La rubrica ‘Innovazione’ della rivista ‘I Grandi Vini’ elegge V.In.Te.S. miglior progetto di innovazione vitivinicola in Campania

Il progetto campano V.In.Te.S. viene definito il più innovativo dalla rivista I Grandi Vini, che gli dedica un articolo. Vediamo di cosa si tratta.

Dalle innovazioni dei giovani imprenditori agricoli, alle nuove modalità di comunicazione, passando per innovazioni di carattere digitale e sostenibile. La rivista I Grandi Vini da ampio spazio alla tematica innovazione in agricoltura attraverso una rubrica dedicata. La Campania è oggetto di attenzione nel numero 112 di gennaio-febbraio (il primo di quest’anno) protagonista con un suo progetto finanziato all’interno del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) Campania, attuato nel Sannio sulla filiera vitivinicola: il progetto V.IN.TE.S (Viticoltura Innovazione e Tecnologia per i Vini Sanniti).

Agricoltura di Precisione

L’agricoltura di precisione non è solo espressione di tecnologie di nuova generazione da applicare in campo, ma un approccio innovativo al mestiere più antico del mondo. L’agricoltura 4.0 è quindi un approccio di lavoro basato sulla raccolta sistematica di dati in campo (big data), la lavorazione degli stessi e l’ottenimento di informazioni analitiche (intelligenza artificiale), in grado di elevare il gestore agricolo da contadino a manager aziendale.

Queste tecnologie rientrano in quella che viene definita Agricoltura 4.0, e cioè una super tecnologia in grado di ricavare informazioni e suggerimenti di ottimizzazione agronomica, sulla base di una serie di dati riferiti a zone con caratteristiche simili (variabilità spaziale) e in diversi anni o stagioni (variabilità temporale).

La tecnologia, attraverso l’utilizzo di specifici algoritmi inseriti nei software di Supporto Decisionale, forniscono informazione centrali per l’ottimizzazione produttiva e la massimizzazione del reddito d’impresa. Le informazioni ottenute, infatti, permetteranno una migliore gestione degli input produttivi.

Il Progetto V.IN.TE.S

Sulla base di questo approccio, il progetto V.In.Te.S., promosso e coordinato da Agrodig.it, è l’esempio dell’applicazione dell’agricoltura 4.0 alle aziende vitivinicole di piccole dimensioni.

Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo e la messa in campo di un asset di tecnologie di ultima generazione (4.0), adatte alla piccola dimensione aziendale in termini di costo/beneficio. Inoltre c’è lo sviluppo di un un software di supporto decisionale molto semplice ed intuitivo da utilizzare. Il progetto vuole infatti colmare il gap nella diffusione delle tecnologie relative all’agricoltura di precisione in vitivinicoltura, dovuto principalmente al percepito elevato costo delle tecnologie ed alla scarsa alfabetizzazione digitale dei gestori aziendali in Italia.

“Attraverso il trasferimento tecnologico vogliamo consolidare l’ammodernamento del comparto vinicolo del Sannio con ricadute sul territorio in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica” dichiara Valentino Salvatore, amministratore di Agrodig.it.

Il progetto è sviluppato all’interno di un Gruppo Operativo per l’Innovazione (GOI) costituito da: il capofila Agrodig.it, startup specializzata nello sviluppo e trasferimento di tecnologie digitali in agricoltura; CREA Viticoltura ed Enologia; il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio; la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) Benevento; e tre aziende vitivinicole della zona Sannio Falanghina che si sono prestate alla sperimentazione: Il Poggio Vini, Torre dei Chiusi di Domenico Pulcino ed Azienda Agricola Eleonora Morone. Ognuna di esse ha delle dimensioni e delle caratteristiche molto diverse e grazie a questa varietà sarà possibile creare, all’interno del progetto, standard tecnologici e pratiche compatibili con il maggior numero di aziende possibile a livello territoriale e nazionale.

L’innovazione

Come accennato precedentemente, l’obiettivo del progetto è quello di diffondere nelle aree vitivinicole tra le più importanti pratiche e tecnologie di avanguardia da un lato, e quella di rendere la tecnologia sostenibile da un punto di vista economico e gestionale ad un numero più grande possibile di aziende dall’altra. Di conseguenza sarà trasferibile anche al di fuori della zona del Sannio, permettendo l’applicazione in tutta Italia e non solo. Ed è adattabile ad ogni tipologia di azienda. Il progetto si rivolge sopratutto alle piccole e medie imprese, che rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto produttivo italiano. L’innovazione quindi sta proprio nel creare “un vestito su misura” a delle realtà produttive specifiche. Piuttosto che trasferire modelli tecnologici sviluppati su specifiche ed esigenze completamente diverse.

