenibile architettura di tecnologie digitali per le piccole e micro-imprese vitivinicole e quindi un’implementazione sostenibile di agricoltura digitale per le stesse.

Acqua in mostra

Il prossimo progetto di cui vogliamo parlare si chiama “Acqua in mostra“. Il progetto, situato in Emilia-Romagna, ha durata di 36 mesi. Si basa sull’irrigazione di precisione, e si pone 3 obiettivi fondamentali: migliorare l’efficienza dei sistemi di irrigazione, le conoscenze tecniche degli agricoltori e sostenere l’attuazione della sottomisura 4.1 del PSR 2014-2020 (Sostegno a investimenti nelle aziende agricole e le relative disposizioni attuative). Per fare ciò, attraverso varie tecniche, attrezzature e corsi di formazione, sarà effettuata un’esposizione di irrigazione di eccellenza. Seguita poi da una sperimentazione tecnologica e un aggiornamento della base di dati qualitativi dei distributori di microirrigazione. Infine, una campagna di informazione sulle più efficienti tecnologie di sistema di business, ottimizzazione mirata degli interventi di irrigazione e loro gestione efficiente. Tra i partner, come capofila troviamo il Consorzio di bonifica di secondo grado per il Canale Emiliano Romagnolo.

Gestione delle risorse idriche, dei fertilizzanti e dei pesticidi

Rimanendo in Emilia-Romagna, troviamo un altro progetto che invece si riferisce all’Agricoltura di precisione sulle colture orticole industriali. Lo scopo, è migliorare la gestione delle tecniche colturali per portare le coltivazioni ad esprimere al meglio le proprie potenzialità sia in termini produttivi che qualitativi, integrando la performance ambientale. Quindi, quantificare i carichi energetici ambientali e degli impatti potenziali associati a un prodotto/processo/attività lungo l’intero ciclo di vita. Per fare ciò, ci sarà una valutazione dell’impatto dei cambiamenti climatici sui sistemi colturali attuali per elaborare strategie di adattamento a medio termine. Utilizzando anche modelli per la previsione del rischio di infezione da patogeni fungini ed animali. Infine sarà sviluppata un’app, per la lettura del LAI (Indice di Volume Fogliare), che permetterà di stimare la concentrazione critica di azoto e la valutazione della necessità di concimazione. Partner capofila è Conserve Italia Società cooperativa agricola.

Riduzione degli impatti ambientali dei sistemi produttivi

Ci trasferiamo nelle Marche per parlare di “S.F.I.D.A – Smart Farming: Innovare con i Droni l’Ambiente“. A capo del progetto troviamo “Azienda Agricola Passacantando Andrea“. L’obiettivo è quello di creare un sistema di irrorazione aerea di prodotti biologici per la lotta contro le patologie di impianti specializzati da testare sugli oliveti. Gli addetti avranno anche il compio di inserire sensori ad attrezzature dedicate per il controllo della maturazione della drupa, della verifica, tramite lo stato delle foglie, della necessità di effettuare interventi di concimazione e altre verifiche dello stato della pianta e del terreno per monitorare al meglio lo sviluppo delle olive. Così facendo sarà possibile effettuare una rilevazione aerea a bassa quota, i cui sensori multispettrali generano mappe di vigore georeferenziate al fine di una precoce identificazione delle malattie, nonché la gestione differenziata dell’irrigazione e dei trattamenti. Riducendo a questo punto l’uso di concimi e fitofarmaci.

Cereali 4.0

Sempre nelle Marche abbiamo “BIOCEREALS 4.0“. Lo scopo, è quello di rendere più efficiente la gestione agronomica delle aziende agricole biologiche cerealicole marchigiane, mediante le tecnologie dell’agricoltura di precisione e la digitalizzazione della filiera. Questa pratica presuppone l’utilizzo di sistemi di supporto digitali con conseguente possibilità di monitorare le variabili nell’ambiente agricolo attraverso sensori installati nel terreno, indici satellitari e droni. La mappatura dei suoli, inoltre, è importantissima per individuare le caratteristiche del terroir e capire il prodotto che possa offrire la migliore resa. Il progetto consiste nella sperimentazione di un DSS (Sistema di Supporto Decisionale) studiato appositamente per le aziende agricole biologiche.  Parallelamente verrà utilizzato un GIS (Sistema di Informazione Geografica), che permetterà di unire cartografie, eseguire analisi statistiche e gestire i dati attraverso tecnologie database. Montebello Cooperativa Agrobiologica è a capo del progetto.

Clima e agricoltura in area montana

Nella provincia di Trento è stato creato il progetto “C&A 4.0“. Gli obiettivi del progetto:

  1. Garantire alle principali filiere trentine misure in grado di abbattere gli effetti dell’instabilità produttiva quanti/qualitativa causata dal ripetersi di fenomeni atmosferici avversi estremi (come le gelate primaverili).
  2. Creare una relazione tra le potenzialità della difesa attiva e di quella passiva, per rendere tutto il processo efficiente.
  3. Realizzare un mix di soluzioni di difesa attiva grazie ai modelli previsionali basati su dati satellitari. 
  4. Studiare strumenti di difesa passiva quali fondi mutualistici e assicurazioni.

Consorzio Difesa Produttori Agricoli – Co.Di.Pr.A come capofila.

Valutazione ecologica viti resistenti

L’acronimo è “V.E.VI.R“, un progetto sviluppato sempre a Trento, di cui CIVIT Vitis Innovation Società Consortile arl è capofila. Gli obiettivi sono: l’individuazione di varietà resistenti a peronospora e oidio; ridurre il numero di trattamenti e della quantità di prodotti fitosanitari impiegati; limitare le problematiche di convivenza tra viticoltura e centri urbani.

Impollinazione artificiale

In Toscana, invece, l’agricoltura di precisione viene sfruttata per l’impollinazione artificiale degli oliveti. Verranno individuati alcuni oliveti con la presenza di varietà più o meno problematiche come l’Olivastra Seggianese o caratterizzati da diverse situazioni climatiche e agronomiche. Il polline verrà prelevato secondo due diverse modalità: direttamente dagli olivicoltori o mediante il prelievo da parte di ditte specializzate che in seguito potranno fornire il servizio a pagamento agli agricoltori.
La dispersione del polline, invece, avverrà o manualmente ad opera degli agricoltori con piccole macchine portatili, o con l’utilizzo di droni programmati con rotte di volo calibrate per ciascun impianto. CAICT srl – Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana il capofila.

