Come migliorare la tessitura dei suoli e la biodiversità con la viticoltura di precisione in tre semplici step: il progetto Vitisom

Life Vitisom è tra i progetti italiani più interessanti e all’avanguardia per quanto riguarda il settore vitivinicolo. Insieme al supporto dell’Unione Europea, ha in mente il problema da risolvere e la soluzione da attuare, con degli obiettivi incentrati sulla coltivazione integrata e biologica.
Scopriamo di più.

Il 29 novembre 2019, a Borgonato (BS), la viticoltura di precisione sarà protagonista di un evento sulla biodiversità e sul mercato del vino. L’evento, organizzato dall’Università degli studi di Milano, è legato ad un progetto partito in Lombardia: “Life Vitisom“. Scopriamo di cosa si tratta, i partner e gli obiettivi del progetto.

Il progetto

Life Vitisom rientra nel programma “Life” dell’Unione Europea, creato nel 1992 con lo scopo di finanziare azioni a favore del clima e dell’ambiente. I finanziamenti messi a disposizione, che raggiungono i 3.4 miliardi di euro, riguardano il periodo 2014-2020. Vitisom è il progetto italiano, nato nel 2016 in Lombardia, che si dedica all’evoluzione della viticoltura di precisione, con l’aiuto di tali finanziamenti europei. Con una durata di 3 anni e mezzo, si articola in tre principali azioni di “implementazione tecnica”:

  1. Progettazione tecnica e sviluppo dei prototipi: mettendo a disposizione una macchina innovativa per ciascun contesto vitivinicolo identificato;
  2. Prove in campo e validazione dei prototipi nel settore vitivinicolo: validando una macchina che possa essere utilizzata in tutti i contesti vitivinicoli europei, attraverso la verifica del suo corretto funzionamento in differenti scenari.
  3. Sviluppo di una strategia di valorizzazione per la diffusione del modello: definendo una strategia di tutela della proprietà intellettuale e dei diritti di sfruttamento dei risultati (IPR), al fine di garantirne una corretta condivisione tra i partner.

Il problema

Ciò che questo progetto cerca di combattere è la crescente diminuzione del contenuto in sostanza organica nei suoli vitati. La presenza della sostanza organica nei terreni è fondamentale in quanto: aumenta la fertilità (grazie alla presenza di azoto stabile e di un insieme di elementi nutritivi per la vite); migliora la struttura del suolo, la ritenzione idrica e le proprietà chimiche, fisiche e biologiche del suolo efficiente. Questa diminuzione è stata provocata a causa di sistemi di coltivazione intensiva che hanno provocato una riduzione della distanza tra le file e dell’evoluzione tecnologica della meccanizzazione del vigneto.

La soluzione “Vitisom”

Per risolvere queste problematiche, Life Vitisom, ha in mente di utilizzare un sistema innovativo per la gestione della concimazione organica dei vigneti. Così facendo, si combatte l’erosione della materia organica, migliorando omogeneità e qualità dei suoli vitati. Elemento fondamentale di questa strategia è l’utilizzo di concimi organici, che favoriscono la conservazione e la restaurazione delle sostanze organiche. Questo secondo i criteri del programma europeo “Life” per la coltivazione integrata e biologica.

Gli obiettivi

Quindi, l’obiettivo fondamentale del progetto Vitisom, è la creazione di tecnologie innovative per la gestione della concimazione organica del terreno. Questo, è possibile attraverso l’utilizzo della VRT (tecnologia a rateo variabile), così da sostenere la distribuzione del concime organico. Tecnologia alquanto inusuale per il settore vitivinicolo. Oltre a questo, fondamentale è l’approccio più sostenibile nella gestione del suolo in viticoltura e la definizione di un quadro completo sulle strategie che è possibile adottare sulla gestione del suolo vitato.

I partner

Il progetto presenta un gruppo di partner davvero molto ampio. Il coordinatore è il Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali della già citata Università di Milano. Insieme ad essa troviamo: l’Università degli studi di Padova e il Consorzio Italbiotec; tre aziende, tra cui la capofila è Guido Berlucchi & C. SpA, Castello Bonomi Tenute in Franciacorta e Azienda agraria degli Azzoni Avogadro Carradori; infine, nell’ingegneria applicata al settore agricolo e ambientale troviamo Casella Macchine Agricole Srl e West Systems Srl.

Parola d’ordine: biodiversità

A causa della trasformazione e dello sfruttamento di aree naturali, troppo spesso, viene meno la biodiversità (l’insieme delle varietà di organismi viventi, nelle loro diverse forme, nei rispettivi ecosistemi) di questi terreni. Ed è per questo che la sua protezione deve necessariamente rientrare nella strategia delle pratiche agricole. E’ stato creato, a questo proposito, un esperimento chiamato “Choice Experiments” che serve a stimare il valore del marchio sulla base della domanda potenziale del prodotto. Nel caso di Life Vitisom l’esperimento verrà effettuato in occasione di eventi aperti al pubblico in ciascuna delle aziende partner. Esso prevede la somministrazione di un questionario tramite il quale si chiede al consumatore di esprimere l’opzione di scelta preferita tra quelle proposte. Determinando così la possibile creazione di un marchio di biodiversità in vigna, che attesterebbe l’applicazione di pratiche agronomiche, che promuovono una maggiore biodiversità nell’agroecosistema rispetto alle pratiche di viticoltura convenzionale.