Le ricadute

Come sottolineato precedentemente, le ricadute di questo progetto sul territorio sono da interpretare in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Ambientale in quanto l’agricoltura di precisione permette un efficientamento degli input produttivi (ore macchina, fitofarmaci, acqua etc.). Questo permette un risparmio, e quindi un impatto positivo in termini ambientali. Da questo ne consegue un impatto sociale importante in termini di salubrità dei territori. Così come la creazione di un modello di sviluppo tecnologico completamente sostenibile per aziende, territori e mercati. Economica per le stesse aziende. In quanto in grado di sviluppare un modello di innovazione tecnologica per realtà di piccola dimensione che troppo spesso vengono tagliate fuori dal discorso di ottimizzazione della redditività aziendale.

L’Agricoltura di Precisione conviene: 5 buoni motivi per rendere più redditiva la tua azienda

I motivi per integrare l’Agricoltura di precisione nelle aziende aumentano sempre di più. In questo articolo, vediamo come la digitalizzazione abbia come obiettivo quello di avere un enorme impatto sul lavoro delle aziende.

Mentre le note scritte a mano e i fogli di calcolo convenzionali diventano un ricordo del passato, la tenuta dei registri digitali sta diventando fondamentale, anche in agricoltura. I sistemi di gestione delle aziende agricole (FMS) e le app, ormai, fanno gran parte del lavoro di elaborazione dei dati, così da rendere il lavoro dell’agricoltore più fluida. Abbracciando la digitalizzazione nella propria attività, le informazioni e i dati vengono comodamente archiviati, e possono essere immediatamente condivisi con un clic sul pulsante di qualsiasi dispositivo a scelta, con qualsiasi membro del team. 

È tempo di riporre le penne, e utilizzare un sistema di gestione per risparmiare tempo, aumentare la precisione della pianificazione, prendere decisioni tempestive e semplificare le relazioni. Un altro tassello importante per l’agricoltura di precisione.

I vantaggi del digitale

Diamo un’occhiata ad alcuni vantaggi chiave che la digitalizzazione dei dati aziendali comporta:

Migliorare la collaborazione tra il team dell’azienda agricola

Quando tutti i membri del team dell’azienda agricola hanno accesso a tutti gli eventi in corso, la collaborazione migliora in modo significativo. Cliccando un pulsante, il team, insieme ai partner di fiducia, può condividere e comunicare le rispettive attività. La possibilità di connettersi con i propri partner e/o collegare diverse fonti di informazione rafforzerà le relazioni.

Tutto ciò, però, comporta una preoccupazione legata ala privacy delle informazioni personali. La digitalizzazione, infatti, richiede una sicurezza di prim’ordine e un buon sistema di gestione prenderebbe in considerazione l’uso della condivisione basata su autorizzazioni. Con il sistema di gestione corretto, è possibile configurare impostazioni di autorizzazione personalizzate e avvisi per consentire il flusso di informazioni tra il team.

Fornire decisioni tempestive

Nelle stagioni critiche in cui non c’è mai abbastanza tempo, avere accesso agli attuali record dell’azienda agricola a portata di mano, permetterà di agire rapidamente, e con sicurezza, in tempo reale. Inoltre, avendo a portata di mano anche le informazioni storiche, si può facilmente fare riferimento ai record per la pianificazione futura. Ancora più importante, il trasferimento digitale di informazioni funziona in entrambi i modi, quindi oltre a fornire le informazioni del team della propria attività, c’è la possibilità di ottenere consigli dai consulenti di fiducia tramite sistema di gestione o l’app. Qualsiasi azione che bisogna svolgere durante la stagione è a portata di mano, sia che si comunichi con operatori, manager, scout o persino con l’agronomo indipendente.

Avere un quadro accurato della propria azienda

La gestione dei record digitali significa che ora si ha a propria disposizione una conoscenza costante e aggiornata di tutte le attività aziendali. Funzionalità come l’inoltro automatico delle informazioni, come le condizioni meteorologiche sul campo e la fase di crescita, aiutano a prendere decisioni stagionali. È possibile generare report su acri di semina, applicazioni e prodotti, e monitorare in modo efficiente lo spostamento dell’inventario. Infine, si può pianificare e assegnare le attività al team all’istante, in modo che tutti sappiano cosa sta succedendo in ogni momento senza dover interrompere il lavoro.

Spesso però preoccupa la funzionalità effettiva della rete internet, con tutte queste funzionalità. D’altro canto, se ci fossero delle problematiche, il sistema mette a disposizione tutta una serie di funzionalità offline che è importante conoscere e saper gestire.