RTK e applicazioni tecnologiche innovative per l’automazione dei processi colturali

RTK 2.0 (capofila) propone l’upgrade tecnologico prototipale della rete regionale NRTK, al fine di creare un sistema affidabile e innovativo che consenta alle aziende agricole di utilizzare il segnale GNSS (Sistema satellitare globale di navigazione) per applicare mappe di prescrizione con sistemi di concimazione a rateo variabile e mappe di raccolta, utilizzando sistemi di guida automatica in precisione RTK. È prevista la creazione di un sistema di gestione orientato all’agricoltura di precisione che consenta di ottenere un controllo completo dell’azienda, integrando dati da diverse fonti, permettendo di adeguare le operazioni colturali ad eventuali vincoli normativi e/o volontari che potrebbero gravare su alcuni appezzamenti aziendali.

SMARTMETEO

La creazione di una rete regionale agrometeo finalizzata al supporto della modellistica fitopatologica e sistemi di allerta intelligenti. L’obiettivo è l’implementazione di protocolli di monitoraggio per le principali colture umbre (olivo-vite-cereali) con redazione di bollettini fitosanitari aziendali. Smartmeteo è il capofila.

In evidenza

Agricoltura di precisione e Intelligenza Artificiale: niente sarà più come prima

L’agricoltura va a rilento, ma le innovazioni e le tecnologie per migliorarla e dare un’accelerata ci sono. Tra queste troviamo l’Intelligenza Artificiale.

L’agricoltura di precisione è una metodologia che in alcuni paesi (come l’Italia) fatica a diffondersi. Tra le cause: la sfiducia da parte degli agricoltori, del gap tecnologico/digitale (digital divide) che c’è tra la varie generazioni e dalla mancanza di formazione in materia. Nonostante ciò, anno dopo anno, assistiamo all’avanzamento tecnologico del settore. E, negli ultimi periodi, l’innovazione che sta prendendo sempre più piede è l’Intelligenza Artificiale (IA). Questa innovazione, promette di rivoluzionare la situazione anche in agricoltura, e lo sta già facendo. Vediamo come.

Intelligenza Artificiale per l’agricoltura di precisione

L’Intelligenza Artificiale è un sistema informatico, integrato in sistemi hardware e software, in grado di automatizzare determinati processi e di prendere scelte in maniera del tutto autonoma, sulla base di determinate variabili. Fondamentale è anche la sua capacità di adattarsi all’ambiente circostante. Risulta quindi essere uno strumento valido per ampliare le capacità dell’agricoltura di precisione. Uno degli obiettivi dell’agricoltura di precisione, o comunque dell’agricoltura 4.0, è garantire l’ottimizzazione delle risorse a disposizione, utilizzando diverse procedure e tecniche di lavoro, con determinati prodotti, al fine di salvaguardare la salute ambientale, nonché quella umana. L’Intelligenza Artificiale cambierà radicalmente il modo di gestire i propri terreni ed ottimizzare le produzioni grazie alla sua capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici.

Esistono già diverse applicazioni dell’Intelligenza Artificiale in agricoltura, vediamo quali.

Agricoltura di precisione aumentata

La cosiddetta agricoltura aumentata, quella connessa che sfrutta le tecnologie dell’Agricoltura 4.0 come l’Internet delle cose (IoT), consente la raccolta automatizzata di dati, sulla quale gestire il processo decisionale e le azioni che vengono poi messe in atto per la diagnosi precoce delle malattie e dei problemi delle colture. Inoltre si vanno ad ottimizzare gli input e i ritorni agricoli sulla base dell’offerta e alla domanda. Un importante passo in avanti per i Sistemi di Supporto Decisionale (DSS), che sono necessari appunto nel momento in cui, sulla base di determinate informazioni, supportano il processo decisionale. L’obiettivo è aumentare l’efficienza delle risorse del settore agricolo, riducendo l’uso di acqua, fertilizzanti e fitofarmaci, e aumentando la capacità di gestire i cambiamenti climatici.

L’Intelligenza artificiale viene utilizzata anche per analizzare in maniera più approfondita le previsioni meteo, ottenendo un quadro completo delle effettive conseguenze del cambiamento climatico. Analizzando simulazioni e dati in tempo reale, di eventi meteorologici o disastri ambientali, è possibile individuare punti deboli, così da intervenire tempestivamente successivamente ad un avviso, migliorando la preparazione. Un’Intelligenza che impara da sé e dal mondo che la circonda, così da migliorarne le condizioni di vita.

Infine un’applicazione integrata per il monitoraggio in tempo reale, la modellizzazione e la gestione di sistemi ambientali in scala fedelissima e in maniera quasi immediata che darebbe la possibilità di prevenire problemi come la deforestazione illegale, l’inquinamento, i disastri ambientali, e affrontare al meglio situazioni come l’estrazione dell’acqua. Tutto ciò grazie alla capacità dell’Intelligenza Artificiale di adattarsi ai cambiamenti climatici.

Intelligenza Artificiale per la Terra

In inglese “AI for Earth“, è il programma internazionale messo in atto da Microsoft nel 2017 per sostenere l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nel settore agricolo. Sostiene persone ed organizzazioni nell’affrontare le sfide ambientali globali. L’obiettivo è realizzare progetti basati sull’Intelligenza Artificiale in ambiti quali il clima, l’agricoltura, la biodiversità e le risorse idriche. Secondo i dati messi a disposizione da Microsoft, il programma ha supportato oltre 300 organizzazioni in più di 60 paesi, mettendo a disposizione qualsiasi tipo di strumentazione. Così come corsi di formazione per chi ha bisogno di adeguarsi ed aggiornarsi.

Fondazione “Bruno Kessler”

Fondazione Kessler è un’associazione italiana che partecipa al programma di Microsoft. Lo scopo principale è sviluppare una soluzione che previene i danni causati dalle ondate di calore. Questo perché le ondate di calore generano impatti significativi nel settore agricolo in termini di siccità, irrigazione insostenibile e diminuzione del rendimento del raccolto. La fondazione ha avuto a disposizione dal programma tutto la strumentazione necessaria a predire e gestire al meglio le ondate di calore nel settore agricolo. La speranza, è di riuscire a proteggere le coltivazioni del territorio italiano. Anno dopo anno, infatti, si dimezzano a causa del caldo e della consequenziale siccità.

