Forum Internazione di Robotica Agricola: le novità che potresti esserti perso

Il tema dei robot desta sempre molto interesse. Nel nostro caso, quando si tratta di robotica agricola, l’interesse sale alle stelle. Vediamo le novità dalla fiera interazione di robotica agricola.

Si è tenuto a Changwon, in Corea del Sud, la fiera annuale sulla robotica agricola. Il primo giorno si è parlato principalmente delle catene di approvvigionamento e del mercato. Mentre il secondo giorno si è cercato di definire il quadro di un settore, ancora giovane, che cerca di consolidare le sue basi sia in termini di prodotti e servizi offerti a livello di reti di distribuzione: quello dei robot.

Il valore della Robotica Agricola

Come ha sottolineato Cédric Bache (CEO di Vitibot), per la maggior parte, il lavoro che robotizziamo oggi corrisponde al lavoro già meccanizzato. Si tratta quindi di determinare il reale valore aggiunto, in cui i robot possono avere il massimo impatto. Come ad esempio il miglioramento della gestione della sicurezza personale, compensando la mancanza di forza lavoro o le difficoltà lavorative, e quindi gestendo al meglio le priorità. Così come che si tratti di frutticoltura, viticoltura o bestiame, tutti gli esperti hanno insistito sulla necessità di uno ‘sviluppo lento’, tale da poter permettere lo sviluppo di robot che soddisfino le reali esigenze. È necessario quindi, quasi un lavoro su misura che coinvolga più soggetti: il produttore, il cliente, il robot. Il robot deve adattarsi, così come è fondamentale che l’operazione e l’operatore siano compatibili con le funzioni che esso deve svolgere.

Il grande dubbio resta su quella che sarà la scala di sviluppo di queste macchine, e cioè se il futuro sarà sinonimo di grandi o piccoli robot. Tutto dipende dalle esigenze e quindi dal ritorno atteso. Le unità di piccola dimensione ad esempio, possono rispondere maniera più efficace alle varie problematiche lavorative, mentre quelle di dimensioni maggiori a movimentazioni e logistica in generale.

Come sviluppare e distribuire

Gli approcci e le tecnologie differiscono a seconda delle aziende e del loro settore di appartenenza:

Alimentazione

L’elettrico va per la maggiore, e abbiamo l’esempio di Trektor (della Sitia, azienda francese che produce robot per l’agricoltura) che mostra un posizionamento leggermente diverso optando per l’ibrido diesel / elettrico. In questo modo l’obiettivo che ci si pone è di aumentare la durata del robot.

Attrezzature per la robotica agricola

Questo tipo di settore si riferisce principalmente ai robot di grandi dimensioni. L’obiettivo è proporre soluzioni compatibili con gli strumenti esistenti (ad es. Trektor: presa a 3 punti, connessioni idrauliche, ecc.) e ripensare gli strumenti già esistenti (Vitibot, Elatec).

Distribuzione

Alcuni favoriscono una distribuzione localizzata. Ad esempio VitiBot ha scelto di limitarsi a 3 settori geografici e di sviluppare i propri circuiti locali, mentre altri scelgono di passare attraverso una vasta rete di distribuzione basata sui rivenditori (Ecorobotix, Sitia, ecc.).

Considerazioni finali

C’è bisogno di una definizione di standard e di regolamenti sulla robotica agricola, su scala globale, con specifiche per ciascun paese. Inoltre sono necessari corsi di formazione: il sostegno all’introduzione della tecnologia è stato ampiamente discusso, sia che si tratti della formazione dell’agricoltore, di agricoltura di precisione, dei distributori o addirittura del sostegno nel cambiare il tessuto sociale delle comunità rurali.