Migliore accesso alle informazioni

Agendo come un hub centrale per il lavoro, i record digitalizzati sono accessibili e condivisibili praticamente ovunque nel team. Il sistema di gestione, utilizzato in maniera corretta, può migliorare le funzioni operative mantenendo le informazioni sicure e riservate. Niente più tempo perso nella ricerca di scartoffie dei documenti storici dell’azienda: ora sono al sicuro per il futuro.

Ora di risparmio nel tempo di amministrazione

Sappiamo tutti che il tempo è denaro e l’incorporazione di un sistema di gestione per i registri dell’azienda può far risparmiare tempo e ore di manodopera. Laddove in passato si potrebbe aver trascorso ore ed ore a svolgere le tradizionali attività di conservazione dei record, le funzioni automatizzate all’interno di un sistema di gestione possono concedere molte più ore di tempo libero.

Il sistema giusto

Vedere i vantaggi dell’adozione di un sistema di gestione per la tenuta dei registri dell’azienda agricola è facile. Decidere quale si adatta alle esigenze della propria operazione individuale può essere un po ‘travolgente. Dato che ci si trova sempre più di fronte a una vasta selezione di strumenti digitali, si dovrebbe considerare una soluzione completa che funge da hub centrale per fornire informazioni accurate a portata di mano per migliorare la produttività complessiva, riducendo al minimo le interruzioni delle operazioni quotidiane e dei flussi di lavoro .

Quindi, come si seleziona e si integra il miglior sistema di gestione per le proprie esigenze di conservazione dei dati? Diamo un’occhiata ad alcune delle caratteristiche che un sistema di gestione completo dovrebbe fornire:

Collaborazione

Per migliorare le prestazioni generali. Ciò include elementi quali la connettività con l’intero team per una gestione più efficiente delle persone, la capacità di visualizzare i piani di raccolta, un modo per tenere traccia dell’inventario e gestire i registri delle attrezzature; anche offline.

Integrazione

Per automatizzare la raccolta dei dati. La piattaforma dovrebbe avere numerose connessioni con sensori, hardware e altri software. Più API (Application Programming Interface) sono presenti nel sistema di gestione, meno dati dovranno essere inseriti e più potente sarà il sistema di gestione per l’azienda.

Fornitori di servizi

Per consentire l’integrazione di  fornitori di servizi di terze parti fidati e il loro software. La piattaforma dovrebbe funzionare con i fornitori di servizi attuali e affidabili, consentendo nel contempo a tali fornitori di servizi di essere più efficienti nella fornitura dei servizi in azienda.

Sicurezza

Linee guida rigorose per la sicurezza e la privacy dei dati dovrebbero essere importanti per ogni membro del team, incluso il provider del sistema. L’uso di impostazioni e avvisi basati su autorizzazioni dovrebbe essere una delle funzionalità principali incorporate in un buon sistema di gestione o app. Ci deve essere la sicurezza che i propri dati siano in buone mani.

Proprietà dei dati

L’incertezza sulla proprietà dei dati probabilmente rende diffidenti su quale azienda lavorare. Un sistema di gestione efficiente e di alta qualità comunicherà chi possiede i dati e cosa significa realmente proprietà. Alcune piattaforme condividono persino le entrate con le aziende agricole che scelgono di partecipare.

Coltivazioni potenziate

Conoscere la propria terra e il sistema di gestione fungerà da hub centrale per l’attività rendendo accessibili i record digitalizzati.

Indipendenza

C’è bisogno di una consulenza indipendente nel proprio interesse e non connessa alla vendita di altri prodotti.

Formazione

Creando una squadra forte, per portare nuove idee, competenze e strumenti per la tenuta dei registri renderà il processo decisionale più semplice e di grande impatto.

Dato ed informazione in agricoltura di precisione

Dato e informazione sono 2 elementi dalla quale ogni azienda, sopratutto in agricoltura, non può prescindere. Ma spesso vengono confusi tra loro. Analizziamo perché in realtà sono 2 realtà completamente diverse.

Il concetto di Agricoltura 4.0 si basa sull’utilizzo dei dati e lo sfruttamento delle informazioni derivanti per prendere decisioni strategiche. Sebbene questi due termini possano suonare simili, hanno una natura molto diversa, ed è bene capirne il significato e l’importanza che questi ricoprono in agricoltura di precisione.