Un aiuto, quello dell’Intelligenza Artificiale, che in una situazione climatica e ambientale in cui ci troviamo, è di fondamentale importanza.

In evidenza

I trend tecnologici in agricoltura da tenere d’occhio nel 2020

All’alba del 2020, l’Agritech sembra essere il settore in maggior sviluppo. In questo articolo vediamo quali sono le tendenze più interessanti.

L’Agritech sta rendendo più semplice che mai la raccolta e la condivisione di dati. Questa è un’ottima notizia per agricoltori, proprietari terrieri e investitori. Una raccolta di dati più solida e una maggiore trasparenza dei dati possono aiutare a garantire che i terreni agricoli vengano mantenuti con cura. Questo perché gli agricoltori lavorano per sostenere suoli sani e produrre raccolti remunerativi, anno dopo anno. Dai principali produttori di apparecchiature in ambito robotica all’emergere di nuove startup con l’obiettivo di migliorare la consapevolezza degli agricoltori delle attività sul campo, ecco cosa ci sarà di interessante per tutto il 2020.

La continua crescita dei FaaS

Farming as a Service (FaaS – Servizi per l’Agricoltura) è ​​il termine comunemente usato per indicare i servizi agricoli in abbonamento o a pagamento in base all’utilizzo (Pay-per-use). Anche se tutto ciò può sembrare complesso, in realtà si riferisce solo all’agricoltura personalizzata. Un proprietario terriero, infatti, che ha bisogno di un contoterzista per servizi specifici, sta sfruttando di fatto l’ecosistema FaaS. Dato il grado di incertezza sul mercato e sui prezzi delle materie prime, FaaS rappresenta di fatti un vantaggio per coloro che stanno cercando di stabilire costi fissi e obiettivi in ​​anticipo. 

Sabanto

Una delle aziende FaaS che stanno avendo più successo è una startup chiamata Sabanto. L’azienda utilizza trattori autonomi per eseguire operazioni di semina e altre colture in fila. Sabanto sta attualmente lavorando per scoprire cosa serve per fornire servizi agricoli autonomi ai coltivatori nel prossimi anni. 

Robot e gestione dei dati

Secondo uno studio effettuato negli Stati Uniti, da un sito di ricerche di mercato, il mercato globale dei robot agricoli è stato valutato 4,1 miliardi di dollari. I principali produttori di apparecchiature come John Deere continuano a lanciare nuovi modelli e nuove macchine, come il suo nuovo drone irroratore. C’è anche un nuovo software che sta cambiando la gestione dei dati portando l’Intelligenza Artificiale nei campi. L’obiettivo è migliorare il monitoraggio e la raccolta dei dati. Ma l’aumento della trasparenza e dell’analisi dei dati in agricoltura va al di là delle migliori capacità delle attrezzature. Mentre gli strumenti agricoli diventano più intelligenti e la gestione dei dati diventa più semplice, è sempre più comune per i proprietari di terreni agricoli firmare contratti di locazione che includono anche la gestione e proprietà dei dati.

Opportunità di investimento in aumento

Il panorama degli investitori agricoli sta cambiando a fianco del resto della modernizzazione del settore agricolo. Startup come FarmTogether mirano ad aiutare un maggior numero di investitori a trarre vantaggio dai terreni agricoli nei loro portafogli di investimento e stanno lavorando per assicurarsi che più persone comprendano la varietà di modi in cui tutto ciò può essere strutturato. Poiché il costante interesse per le società agtech offre oltre agli investimenti tradizionali, nuovi accordi basati sull’equità che continueranno a cambiare le carte in gioco.

I dati sono tutto

I dati sono potere e la sua crescita sta alimentando il potenziamento del proprietario terriero in agricoltura. Gli agricoltori stanno iniziando a capire quanto possa essere prezioso avere una visione completa della salute dei propri terreni agricoli, specialmente quando si tratta dello stato del suolo. Con l’aumento della tecnologia e degli strumenti online, aumenta la presenza dei proprietari terrieri remoti (coloro che non vivono vicino alla loro terra). La condivisione trasparente dei dati può aiutare i proprietari terrieri e gli agricoltori ad allineare i loro obiettivi. Sapere che il suolo di coltivazione avrà bisogno di input la prossima stagione (o un’applicazione nutrizionale pluriennale) ha un reale impatto finanziario per i proprietari terrieri grazie alla capacità di programmare in maniera accurata. La gestione dei dati e l’alfabetizzazione digitale avranno un enorme impatto sui profitti per i proprietari di terreni agricoli nel 2020.

Il leasing digitale

Nell’era della responsabilità online, le nuove piattaforme di noleggio e vendita di terreni agricoli aiutano i proprietari e gli agricoltori a gestire i loro contratti di locazione, registri e riferimenti in modo digitale. Sebbene possa sembrare scoraggiante cambiare le pratiche standard in un settore così tradizionale, ci si sta allontanando dai vecchi accordi basati su di una stretta di mano. Il nuovo standard è che ogni contratto di affitto di terreni agricoli dovrebbe includere requisiti relativi alla lavorazione del terreno, alla consegna dei dati e all’assicurazione. Le locazioni digitali rendono lo scambio di queste informazioni più semplice che mai. Per i proprietari di terreni agricoli che vivono in remoto, i contratti di locazione digitale sono un modo semplice per garantire un contratto di affitto. Potendo anche stabilire una comunicazione di livello più elevato in grado di migliorare le loro relazioni con i loro inquilini di terreni agricoli.

L’Agtech è la soluzione

Mentre l’agricoltura è uno spazio molto tradizionale, non è immune al potere dei progressi tecnologici. Nel 2020, i proprietari di terreni agricoli e gli agricoltori dovranno trovare nuovi modi per creare fiducia e credibilità all’interno delle loro comunità per rimanere competitivi. Per raggiungere questo obiettivo, entrambi i gruppi dovranno avere gli strumenti giusti a portata di mano e la capacità di commercializzarsi costruendo una presenza online per accrescere la propria reputazione.