Il sistema informativo aziendale (SIA)

Il Sistema Informativo Aziendale (SIA) è fondamentale all’interno di un’azienda agricola che adotta agricoltura di precisione, in quanto necessario alla gestione delle informazioni attraverso i vari ambiti decisionali. Essendo l’informazione un elemento immateriale, è importante che ci sia un elemento materiale all’interno del processo informativo che dia l’opportunità all’agricoltore di prendere la migliore decisione possibile. Ed è questo il compito del sistema informativo. Infatti, il SIA permette, prima di tutto, di raccogliere dati in ogni singolo evento produttivo. Di conseguenza, sarà possibile elaborare ed archiviare questi dati grazie all’utilizzo di modelli e database adattati al tipo di decisione da prendere. Infine, prendere i dati accuratamente elaborati e trasformarli in informazione. Per fare tutto ciò, il SIA, necessita di elementi hardware e software che completino il processo di trasformazione del dato in informazione. Hardware e software interagiscono tra di loro, attraverso determinati sottosistemi: sistemi operazionali e sistemi informazionali.

Sistemi operazionali

Un sistema operazionale è dato dall’infrastruttura informatica su cui si basano le decisioni dei processi operativi. Grazie ad esso, l’azienda è in grado di svolgere tutta una serie di azioni: pianificazione e gestione delle operazioni, vendita dei prodotti, erogazione dei servizi. Il sistema permette la risoluzione di problemi attraverso una sequenza di passaggi elementari. Gestendo il flusso di informazioni all’interno di schemi ben definiti, si riduce al minimo l’errore.

Le funzioni principali dei sistemi operazionali sono:

  • Monitoraggio: raccolta di dati relativi al processo produttivo;
  • Documentazione: disposizione delle informazioni a seconda della tempistica e della figura decisionale a cui sono destinate;
  • Controllo operativo: messa in atto di procedure e flussi predefiniti e controllati, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’errore, automatizzando i vari processi.

Sistemi informazionali

I sistemi informazionali, invece, sono necessari nel dare assistenza agli addetti all’interno del processo decisionale, mettendo a disposizione diverse prospettive dei dati. Questo è possibile attraverso delle analisi interattive, un confronto tra i diversi quadri di sintesi, strumenti necessari nel trovare elementi di aggregazione/singolarità/correlazione, e infine utilizzando i dati operativi per effettuare simulazioni che possono aiutare a prendere decisioni per il futuro.

Elemento fondamentale dei sistemi informativi, e in agricoltura di precisione, è la presenza di un archivio di dati, che deve essere altamente strutturato, così da poter contenere più informazioni possibili (coerenti e indispensabili), con l’obiettivo di ridurre i tempi di indecisione. Inoltre deve essere aggiornato tempestivamente con dati recenti e completi, e facilmente interrogabile a seconda della problematica in atto.

Il ciclo di vita dato-informazione in agricoltura di precisione

Dovrebbe essere chiaro, a questo punto, che dato ed informazione non sono sinonimi. Anzi, l’informazione è il risultato di un processo di trasformazione applicato al dato, sulla base di un obiettivo che l’azienda ha in mente di raggiungere. Vediamo come funziona il processo di trasformazione.

Esistono 4 fasi fondamentali del ciclo di vita che porta un dato a diventare informazione:

  1. Raccolta dei dati
  2. Elaborazione dei dati
  3. Analisi e valutazione dei dati
  4. Utilizzo dell’informazione

Raccolta

Allo stato iniziale, il dato, è grezzo. La sua raccolta è possibile attraverso una specifica azione: il monitoraggio.

Abbiamo 2 tipi di monitoraggio:

  • Monitoraggio ambientale: osservazione di variabili fisico-chimiche presenti nell’ambiente in cui è in atto l’attività produttiva. Nel nostro caso ci riferiamo a variabili di tipo pedologico e/o meteorologico. Tra i tipi di tecnologie che vengono utilizzate troviamo sensori, le reti cellulari necessarie per i dispositivi di analisi (smartphone, tablet, pc) e quelle per gli ISOBUS. Ma anche Sistemi di Gestione dei Database (DBMS) e Sistemi di Informazione Geografica (GIS);
  • Monitoraggio produttivo: composto dal monitoraggio colturale che viene effettuato sulle coltivazioni nel corso dell’anno, e dal monitoraggio operativo che raccoglie dati in relazione alle attività aziendali e del personale. Rientrano in queso caso tecnologie come dispositivi per il telerilevamento prossimale o remoto, sensori, reti cellulare e wi-fi, DBMS, GIS, Sistemi satellitari globali di navigazione (GNSS) e infine gli aerei a pilotaggio remoto.

Elaborazione

Effettuati i dovuti monitoraggi, in uno specifico momento temporale, possiamo ricavare quindi quel dato grezzo di cui parlavamo. Essendo grezzo il dato ha bisogno di essere elaborato, raffinato. Per farlo, vengono messe in atto tutta una seria di procedure di trattamento: archiviazione, calcolo, selezione, aggregazione, interazione e interpretazione, attraverso specifici hardware e software. Tutto ciò senza dare alcun giudizio. Compito che spetta alla fase successiva: analisi e valutazione.

Analisi e Valutazione

E’ la fase più difficile da automatizzare, in quanto entrano in atto fattori di valutazione oggettiva e soggettiva. Per rendere però il processo più semplice, ed aiutare i decisori a fare le scelte più logiche in base al tipo di situazione, vengono utilizzati software specifici. Tra questi software due sono quelli principali: Sistemi di Supporto Decisionale (DSS) e Sistemi di Supporto Manageriale (MSS).

L’informazione

Dopo questo lungo processo, fatto di valutazioni e decisioni, prese da persone dedicate e da tecnologie e innovazioni correlate all’agricoltura di precisione, riusciamo finalmente ad estrapolare l’informazione dal dato. Ma una volta ottenuto, cosa ne facciamo dell’informazione? Ci sono due soluzioni: una intra-aziendale ed una extra-aziendale.

Quella intra-aziendale permette di gestire l’informazione come un fattore, e quindi di reintegrarla nel ciclo di vita del dato, così da avere elementi nuovi che possono migliorare ed aggiornare il processo produttivo. Quella extra-aziendale vede l’informazione come un prodotto, e viene utilizzata per documentare e certificare l’effettiva qualità e le modalità dei processi di coltivazione aziendali e dei prodotti venduti, così come l’indicazione dei prodotti utilizzati.

Insomma un processo lungo, ed elaborato, ma che è necessario affinché ogni dato raccolto attraverso vari meccanismi e tecnologie possa essere sfruttato al meglio, al fine di ricevere infine un’informazione che migliori il processo produttivo e certifichi l’immagine dell’azienda.

Le tre più importanti novità di fine 2019 per il Precision Farming

Il 2019 volge al termine, e ci sembra giusto riassumere le ultime novità fondamentali. Con lo sguardo rivolto al futuro, con la speranza che sempre più aziende adottino innovazioni riguardanti l’agricoltura di precisione.

Nel 2019 l’agricoltura di precisione è stata protagonista di diverse innovazioni che hanno destato molto interesse, con lo scopo di migliorare l’efficienza delle coltivazioni agricole. Prima di brindare all’anno nuovo, andiamo a vedere quali sono le ultime novità, che ci permettono di capire con quale bagaglio entriamo nel 2020 agricolo.

Agricoltura di precisione a rilento

Uno studio condotto da Nomisma e Crif a febbraio su 1034 aziende agricole e 55 contoterzisti fa notare come, negli ultimi 3 anni, solo il 22% delle aziende ha investito in strumenti per l’agricoltura 4.0. La maggior parte sono aziende del Nord-Italia con un fatturato che supera i 50.000 euro/anno e un organico composto prevalentemente da millennials (18-35 anni). Le imprese italiane si stanno rendendo sempre più conto delle potenzialità che l’agricoltura di precisione può portare. Ma, sia a causa dei più restii al cambiamento, che della dimensione media delle aziende italiane, questo tipo di ricambio tecnologico stenta a decollare.

Tra le aziende prese in esame, risulta molto diffuso l’adattamento a tecnologie come guida parallela o la chiusura automatica delle sezioni della barra irroratrice. Tutto ciò in quanto di facile utilizzo, comportando praticità ed agevolazione in maniera immediata durante il lavoro. La gestione sito-specifica con mappatura dei terreni e delle produzioni, o la semina e le concimazioni a dose variabile, invece, destano ancora poco interesse.

Una maggiore informazione e formazione, da parte di aziende e associazioni resta il punto cardine anche per il 2020 per una maggiore diffusione delle conoscenze relative alla convenienza e vantaggi riguardanti l’adozione di tecnologie relative all’agricoltura di precisione e l’agricoltura 4.0.

La via del tabacco

Un settore invece, dove le innovazioni agricole vengono assimilate sempre di più, anche in Italia, è quello delle produzioni di tabacco.

Sulla base di dati messi a disposizione dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, l’Italia è il primo produttore di tabacco greggio in Europa: 50 milioni di kg ogni anno sparsi tra 4 regioni (Campania, Toscana, Veneto ed Umbria). Tra le aziende di tabacco che più stanno investendo in Italia e in ambito agricoltura di precisione troviamo Philip Morris Italia. L’obiettivo, è una trasformazione del modo di operare e dei processi della filiera agricola.