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Le tre più importanti novità di fine 2019 per il Precision Farming

Il 2019 volge al termine, e ci sembra giusto riassumere le ultime novità fondamentali. Con lo sguardo rivolto al futuro, con la speranza che sempre più aziende adottino innovazioni riguardanti l’agricoltura di precisione.

Nel 2019 l’agricoltura di precisione è stata protagonista di diverse innovazioni che hanno destato molto interesse, con lo scopo di migliorare l’efficienza delle coltivazioni agricole. Prima di brindare all’anno nuovo, andiamo a vedere quali sono le ultime novità, che ci permettono di capire con quale bagaglio entriamo nel 2020 agricolo.

Agricoltura di precisione a rilento

Uno studio condotto da Nomisma e Crif a febbraio su 1034 aziende agricole e 55 contoterzisti fa notare come, negli ultimi 3 anni, solo il 22% delle aziende ha investito in strumenti per l’agricoltura 4.0. La maggior parte sono aziende del Nord-Italia con un fatturato che supera i 50.000 euro/anno e un organico composto prevalentemente da millennials (18-35 anni). Le imprese italiane si stanno rendendo sempre più conto delle potenzialità che l’agricoltura di precisione può portare. Ma, sia a causa dei più restii al cambiamento, che della dimensione media delle aziende italiane, questo tipo di ricambio tecnologico stenta a decollare.

Tra le aziende prese in esame, risulta molto diffuso l’adattamento a tecnologie come guida parallela o la chiusura automatica delle sezioni della barra irroratrice. Tutto ciò in quanto di facile utilizzo, comportando praticità ed agevolazione in maniera immediata durante il lavoro. La gestione sito-specifica con mappatura dei terreni e delle produzioni, o la semina e le concimazioni a dose variabile, invece, destano ancora poco interesse.

Una maggiore informazione e formazione, da parte di aziende e associazioni resta il punto cardine anche per il 2020 per una maggiore diffusione delle conoscenze relative alla convenienza e vantaggi riguardanti l’adozione di tecnologie relative all’agricoltura di precisione e l’agricoltura 4.0.

La via del tabacco

Un settore invece, dove le innovazioni agricole vengono assimilate sempre di più, anche in Italia, è quello delle produzioni di tabacco.

Sulla base di dati messi a disposizione dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, l’Italia è il primo produttore di tabacco greggio in Europa: 50 milioni di kg ogni anno sparsi tra 4 regioni (Campania, Toscana, Veneto ed Umbria). Tra le aziende di tabacco che più stanno investendo in Italia e in ambito agricoltura di precisione troviamo Philip Morris Italia. L’obiettivo, è una trasformazione del modo di operare e dei processi della filiera agricola.

Tra le innovazioni adottate all’interno di un programma denominato “Buone Pratiche Agricole ” troviamo:

  • Stazioni metereologiche per integrare tutti i mezzi disponibili così da tenere il numero di organismi dannosi al tabacco sotto la soglia economica di danno;
  • Riduzione delle emissioni di CO2 nella produzione;
  • Sistemi di irrigazione a goccia o a pioggia in base all’andamento stagionale

Aumentare la produttività, così da migliorare la sostenibilità, questo il fine ultimo di Philip Morris.

2020 sinonimo di Intelligenza Artificiale

Se il 2019 è stato l’anno dell’automazione, tutto ciò si amplificherà nel 2020 con l’avvento, sempre più prepotente, dell’IA (Intelligenza Artificiale) in agricoltura.

Molto interessante è il nuovo Raven+ presentato dall’azienda Raven Connected (azienda canadese specializzata in progettazione e tecnologia di ingegneria focalizzata sul mercato emergente delle auto connesse per le imprese e i privati). Il prodotto, sarà presentato al Consumer Electronics Show (CES) nel gennaio 2020, e riguarda il miglioramento della sicurezza sul lavoro sia del conducente che del veicolo. Il dispositivo presenta un display molto grande, con mitigazione termica che consente al dispositivo di funzionare in situazione di calore elevato. E’ possibile inoltre rilevare le imminenti collisioni, la frenata d’emergenza e i segnali di velocità in tempo reale, trasmettendo le informazioni in maniera immediata a conducenti e passeggeri, mentre vengono documentati i dati della carreggiata.

Una tecnologia che può rivoluzionare il modo di lavorare degli agricoltori.

In evidenza

Agricoltura 4.0 e Fendt: il trattore a guida autonoma

Agritechnica 2019 è stata la vetrina per tantissime innovazioni. Fendt è stata ancora una volta protagonista col suo Vario di ultima generazione nel campo dell’agricoltura automatizzata.

Si è appena chiusa Agritechnica, la più grande manifestazione sulla tecnologia agricola al mondo e, come raccontato in un precedente articolo, abbiamo visto le più interessanti novità per quanto riguarda l’agricoltura di precisione. Quando si parla di innovazione è però risaputo che bisogna saper guardare molto avanti, e se il mantra odierno è l’agricoltura di precisione, il prossimo passo è rappresentato dall’agricoltura 4.0. Sebbene ci siano tutta una serie di soluzioni per l’agricoltura di precisione, poche vanno ad alimentare il campo dell’agricoltura automatizzata. Fendt questa volta ci ha dato un assaggio di quello che può essere un trattore automatizzato presentando un prototipo molto interessante proprio all’interno di Agrithechnica 2019.

Trionfo ad Agrotechnica

Il famoso produttore tedesco di trattori ha presentato un Fendt 200 Vario VFP a guida completamente autonoma. E’ riuscito ad ottenere infatti la medaglia d’argento per l’innovazione. Ma vediamo più nello specifico su cosa si basa il sistema di giuda autonoma e come rientra nella sfera dell’Agricoltura 4.0 sviluppato in collaborazione con Braun.