Tra le innovazioni adottate all’interno di un programma denominato “Buone Pratiche Agricole ” troviamo:

  • Stazioni metereologiche per integrare tutti i mezzi disponibili così da tenere il numero di organismi dannosi al tabacco sotto la soglia economica di danno;
  • Riduzione delle emissioni di CO2 nella produzione;
  • Sistemi di irrigazione a goccia o a pioggia in base all’andamento stagionale

Aumentare la produttività, così da migliorare la sostenibilità, questo il fine ultimo di Philip Morris.

2020 sinonimo di Intelligenza Artificiale

Se il 2019 è stato l’anno dell’automazione, tutto ciò si amplificherà nel 2020 con l’avvento, sempre più prepotente, dell’IA (Intelligenza Artificiale) in agricoltura.

Molto interessante è il nuovo Raven+ presentato dall’azienda Raven Connected (azienda canadese specializzata in progettazione e tecnologia di ingegneria focalizzata sul mercato emergente delle auto connesse per le imprese e i privati). Il prodotto, sarà presentato al Consumer Electronics Show (CES) nel gennaio 2020, e riguarda il miglioramento della sicurezza sul lavoro sia del conducente che del veicolo. Il dispositivo presenta un display molto grande, con mitigazione termica che consente al dispositivo di funzionare in situazione di calore elevato. E’ possibile inoltre rilevare le imminenti collisioni, la frenata d’emergenza e i segnali di velocità in tempo reale, trasmettendo le informazioni in maniera immediata a conducenti e passeggeri, mentre vengono documentati i dati della carreggiata.

Una tecnologia che può rivoluzionare il modo di lavorare degli agricoltori.

Agritechnica 2019 e non solo: gli eventi autunnali sul tema dell’agricoltura di precisione

Le innovazioni che riguardano l’agricoltura di precisione non si fermano di sicuro, e per questo, in ogni angolo del mondo, vengono svolti eventi in cui presentarle. Scopriamo quali sono in Europa, e nel mondo, quelli pianificati tra ottobre e novembre.

Agricoltura di precisione in continua evoluzione e gli eventi a riguardo non mancano. Dalla Germania a Dubai, passando per l’Italia. Vediamo di cosa trattano nello specifico gli eventi, dove si sono svolgono, e quali sono state le innovazioni in campo agricolo.

La Germania che premia

Dal 10 al 16 novembre, ad Hannover, si tiene uno degli eventi più importanti del settore agricolo: “Agritechnica“. L’evento è un’occasione per presentare le novità del settore e premiare le innovazioni che destano più interesse. Oltre che per nuovi macchinari che semplificano il lavoro in campo, per quanto riguarda nello specifico l’agricoltura di precisione, è stata premiata (con una medaglia d’argento) un’azienda che ha presentato un nuovo sistema ISOBUS (protocollo internazionale per la comunicazione elettronica nelle macchine agricole). AGXTEND è l’azienda in questione, che debutta a questo evento, trionfando, grazie al suo sistema ISOMAX. Questo sistema riguarda un pacchetto che permette di rendere più semplice i processi digitali in agricoltura, sia di gestione che a livello lavorativo. Inoltre permette anche il riconoscimento automatico degli attrezzi, facilitandone l’uso. L’hardware del sistema è certificato da AEF (Agricultural Industry Electronics Foundation), mentre il software è open source e disponibile per tutti i marchi.

Il clima cambia: workshop sulla nutrizione di precisione

Il clima e l’efficienza alimentare, sono stati questi i contenuti principali del workshop tenuto da LievitaMente, con la collaborazione dell’azienda Phileo By LeSaffre, alla “74a Fiera Internazionale del Bovino da Latte” che si è tenuto a Cremona. Un focus, quindi, sul rapporto tra performance e sostenibilità, e dell’utilità della nutrizione di precisione. Cambiando il clima, cambia anche la qualità e la quantità dei foraggi che vengono somministrati alle bovine da latte. A livello fisiologico dell’animale ciò comporta dei cambiamenti. Ma in che modo è utile in questo caso la nutrizione di precisione? Rendendo efficiente l’alimentazione degli animali, quando, nel foraggio, può capitare una dispersione delle quote extra di energia in ciò che mangiano (emicellulosa, cellulosa ed altre fonti). Quindi recuperare queste quote, così da riutilizzarle, e diminuire l’utilizzo degli additivi.