Trattore ed interfila a guida autonoma

In pratica, il sistema applicato al trattore, facilita l’utilizzo di combinazioni di attrezzi, in particolare quelli montati sul ventre. Inoltre, migliora la qualità del lavoro e consente anche combinazioni complesse prima ingestibili. C’è un controllo della combinazione trattore-attrezzi, si avvia la guida automatica e gli attrezzi si adattano all’ambiente che lo circondano. Le informazioni necessarie al controllo vengono acquisite e trasmesse dal sistema VPA (Vineyard Pilot Assistant) di Braun basato sull’utilizzo di un laser. Questo laser analizza l’ambiente circostante, incorporando il profilo del terreno e la posizione delle viti e dei pali. Oltre al laser, è presente anche un giroscopio, un anello che serve a registrare la posizione 3D del trattore. La comunicazione tra il sistema VPA e il trattore è resa possibile da un’interfaccia ISOBUS.

Efficienza ed efficacia

Il trattore fa praticamente tutto da solo. E’ quindi un’ottima rappresentazione dell’agricoltura automatizzata. Il macchinario si posiziona automaticamente al centro del filare. Gli attrezzi si adattano in maniera del tutto indipendente l’uno dall’altro, a seconda del proprio piano di lavoro, posizionandosi alla giusta distanza dalla vite. Ciò comporta una riduzione dei danni. Il trattore si attiva all’inizio del filare, per poi parcheggiarsi autonomamente a lavoro ultimato. Questo comporta una significativa riduzione della fatica e del lavoro a cui è sottoposto l’ipotetico conducente. In questo caso, deve semplicemente ricoprire il ruolo di supervisore del lavoro svolto dal trattore. Una soluzione da prendere sicuramente in considerazione e che apre le porte a quello che potrà essere la meccanizzazione automatica in vigneto nel futuro.

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Agricoltura 4.0 ed innovazione per le aree interne: il futuro si incontra a Benevento

Benevento cuore dell’innovazione e della sostenibilità con un evento dedicato a tutte le tecnologie e le innovazioni che possano aiutare il risollevamento dell’agricoltura.

Si parla di innovazione e agricoltura 4.0 all’evento “Comunità e Territori Intelligenti: Agricoltura 4.0 / Cultura & Turismo 4.0“. L’evento si è tenuto il 21 novembre 2019 alla Camera di Commercio di Benevento. Personalità di spicco e giovani aziende del Sud Italia pronte a raccontare come sia fondamentale dare una spinta a un’agricoltura che è rimasta troppo indietro.

La situazione attuale

In un periodo storico di profondi cambiamenti, con il sopravvento della rivoluzione digitale, l’agricoltura necessita di tenere il passo dell’evoluzione tecnologica. Strategie non più sostenibili, finanziamenti a singhiozzo, tecnologie pronte ma non utilizzate ed un ricambio generazionale molto teorico. Queste e molte altre le problematiche che non permettono l’evoluzione di cui l’agricoltura in Italia avrebbe bisogno.

Il monito dei protagonisti

L’agricoltura è uno dei settori che ha capito che doveva profondamente innovarsi“. Esordisce così Roberto Pierantoni (Segretario generale della Camera di Commercio di Benevento e direttore di Valisannio), insieme alla mediazione del giornalista Pasquale Carlo (vice presidente Arga Campania). Inoltre, non è passata inosservata l’appassionata e sentita disamina di Carmine Nardone (Presidente Futuridea). Egli infatti sottolinea fermamente le problematiche agricole da combattere: come l’utilizzo della legge del minimo delle piante, o l’accaparramento forzato dei terreni. Tra le soluzioni proposte, per Nardone è fondamentale l’utilizzo della Blockchain contro il falso alimentare e l’attività criminale che c’è dietro, così come il mettere a disposizione tutta una serie di elementi che possa convincere i giovani a restare nel proprio territorio di origine. Di investire e di creare innovazione e sostenibilità su di esso. Infine, dopo le presentazioni delle aziende, Walter Nardone (presidente ODAF Benevento) chiude promettendo una continua divulgazione e formazione nelle aziende dei concetti espressi all’evento.

Coltivare innovazione

Tra le aziende presenti all’evento, una delle più innovative è sicuramente AGRODIGIT Srl. La startup, di cui Valentino Salvatore è il fondatore, è specializzata nella diffusione su larga scala delle tecnologie relative all’agricoltura di precisione (come DSS, IOT, GIS). I problemi del tessuto produttivo, la redditività e le dimensioni delle SAU italiane. Questi alcuni dei problemi a cui AGRODIGIT cerca di dare una soluzione. “Aiutare le PMI” questo è il mantra di Valentino Salvatore, che rispetto a chi sostiene che solo le grandi aziende possano adattarsi all’agricoltura di precisione, assicura che è vero il contrario. AGRODIGIT, inoltre, è anche capofila del progetto V.In.Te.S. (Viticoltura Tecnologia ed Innovazione per i Vini Sanniti), che ha come obiettivo quello di diffondere esperienze, conoscenze e tecnologie che sono state sviluppate e sperimentate in altri settori della produzione agricola e in altri contesti vitivinicoli.

Cooperazione, non individualismo

Questo è l’obiettivo di Giuseppe Savino (Presidente dell’Associazione “Terra Promessa” e fondatore dell’Hub Rurale Vazapp). Inoltre, per Savino, la formazione in agricoltura non funziona. E si è reso conto di come gli agricoltori di un determinato territorio non cooperino e non condividono informazioni ed esperienze. Ognuno guarda al proprio terreno, con un occhio sempre vigile di sfida nei confronti dei vicini. “Incontriamo gli agricoltori nelle loro case, non sanno l’uno cosa fa l’altro. L’agricoltura non ha bisogno solo di agricoltori, ma di persone che vedano l’agricoltura da prospettive diverse”. Da qui nasce Vazapp. Una soluzione del tutto innovativa che permette di creare cene, ed eventi ad elevato carattere emozionale, per far sì che queste persone si incontrino. Spesso ponendo un confronto anche tra padre e figlio, quando c’è mancanza di fiducia e dialogo. Una delle difficoltà che più affligge queste famiglie. Un progetto iniziato in Puglia, ma che si sta espandendo sempre di più in tutta Italia e in Europa. “O la finiamo oppure è la fine”

Biodiversità e tradizione tecnologica

Per il territorio è fondamentale la biodiversità, rintracciando la tradizione con le nuove tecnologie (che i nostri nonni non possedevano). Dà fondamentale importanza, quasi sacralità, al rispetto dell’ambiente e dei nostri terreni Nadia Savino (imprenditrice dell’azienda di famiglia “Azienda Agricola BioLu”). Per migliorare l’ecosostenibilità Nadia propone diverse soluzioni, che integrino tecnologie innovative dell’agricoltura di precisione. Come la raccolta del grano antico tramite la tecnologia 4.0, o l’utilizzo del NIR per prevedere la tempistica ottimale del raccolto, evitando fungini e microtossine, e gestire l’elemento biologico nel momento migliore possibile. L’elemento cruciale è l’utilizzo della Blockchain. Una serie di macchine che lavorano in IOT, inviano informazioni al cloud centrale, che li inserisce successivamente nella Blockchain. Senza poter essere modificate. Certificando così tutti i passaggi e ciò che accade nei campi.

Un Bot per amico

L’ultima azienda a presentare la propria idea di innovazione è Vectis, con il suo progetto SmartField. Luca Capobianco (co-fondatore), illustra anch’egli la necessità dell’utilizzo delle tecnologie di agricoltura di precisione. Nel farlo, fa una precisa distinzione: da un lato coloro che ne hanno compreso l’utilità e quindi la adattano alla propria azienda; dall’altro lato invece i più restii che sostengono “abbiamo sempre fatto così”. La strategia di SmartField si basa sulla creazione di una rete di sensori e centraline che raccoglie dati da campi sanniti utilizzando degli algoritmi. Ciò comporta accessibilità, fruibilità, scalabilità e sostenibilità per l’agricoltore e per il suo terreno. L’elemento di innovazione è la creazione di un chatbot (Ubaldo). Un attore virtuale con il quale si chatta attraverso Telegram. Il ciclo non viene interrotto, dopo che il server ha elaborato i dati in seguito ad un avviso, viene inviato una notifica sul proprio smartphone. Inoltre è possibile inviare e ricevere comandi tramite la chat. Nessun trattamento alla cieca: l’obiettivo di Vectis.

Spazio alle idee 

Nel pomeriggio, è stato presentato un nuovo evento “Startup Meet Benevento“. Alla sua prima edizione, il convegno aveva come obiettivo la contaminazione di idee e risorse tra le varie startup che si sono presentate. Un momento di forte innovazione, in cui, le aziende, avevano la possibilità di conoscere persone del proprio settore o addirittura integrarsi in progetti fuori dal proprio ambito. Tra le aziende, erano presenti anche alcune tra quelle partecipanti all’evento mattutino, come AGRODIGIT. Diverse idee e tecnologie messe in mostra riguardanti sostenibilità, IOT, realtà virtuale, 3D e molto altro ancora. Con la speranza che sempre più persone, sopratutto i giovani, possano sentirsi ispirati, esprimendo le proprie idee, investendoci e radicandole nel proprio territorio d’origine.

In evidenza

Agricoltura di precisione: 10 progetti PSR 2014-20 (1)

Il PSR 2014-20 è una misura messa in atto dall’Unione Europea per favorire lo sviluppo e la cooperazione tra i diversi attori della comunità europea. Andiamo a vedere quali sono i migliori progetti italiani.

L’Italia è un paese caratterizzato, dal punto di vista agricolo, da dimensioni limitate, scarsa organizzazione e bassa propensione all’Innovazione. A questo si aggiungono condizioni di contesto geografico, demografico, socio-economico ed infrastrutturale poco favorevoli. La comunicazione è difficile, sopratutto nelle zone rurali, e la realizzazione di economie di scala è più complicata per le attività agricole. Per contrastare questi ed altri limiti alla diffusione dell’innovazione dell’agricoltura di precisione, l’UE attua una serie di misure di sviluppo per le aree rurali. In particolare, la Misura 16 del PSR prevede appunto azioni di cooperazione tra centri di ricerca, aziende di servizi ed agricole, tese a stimolare il traferimento tecnologico e le pratiche più innovative. Andiamo quindi a vedere quali sono i progetti più interessanti finanziati in Italia nel 2019 per l’agricoltura di precisione, e cosa possiamo attenderci come risultati concreti nel breve periodo.

La misura 16 per l’agricoltura di precisione

Parte della programmazione PSR ha come obiettivo quello di incoraggiare la cooperazione tra gli operatori della stessa filiera a lavorare e promuovere l’integrazione attraverso accordi di partenariato di scopo. Di conseguenza, l’azione non può però essere utilizzata per sostenere attività ed investimenti già in atto, ma solo per realizzare nuovi progetti nelle tematiche riguardanti: innovazione in agricoltura, turismo rurale, contrasto ai cambiamenti climatici, agricoltura sociale, educazione alimentare e ambientale. Ad oggi l’Emilia Romagna sembra essere la regione più attiva con circa 128 progetti finanziati. Vediamone qualcuno.

Lotta agli antibiotici nella suinicoltura con il progetto Antibiotic-Free

L’utilizzo di antibiotici nella suinicoltura è un probema sia pe la salute animale che per la qualità stessa della carne ottenuta. Il progetto Antibiotic-Free – Riduzione dell’impiego di antibiotici nell’allevamento del suino pesante mira proprio alla riduzione nell’utilizzo degli antibiotici negli allevamenti suini, attraverso un monitoraggio costante dell’area di allevamento. Il progetto si sviluppa su circa dieci allevamenti di suini nel territorio Emiliano ed ha l’obiettivo di diminuire l’uso di antibiotici proprio per ottenere una carne di qualità superiore. Quindi gli indicatori utilizzati sono appunto quelli riguardandi l’analisi sanitaria, la mortalità, i consumi alimentari, resa del mangime e resa di macellazione. Inoltre, durante il macello, verrano effettuati dei rilievi per la diagnosi di patologie e la creazione di una strategia di terapia mirata. Ogni singolo allevamento avrà il proprio feedback, confrontando risultati ottenuti con l’utilizzo dell’antibiotico e con il nuovo metodo in riduzione.

Cavin – Cavitazione vinacce per creazione di energia

La valorizzazione deli scarti della produzione vitcola è invece il tema centrale del progetto CaVin Cavitazione vinacce per valorizzazione a fini energetici attuato nella zona di Reggio Emilia.

Il progetto ha l’obiettivo di ottenere energia elettrica dalle vinacce delle uve, attraverso un processo detto di ‘cavitazione’. Processo appunto che permette l’ottenimento di biogas dalle uvacce . Nel progetto sono quindi coinvolte un’azienda agricola con un impianto di biogas ed un’azienda vitvinicola che mette a disposizione i propri scarti di lavorazione. Il soggetto capofila è quindi il Centro Ricerche Produzioni Animali – C.R.P.A. S.p.A..