Global Grad Show

A Dubai invece, dal 12 al 16 novembre, si terrà la “Dubai Design Week“, al cui interno ci sarà il “Global Grad Show“, uno spazio interamente dedicato alle università, ai giovani provenienti da ogni parte del mondo e alle loro innovazioni. Innovazioni di ogni genere, così come anche di agricoltura di precisione. Infatti, durante la manifestazione, è stato presentato “Polino“, un drone del tutto innovativo. Dietro al progetto c’è Juan José Martínez Guerrero, dell’Istituto Europeo di Design, in Spagna. L’elemento rivoluzionario di questo particolare aeromobile è la capacità di monitorare, gestire ed estendere il processo di impollinazione naturale nelle zone in cui c’è più bisogno. Senza intaccare o violare l’ecosistema.

Deriva dei fitofarmaci: come contrastarla

Lo sviluppo della difesa integrata e delle sue applicazioni, sono temi di fondamentale importanza. Uno di questi è la deriva dei fitofarmaci. Proprio per questo, il 24 ottobre, grazie al progetto Train-Agro (TRAsferimento delle conoscenze e dell’ INnovazione nell’uso sostenibile dei pesticidi in AGRicOltura), è stata una giornata importante. Train-Agro, insieme ad altri partners, ha voluto dare dimostrazione dell’importanza di un sano ed ecosostenibile utilizzo degli agrofarmaci. Andiamo quindi a vedere come è nato il progetto, gli obiettivi e lo sviluppo, e chi ha contribuito alla sua costituzione, facendo un focus sulla giornata del 24 ottobre.

Il progetto Train-Agro

Questo progetto è stato co-finanziato dalla regione Lombardia, nell’ambito del FEASR – Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014­-2020, con l’obiettivo di trasferire le conoscenze e le innovazioni nel settore agricolo. I destinatari sono aziende ed imprenditori agricoli, contoterzisti, dottori agronomi e periti agrari, e infine rivenditori e consulenti. Lo scopo centrale del progetto è quello di promuovere l’importanza della sostenibilità nell’impiego dei prodotti fitosanitari. Sostenibilità di 3 tipi: economica, con una migliore gestione dei costi valutando alternative valide e meno dispendiose; ambientale, con l’approfondimento delle norme e della conoscenza riguardanti l’uso degli agrofarmaci, nell’ottica del rispetto dell’ambiente; sociale, con un rispetto per la salute dei lavoratori e dei cittadini. In più viene presentato un indicatore di impatto, che fornisce informazioni quantitative sulle strategie di difesa adottate sui propri terreni. In caso di situazioni di pericolo, questo strumento, consente misure di mitigazione del rischio.

I partners

I partners che hanno partecipato al progetto sono: Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente – Consiglio Nazionale delle Ricerche (IREA CNR) e il Parco ADDA Sud, che è l’area protagonista del progetto.

24 ottobre 2019: tempo di dimostrazioni

Il 24 ottobre, nell’ambito del progetto Train-Agro, insieme alla divisione agricola di BASF Italia, c’è stato un approfondimento sulla corretta distribuzione degli agrofarmaci, così da ridurre l’effetto deriva. La giornata si è svolta presso l’azienda agricola Nettare dei Santi (in provincia di Milano) ed erano 4 i punti cardini: l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, sistemi di agricoltura di precisione per l’applicazione degli agrofarmaci, strumenti per la gestione della deriva e applicazione pratica di campo. Infatti, con l’aiuto di aziende come Braglia (distributrice di ugelli e getti) e Bulzoni (collaudatori per tarature e certificazioni nell’utilizzo di spray in agricoltura), è stato creato un percorso sul campo, per simulare la distribuzione dell’agrofarmaco, con un colorante fluorescente sulle foglie di un vigneto. Lo scopo di tutto ciò era dimostrare i benefici di carattere ambientale e socio-economico nell’utilizzare gli agrofarmaci in maniera razionale.

Considerazioni finali

Un progetto davvero molto interessante, che mira sempre di più all’ecosostenibilità, e alla riduzione degli sprechi. L’ennesima situazione in cui, l’agricoltura di precisione, attraverso la difesa integrata e le innovazioni per l’agricoltura, possono davvero fare la differenza. 

Maker Faire 2019: va di scena l’agricoltura 4.0

Siamo stati al Maker Faire 2019 a spulciare tra le ultime novità in tema di tecnologia ed innovazione legate al mondo dell’agricoltura 4.0. Abbiamo trovato interessanti sorprese, sia per quello che riguarda gli sviluppatori, sia per le applicazioni presenti a questa edizione.  