Il progetto vuole dunque fare da volano per l’organizzazione di una filiera che unisca aziende agricole, impianti e sistemi per la valorizzazione energetica degli scarti della produzione agricola

Quasar – riduzione nell’uso di funghicidi in viticoltura

Altro progetto in ambito vitivinicolo è quindi Quasar (QUALITA’ E SOSTENIBILITA’ DEI VINI TIPICI DELL’ARETINO). Attuato nell’area dell’Aretino, il progetto ha come obiettivo la diffusione di conoscenze e tecnologie per la sostenibilità ambientale in viticoltura di precisione. Di consuguenza il progetto prevede l’installazione di 10 stazioni meteorologiche dislocate in maniera omogenea sul territorio. Le centraline metereologiche grazie alla spazializzazione dei dati raccolti riescono a caprire un totale di 812 ettari di vigne. I dati raccolti vengono poi analizzati da un DSS (Decision Support System), restituendo indicazioni puntuali sullo stato del rischio di infezione dei vigneti. L’analisi dei dati microclimatici e il supporto dato dal software nella strategia di difesa, permetto un risparmio atteso del 50% di trattamenti anno su anno. Nel progetto infine figurano la Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino ed il CREA VE di Arezzo.

Innovazioni biotecnologiche e agricoltura di precisione con il progetto Breednet

Inoltre, progetto molto interessante messo in atto nella regione Liguria è “Breednet“. Un progetto quindi che si concentra sul miglioramento biologico delle varietà floricole attraverso l’ibridazione. In altre parole il GOI si propone l’introduzione di nuove varietà di fiori, l’utilizzo di energie rinnovabili e l’applicazione di tecniche di agricoltura di precisione. Partner del progetto sonoquindi Confagricoltura Liguria, CREA FSO (Unità di ricerca per la Floricoltura e le Specie Ornamentali) e l’azienda agricola Andrea Mansuino.

Vintes – viticoltura di precisione a 360 gradi

Chiudiamo infine con un interesante progetto attuato questa volta in Sud Italia. V.In.Te.S Viticoltura Innovazione e Tecnologia per i vini Sanniti è un progetto attuato nell’aria del Sannio Falanghina (città europea del vino 2019) che si pone l’obiettivo di diffondere le più avanzate tecniche relative alla viticoltura di precisione nelle medie e piccole aziende dell’area. Nel progetto vengono quindi sviluppate nuove tecnologie software per la raccolta e la gestione integrata dei big data in viticoltura. Il progetto prevede l’applicazione e la diffusione di una corretta e sostenibile architettura di tecnologie digitali per le piccole e micro-imprese vitivinicole.

Progetto, obiettivi e partner

La parte più innovativa del progetto prevede appunto lo sviluppo di uno strumento hardware/software in grado di raccogliere e gestire i dati georeferenziati in maniera automatica e semplificata. Così facendo è possibile supportare il produttore su importanti decisioni produttive strategiche (gestione suolo, parete vegetale, e difesa fitosanitaria) in maniera semplificata ed accessibile. Il prototipo sarà reso disponibile in maniera gratuito alla fine dello sviluppo progettuale.

Inoltre il sogetto capofila è questa volta una startup sannita, AGRODIGIT s.r.l. che ha ad oggetto appunto lo sviluppo e la diffusione di tecnologie digitali, per l’agricoltura di precisione, di facile accesso per le imprese agricole di ogni tipologia.

In evidenza

Come migliorare la tessitura dei suoli e la biodiversità con la viticoltura di precisione in tre semplici step: il progetto Vitisom

Life Vitisom è tra i progetti italiani più interessanti e all’avanguardia per quanto riguarda il settore vitivinicolo. Insieme al supporto dell’Unione Europea, ha in mente il problema da risolvere e la soluzione da attuare, con degli obiettivi incentrati sulla coltivazione integrata e biologica.
Scopriamo di più.

Il 29 novembre 2019, a Borgonato (BS), la viticoltura di precisione sarà protagonista di un evento sulla biodiversità e sul mercato del vino. L’evento, organizzato dall’Università degli studi di Milano, è legato ad un progetto partito in Lombardia: “Life Vitisom“. Scopriamo di cosa si tratta, i partner e gli obiettivi del progetto.

Il progetto

Life Vitisom rientra nel programma “Life” dell’Unione Europea, creato nel 1992 con lo scopo di finanziare azioni a favore del clima e dell’ambiente. I finanziamenti messi a disposizione, che raggiungono i 3.4 miliardi di euro, riguardano il periodo 2014-2020. Vitisom è il progetto italiano, nato nel 2016 in Lombardia, che si dedica all’evoluzione della viticoltura di precisione, con l’aiuto di tali finanziamenti europei. Con una durata di 3 anni e mezzo, si articola in tre principali azioni di “implementazione tecnica”:

  1. Progettazione tecnica e sviluppo dei prototipi: mettendo a disposizione una macchina innovativa per ciascun contesto vitivinicolo identificato;
  2. Prove in campo e validazione dei prototipi nel settore vitivinicolo: validando una macchina che possa essere utilizzata in tutti i contesti vitivinicoli europei, attraverso la verifica del suo corretto funzionamento in differenti scenari.
  3. Sviluppo di una strategia di valorizzazione per la diffusione del modello: definendo una strategia di tutela della proprietà intellettuale e dei diritti di sfruttamento dei risultati (IPR), al fine di garantirne una corretta condivisione tra i partner.

Il problema

Ciò che questo progetto cerca di combattere è la crescente diminuzione del contenuto in sostanza organica nei suoli vitati. La presenza della sostanza organica nei terreni è fondamentale in quanto: aumenta la fertilità (grazie alla presenza di azoto stabile e di un insieme di elementi nutritivi per la vite); migliora la struttura del suolo, la ritenzione idrica e le proprietà chimiche, fisiche e biologiche del suolo efficiente. Questa diminuzione è stata provocata a causa di sistemi di coltivazione intensiva che hanno provocato una riduzione della distanza tra le file e dell’evoluzione tecnologica della meccanizzazione del vigneto.