Logo ufficiale della fiera.
Una vetrina internazionale

Maker Faire è tra i più grandi eventi internazionali dedicato al mondo dell’innovazione fai-da-te. Aziende, startup e centri di ricerca presentano le più avanzate tecnologie in ambito di sensoristica, robotica e mondo digitale. Dai robot alle protesi intelligenti, fino ad arrivare ad innovativi metodi di fare agricoltura in maniera efficiente e sostenibile per l’ambiente.

Elenchiamo quindi di seguito le più importanti innovazioni tecnologiche in ambito agricolo e di agricoltura 4.0 presentate all’evento:

Le innovazioni del CREA

CREA  – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – il principale Ente di ricerca italiano per le filiere agroalimentari, ha presentato un “trattore sensorizzato per analisi ergonomica e agricoltura di precisione”. Il trattore sfrutta circa mille sensori di pressione applicati al sedile delle macchine agricole. Questi sensori permettono la creazione di una mappa a falsi colori, in tempo reale, delle pressioni esercitate dal corpo dell’operatore sul sedile (seduta e schienale). Successivamente, la mappa, viene trasferita su uno schermo, ed è possibile individuare quali zone del corpo ricevono pressioni eccessive o pressioni a lungo termine. Un’applicazione di sicuro interesse per quanto riguarda la salubrità degli operatori sul lavoro e per la tutela della salute.

Applicazioni della difesa fitosanitaria

SIMODROFILA – E’ stata data grande attenzione anche alle applicazioni e alle innovazioni tecnologiche riguardanti la gestione della difesa delle colture. In questa direzione va il progetto pilota finanziato nell’ambito della misura 16.1 del PSR Lazio 2014-2020. Partenariato Operativo di Innovazione (POI) che riunisce CREA, ENEA, e FOSAN (Fondazione per lo Studio degli Alimenti e della Nutrizione), così come alcuni produttori di frutta dell’area Sabina (Lazio). Lo scopo del progetto è l’applicazione di nuovi metodi per una difesa integrata delle coltivazioni per la lotta agli insetti dannosi della frutta. Attraverso una rete di monitoraggio geo-referenziato, e l’utilizzo di modelli matematici, il progetto si prefigge l’obiettivo di razionalizzazione l’uso dei fitofarmaci in frutticoltura. Oltre a migliorare i modelli previsionali di sviluppo degli insetti, lo scopo è quello di sfruttare i sistemi hardware e software per diffondere le informazioni sul monitoraggio.

MP102-LABINABAG -Un prototipo di un kit diagnostico molecolare per l’identificazione del patogeno delle piante e l’applicazione della difesa integrata. Ideato dalla Dott.ssa Susanna Pecchia dell’Università di Pisa, il kit, semplice da usare, sopratutto per persone non specializzate, permette di diagnosticare il patogeno in maniera rapida ed economica. La portabilità è garantita dall’utilizzo di uno strumento di mini-PCR (Proteina C Reattiva) portatile a batteria. Fondamentale è l’analisi POC (Point of Care) che il kit può effettuare, sia nella diagnosi fitopatologica, sia nel settore agroalimentare.

Anche i robot fanno la loro parte

AURORA – Auto-Localizzazione di Robot RFID in Ambiente Indoor, è il nome del robot presentato dall’Università di Pisa. AURORA ha lo scopo di ridurre al minimo il costo e la complessità dei sensori a bordo dei robot, così da favorirne sempre la diffusione su larga scala. Questo grazie all’incrocio di dati raccolti dal sistema RFID (identificazione a radiofrequenza) con sistemi applicati ai robot e l’integrazione di algoritmi innovativi di data-fusion e tracciamento. Pur nascendo per l’ambiente indoor, questo progetto può essere applicato anche a dinamiche outdoor (come l’agricoltura di precisione) dando un’alternativa al comune sistema di localizzazione GPS. 

Considerazioni finali

Insomma, che si tratti di sistemi per ottimizzare l’utilizzo dei fitofarmaci in agricoltura o di robot per l’automazione e l’agricoltura 4.0, Maker Faire si conferma l’evento di innovazione più importante per l’agricoltura italiana. Nato e concepito come manifestazione strettamente legata al mondo maker e fablab, apre sempre più a soluzioni dedicate da centri di ricerca  specializzati nello sviluppo e diffusione dell’innovazione nel comparto agricolo italiano. Sarebbe interessante vedere nel bel paese più manifestazioni di questo genere, dove agricoltori, ricercatori ed innovation broker possano dialogare e magari sviluppare soluzioni dedicate insieme. Un primo passo è stato fatto nella creazione di un padiglione dedicato alle startup all’ultima EIMA, ma è ancora lunga ed impervia la strada per la via italiana al precision farming.