La soluzione “Vitisom”

Per risolvere queste problematiche, Life Vitisom, ha in mente di utilizzare un sistema innovativo per la gestione della concimazione organica dei vigneti. Così facendo, si combatte l’erosione della materia organica, migliorando omogeneità e qualità dei suoli vitati. Elemento fondamentale di questa strategia è l’utilizzo di concimi organici, che favoriscono la conservazione e la restaurazione delle sostanze organiche. Questo secondo i criteri del programma europeo “Life” per la coltivazione integrata e biologica.

Gli obiettivi

Quindi, l’obiettivo fondamentale del progetto Vitisom, è la creazione di tecnologie innovative per la gestione della concimazione organica del terreno. Questo, è possibile attraverso l’utilizzo della VRT (tecnologia a rateo variabile), così da sostenere la distribuzione del concime organico. Tecnologia alquanto inusuale per il settore vitivinicolo. Oltre a questo, fondamentale è l’approccio più sostenibile nella gestione del suolo in viticoltura e la definizione di un quadro completo sulle strategie che è possibile adottare sulla gestione del suolo vitato.

I partner

Il progetto presenta un gruppo di partner davvero molto ampio. Il coordinatore è il Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali della già citata Università di Milano. Insieme ad essa troviamo: l’Università degli studi di Padova e il Consorzio Italbiotec; tre aziende, tra cui la capofila è Guido Berlucchi & C. SpA, Castello Bonomi Tenute in Franciacorta e Azienda agraria degli Azzoni Avogadro Carradori; infine, nell’ingegneria applicata al settore agricolo e ambientale troviamo Casella Macchine Agricole Srl e West Systems Srl.

Parola d’ordine: biodiversità

A causa della trasformazione e dello sfruttamento di aree naturali, troppo spesso, viene meno la biodiversità (l’insieme delle varietà di organismi viventi, nelle loro diverse forme, nei rispettivi ecosistemi) di questi terreni. Ed è per questo che la sua protezione deve necessariamente rientrare nella strategia delle pratiche agricole. E’ stato creato, a questo proposito, un esperimento chiamato “Choice Experiments” che serve a stimare il valore del marchio sulla base della domanda potenziale del prodotto. Nel caso di Life Vitisom l’esperimento verrà effettuato in occasione di eventi aperti al pubblico in ciascuna delle aziende partner. Esso prevede la somministrazione di un questionario tramite il quale si chiede al consumatore di esprimere l’opzione di scelta preferita tra quelle proposte. Determinando così la possibile creazione di un marchio di biodiversità in vigna, che attesterebbe l’applicazione di pratiche agronomiche, che promuovono una maggiore biodiversità nell’agroecosistema rispetto alle pratiche di viticoltura convenzionale. 

In evidenza

Agritechnica 2019 e non solo: gli eventi autunnali sul tema dell’agricoltura di precisione

Le innovazioni che riguardano l’agricoltura di precisione non si fermano di sicuro, e per questo, in ogni angolo del mondo, vengono svolti eventi in cui presentarle. Scopriamo quali sono in Europa, e nel mondo, quelli pianificati tra ottobre e novembre.

Agricoltura di precisione in continua evoluzione e gli eventi a riguardo non mancano. Dalla Germania a Dubai, passando per l’Italia. Vediamo di cosa trattano nello specifico gli eventi, dove si sono svolgono, e quali sono state le innovazioni in campo agricolo.

La Germania che premia

Dal 10 al 16 novembre, ad Hannover, si tiene uno degli eventi più importanti del settore agricolo: “Agritechnica“. L’evento è un’occasione per presentare le novità del settore e premiare le innovazioni che destano più interesse. Oltre che per nuovi macchinari che semplificano il lavoro in campo, per quanto riguarda nello specifico l’agricoltura di precisione, è stata premiata (con una medaglia d’argento) un’azienda che ha presentato un nuovo sistema ISOBUS (protocollo internazionale per la comunicazione elettronica nelle macchine agricole). AGXTEND è l’azienda in questione, che debutta a questo evento, trionfando, grazie al suo sistema ISOMAX. Questo sistema riguarda un pacchetto che permette di rendere più semplice i processi digitali in agricoltura, sia di gestione che a livello lavorativo. Inoltre permette anche il riconoscimento automatico degli attrezzi, facilitandone l’uso. L’hardware del sistema è certificato da AEF (Agricultural Industry Electronics Foundation), mentre il software è open source e disponibile per tutti i marchi.

Il clima cambia: workshop sulla nutrizione di precisione

Il clima e l’efficienza alimentare, sono stati questi i contenuti principali del workshop tenuto da LievitaMente, con la collaborazione dell’azienda Phileo By LeSaffre, alla “74a Fiera Internazionale del Bovino da Latte” che si è tenuto a Cremona. Un focus, quindi, sul rapporto tra performance e sostenibilità, e dell’utilità della nutrizione di precisione. Cambiando il clima, cambia anche la qualità e la quantità dei foraggi che vengono somministrati alle bovine da latte. A livello fisiologico dell’animale ciò comporta dei cambiamenti. Ma in che modo è utile in questo caso la nutrizione di precisione? Rendendo efficiente l’alimentazione degli animali, quando, nel foraggio, può capitare una dispersione delle quote extra di energia in ciò che mangiano (emicellulosa, cellulosa ed altre fonti). Quindi recuperare queste quote, così da riutilizzarle, e diminuire l’utilizzo degli additivi.

Global Grad Show

A Dubai invece, dal 12 al 16 novembre, si terrà la “Dubai Design Week“, al cui interno ci sarà il “Global Grad Show“, uno spazio interamente dedicato alle università, ai giovani provenienti da ogni parte del mondo e alle loro innovazioni. Innovazioni di ogni genere, così come anche di agricoltura di precisione. Infatti, durante la manifestazione, è stato presentato “Polino“, un drone del tutto innovativo. Dietro al progetto c’è Juan José Martínez Guerrero, dell’Istituto Europeo di Design, in Spagna. L’elemento rivoluzionario di questo particolare aeromobile è la capacità di monitorare, gestire ed estendere il processo di impollinazione naturale nelle zone in cui c’è più bisogno. Senza intaccare o violare l’ecosistema.